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Operazione Notti Bianche: i particolari. Coinvolti teramani. Sequestrati 26mila euro in contanti.

Teramo | Sono 38 gli arresti su 41 destinatari di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, e, in precedenza, sequestrate 1,193 Kg di cocaina - 1,203 Kg di marijuana e 18 gr. di hashish.

di Nicola Facciolini

Operazione Notti Bianche: è solo l'inizio.

Nuovi particolari emergono dall'operazione "Notti Bianche" dei carabinieri partenopei in provincia di Teramo, per stroncare il traffico di stupefacenti sul territorio. Grazie all'imponente blitz antidroga messo a segno dai carabinieri di S. Maria Capua Vetere in Val Vibrata (Te), gli inquirenti avrebbero scoperto che sarebbero coinvolti anche diversi teramani nell'organizzazione dedita all'approvigionamento ed allo smercio di ingenti quantitativi di cocaina e marijuana, sgominata alcune ore fa dai carabinieri di Caserta. Che nel corso delle operazioni di cattura dei destinatari dei provvedimenti restrittivi, hanno sequestrato circa 100 grammi di cocaina, parzialmente suddivisa in dosi, ed un bilancino di precisione, nell'abitazione di G.T. di Sant'Egidio alla Vibrata (Teramo), arrestata insieme con G.C..

Il clan articolato in diversi livelli organizzativi e strutturali, con almeno sei sottogruppi operativi e con base a Giugliano, un comune a nord di Napoli, è stata sgominata dai militari della compagnia di S. Maria Capua Vetere (Caserta) a conclusione dell'operazione denominata "Notti Bianche", coordinata dalla direzione distrettuale antimafia partenopea.

I carabinieri hanno eseguito 38 delle 41 ordinanze ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse tra le province di Napoli, Caserta, Teramo, Taranto, Salerno e Reggio Calabria, nei confronti di altrettanti soggetti, tra cui sette donne, accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti. Durante l'intero corso dell'indagine sono state arrestate altre 13 persone in flagranza di reato e sequestrati oltre due chili e mezzo di sostanza, tra cocaina, marijuana ed hashish e 26 mila euro in contanti.

L'organizzazione, secondo l'accusa, sarebbe risultata capeggiata da un sovrintendente della polizia ferroviaria di Napoli, F.T., di 53 anni, già da tempo sospeso dal servizio e in carcere per lo stesso reato. Destinatari dei provvedimenti restrittivi anche due guardie giurate, originarie di Giugliano ma in servizio a Teramo. I carabinieri di S. Maria Capua Vetere, diretti dal capitano Carmine Rosciano, hanno avviato le indagini nel marzo scorso, e seguendo alcuni piccoli spacciatori che si rifornivano a Giugliano hanno individuato la centrale dello smistamento di cocaina, marijuana ed anche di hashish. La sostanza partendo dai due principali fornitori, G.C., di 37 anni e S.M. di 53 anni, entrambi di Giugliano, secondo l'accusa, veniva affidata a diversi gruppi, spesso facenti parte dello stesso nucleo familiare, e spacciata in piccole dosi tra Giugliano, Salerno e nelle province di Caserta e Teramo.

Tra gli altri arrestati anche due guardie giurate originarie dell'area giuglianese che, secondo le risultanze delle indagini, avrebbero curato lo stoccaggio e la distribuzione della sostanza stupefacente. Stavolta le maglie della giustizia si sono strette attorno alle attività illecite dello spaccio di stupefacenti interregionale, radicate anche nel nostro territorio.

Al vertice di una banda dedita al traffico di stupefacenti tra napoletano, casertano, Salerno e l'Abruzzo vi sarebbe, quindi, un sovrintendente della polizia ferroviaria di Napoli, sospeso dal servizio per vicende analoghe e detenuto nel carcere partenopeo di Poggioreale. L'attivita' investigativa delle forze dell'ordine, avviata nel marzo 2007 con l'arresto di alcuni esponenti del clan di Augusto Bianco, collegato al clan dei Casalesi, avrebbe permesso di monitorare alcune persone residenti nella provincia di Caserta che si rifornivano a Giugliano, nel napoletano.

Intercettazioni telefoniche e pedinamenti hanno portato i carabinieri ad eseguire oggi 38 arresti su 41 destinatari di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, e, in precedenza, sequestrare sostanze stupefacenti (1,193 chili di cocaina, 1,203 chili di marijuana e 18 grammi di hashish), e di 26 mila euro circa in contanti e 13 arresti.

Sarebbero coinvolti nell'operazione anche due macellai di San Prisco e due guardie giurate, originarie del giuglianese, che avevano come zona di attivita' Teramo, dove lavoravano, provvedendo secondo l'accusa anche allo stoccaggio e alla distribuzione della sostanza stupefacente. Almeno sei gruppi di spacciatori, alcuni costituiti prevalentemente da persone appartenenti allo stesso nucleo familiare, sono stati scoperti nell'ambito delle indagini. Sei le persone cui l'ordinanza e' stata notificata in carcere o in una comunita' di recupero. L'Abruzzo non è più l'isola felice che tutti noi immaginavamo. La collaborazione dei cittadini con le Forze dell'Ordine è davvero indispensabile per assicurare alla giustizia chiunque provveda ad avvelenare, a diverso titolo, i nostri giovanissimi.

L'operazione Notti Bianche è solo all'inizio, potrebbe condurre a investigazioni a più largo raggio nel nostro territorio "di frontiera" per il narcotraffico con l'Est Europa  e non si escludono più interessanti sviluppi.

03/12/2008





        
  



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