Alla ricerca della supermateria nell'opera di Italo Rodomonti, maggiore esponente della Space Art.
Teramo | Neutrini, una straordinaria ricerca nel Cosmo. In esclusiva per i nostri Lettori presentiamo le nuove stupende creazioni dellartista spaziale Italo Rodomonti del Gruppo Ricerca Arte Ex-Plora Nunaat International di Teramo.
di Nicola Facciolini

Italo Rodomonti, esponente della Space Art
In esclusiva per i nostri Lettori, presentiamo le nuove stupende creazioni dell'artista spaziale Italo Rodomonti, teramano doc, del Gruppo Ricerca Arte "Ex-Plora Nunaat International" di Teramo. Le lettura di questa scultura ispirata alla ricerca della supermateria e dei neutrini nel Cosmo, nelle intenzioni dell'artista, dovrebbe essere estesa a tante persone sulla Terra.
La ricerca dei neutrini, infatti, è l'attività primaria del "nostro" Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell'Infn. Siamo i "primi"nel mondo, davanti al Giappone ed a tanti centri di eccellenza, nella ricerca subnucleare. Il Laboratorio Infn sotto il Gran Sasso, è molto noto e la sua visibilità nel settore della scienza pura è molto estesa. Per questo motivo l'artista spaziale Italo Rodomonti ha progettato questa scultura che può sembrare un pezzo di macchina. Sì, avete letto bene, un pezzo di macchina spaziale, se volete di un satellite artificiale ovvero un elemento tecnologico dello spazio (guardate le foto in sezione), forse di un disco volante o di un'astronave aliena. Ispirata da un sogno, da una visione dal futuro, da un messaggio trasmesso da qualche lontana civiltà cosmica e trasportato fin qui sulla Terra da un'onda portante di natura ignota, forse gravitazionale. Chissà. Italo è deciso a realizzare l'opera.
Le sue linee per la realizzazione e le finalità totali sono le seguenti: le dimensioni saranno rilevanti, circa 6 metri di diametro, 6 mt. di altezza e 4 mt. di spessore. Gli elementi saranno tutti "scatolati": il primo cerchio avrà l'interno vuoto, nel secondo cerchio saranno collocati tubi di vario diametro collegati tra loro. Nelle intenzioni dell'astista spaziale Rodomonti, essi diventeranno portanti e sporgenti sul primo cerchio, tutti gli altri interni saranno saldati tra di loro in modo che facciano da
congiunzione e quindi saldati contemporaneamente sui tre cerchi in un unico collegamento di tenuta totale. Nel terzo cerchio sarà collocata una "membrana" in titanio bucherellata alla "Rodomonti" (vedi portale della Città della Scienza di Teramo) sulla quale, dal di dietro, si percepiranno i neutrini con la luce che arriverà attraverso i tubi di cui sopra. I fori saranno però piccolissimi a mo di quasi impercettibili neutrini catturati dall'Infn come nelle apparecchiature del Laboratorio del Gran Sasso. Da questa sua idea potrebbe venir fuori una risultante emblematica ed esteticamente affascinante.
L'artista spaziale Rodomonti pensa che questo catafalco, realizzato in acciaio inox o corten, alto e slanciato verso il cielo come un'antenna rivolta verso lo spazio, possa rappresentare, ispirato alle componenti tecnologiche della ricerca pura, lo slancio dello scienziato alla ricerca della Verità, ossia delle regole su cui si fonda l'Universo e la nostra stessa esistenza. Funzionerà e, chissà che un giorno qualche ingegnere quantistico non possa ispirarsi alle opere di Rodomonti per creare il motore spaziale che guiderà l'Umanità verso e tra le stelle alla velocità del pensiero. Pensate, un sogno reso possibile grazie all'ingegno del teramano Italo Rodomonti ed a un bambino che, prima o poi, contemplando le sue opere ottenga quella scintilla di genio di cui oggi abbiamo urgente necessità. Grazie a Italo Rodomonti. (Foto pubblicate per gentile cortesia dell'Autore).
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18/12/2008
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