"Cin, cin... cinema". Vino e cibo nella prospettiva della decrescita felice
Grottammare | La rassegna, organizzata dall'Associazione Culturale Blow Up, prevede per venerdì 28 novembre alle ore 22.00 presso la Sala Kursaal, l'incontro con Maurizio Pallante, fondatore e presidente dellAssociazione Movimento per la Decrescita Felice.
Locandina della manifestazione
Una serata organizzata grazie alla collaborazione con l'Associazione PiùconMeno, per la decrescita nel Piceno.
Laureato in lettere, principalmente attivo come saggista, Pallante è fondatore e presidente dell'Associazione Movimento per la Decrescita Felice. Fondatore con Mario Palazzetti, Tullio Regge nel 1988 del Comitato per l'uso razionale dell'energia (CURE), ha svolto l'attività di assessore all'Ecologia e all'Energia del comune di Rivoli. Svolge attività di ricerca e di pubblicazione saggistica nel campo del risparmio energetico e delle tecnologie ambientali.
Pallante si confronterà con la crisi economico-finanziaria e con la crisi ambientale, ormai divenute di dimensioni globali. La ricetta proposta dai più è, come al solito, quella della ripresa della crescita economica: più consumo - più produzione - più rifiuti - più inquinamento - più felicità e benessere. Ma è davvero così che si può risolvere la situazione? Le nostre relazioni con gli altri e con l'ambiente e la nostra felicità sono davvero legati soltanto al possesso di un numero indefinito di oggetti da usare e gettare? Come è possibile continuare a sfruttare indiscriminatamente le risorse dell'ambiente se sappiamo che esse sono esauribili? Pallante da anni pensa e lavora per una prospettiva diversa: quella della decrescita felice.
Una prospettiva che ci permetta di essere davvero felici raggiungendo il ben-essere e abbandonando il ben-avere che oggi tutti nei paesi cosiddetti sviluppati sembriamo obbligati a perseguire. Una proposta controcorrente, eretica per il sistema di valori in cui viviamo, ma che potrebbe aprire un varco per ripensare il nostro modello di vita e uscire dalla crisi economica e ambientale in cui ci siamo ficcati. Senza sacrifici, ma addirittura riscoprendo valori e relazioni abbandonati troppo frettolosamente negli ultimi decenni e che sono essenziali per gli esseri umani, per la loro sopravvivenza e per la loro felicità. E in questa prospettiva sono di fondamentale importanza anche il vino e il cibo a partire dai quali la riflessione di Pallante si svilupperà venerdì sera alla Sala Kursaal di Grottammare.
Secondo le parole dello stesso Pallante "la decrescita è elogio dell'ozio, della lentezza e della durata; rispetto del passato; consapevolezza che non c'è progresso senza conservazione; indifferenza alle mode e all'effimero; attingere al sapere della tradizione; non identificare il nuovo col meglio, il vecchio col sorpassato, il progresso con una sequenza di cesure, la conservazione con la chiusura mentale; non chiamare consumatori gli acquirenti, perché lo scopo dell'acquistare non è il consumo ma l'uso; distinguere la qualità dalla quantità; desiderare la gioia e non il divertimento; valorizzare la dimensione spirituale e affettiva; collaborare invece di competere; sostituire il fare finalizzato a fare sempre di più con un fare bene finalizzato alla contemplazione. La decrescita è la possibilità di realizzare un nuovo Rinascimento, che liberi le persone dal ruolo di strumenti della crescita economica e ri-collochi l'economia nel suo ruolo di gestione della casa comune a tutte le specie viventi in modo che tutti i suoi inquilini possano viverci al meglio."
Dalle ore 21.00 la solita degustazione di vini selezionati dallo Slow Food. Venerdì in corrispondenza con la serata su vino, cibo e decrescita una degustazione all'insegna della sostenibilità per l'uomo e per l'ambiente con i vini biologici proposti da quattro tra le aziende più sensibili del Piceno: Aurora e San Filippo di Offida, Fiorano di Cossignano, Villa Grifoni di Ripatransone; ad accompagnare il vino i piccoli assaggi vegetariani dello Chalet Ristorante Sabya Beach di Grottammare.
Alle 21.30 per introdurre il tema della serata lo straordinario cortometraggio di Ugo Gregoretti "Il pollo rispante" episodio del film collettivo RO.GO.PA.G del 1963. Il cortometraggio racconta una storia dell'epoca del consumismo e dei bisogni indotti, gli anni '60. Il signor Togni e la sua famiglia, piccolo borghese, sono il prototipo dei perfetti consumatori, pronti all'obbedienza e supini nel seguire le mode. Con grande acutezza Gregoretti legge la radicale trasformazione vissuta dalla società italiana in quella fase storica.
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24/11/2008
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