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Banche e imprese del Piceno disposte a cooperare per fronteggiare la crisi

Ascoli Piceno | Incontro tra imprese, istituti bancari, Confindustria e Regione per discutere dell'operatività delle garanzie per il lavoro e le piccole imprese che ha già reso disponibile un primo finanziamento di 1,8 milioni di euro.

(Foto d'archivio)

Positivo l'esito dell'incontro indetto da Confindustria Ascoli Piceno per discutere con gli istituti bancari della provincia del Fondo di Solidarietà concepito dal governo regionale come strumento rivolto alle piccole imprese per fronteggiare la crisi e che ha reso subito disponibile un primo finanziamento di 1,8 milioni di euro solo per le aree di crisi del Piceno e del Fabrianese.

Il Fondo è stato programmato dalla Giunta nel bilancio regionale 2009. Ottima la rispondenza degli istituti di credito e delle imprese del Piceno, che ieri mattina hanno mostrato di aver ben accolto l'appello lanciato dall'Associazione degli Industriali a prendere visione della misura nell'ambito dell'incontro che si è tenuto nella sede di Confindustria Ascoli Piceno. Relatori il Presidente di Confindustria Ascoli Piceno Adriano Federici, che ha aperto l'incontro, il direttore di Confindustria Ascoli Piceno Luciano Vizioli, l'Ing. Carlo Lucarelli (Presidente della Società Regionale di garanzia), il dott. Ronaldo Amici, responsabile della Sezione Credito e Finanziaria Regionale Marche, il dott. Fabrizio Costa (Dirigente del Servizio Artigianato Industria Energia Regione Marche), entrambi membri del Comitato tecnico istituito presso il Servizio Artigianato-Industria della Giunta Regionale delle Marche.

"La struttura dell'operazione è in realtà abbastanza semplice - ha spiegato il dott. Costa - perché si basa su una procedura già seguita dalle imprese. Ci aspettiamo che con questa operazione l'atteggiamento del sistema bancario sia ancora più produttivo nei riguardi delle imprese. Abbiamo già riscontrato dal parte della Regione un atteggiamento di grande apertura. Ma va puntualizzato che il Fondo andrà inserito nell'ambito di una strategia complessiva e non potrà certo essere l'unico strumento da utilizzare per fronteggiare la crisi. E' anche in corso l'adozione di uno strumento nuovo, adottato in sinergia con il livello centrale. Dal primo gennaio il Fondo di solidarietà per le Marche sarà notevolmente irrobustito. Da parte delle Camere di Commercio abbiamo riscontrato una buona disponibilità a partecipare; per quanto riguarda le Fondazioni bancarie, pur avendo attualmente difficoltà di ordine tecnico, interverranno liberando risorse che si aggiungeranno ai 5 milioni complessivi. Il fondo sarà complessivamente di circa 12 milioni di euro ai quali andrà aggiunto il milione e ottocentomila euro già reso disponibile. Tuttavia le priorità del Piceno e del Fabrianese non si esauriranno certo con questo stanziamento. Ci saranno ulteriori risorse. Il Fondo sarà permanente".

"Avendo di fronte banche, imprese, commercialisti - ha aggiunto di seguito il dott. Lucarelli - mi preme fornire loro dati a riguardo di questo Fondo di garanzia, che è un Fondo di garanzia di secondo grado. La garanzia coprirà quattro anni di rischio; l'impresa che richiede un'operazione di questo genere non deve essere in procinto di fallire. Ovvero deve avere prospettive concrete per il futuro. In questo caso l'intervento ne andrà ad irrobustire le risorse, permettendo all'azienda di guardare con maggiore serenità al domani. Confidi, che rilascia il primo grado di garanzia, deve avere sede legale nelle Marche e rilascerà una garanzia pari al 70 per cento dell'operazione di consolidamento. Analogamente la banca dovrà impegnarsi a fare in modo di mantenere aperto il consolidamento per la linea a breve termine. Nel momento in cui ci sarà l'accordo con l banca e con il Confidi di primo grado, questo chiederà l'intervento del secondo grado, che coprirà l'80 per cento del Confidi di primo grado. Alla banca resterà in carico il 30 per cento del rischio. Per chiarezza va detto che ciascun Confidi di primo grado avrà un tetto di copertura in caso si insolvenza, che ci auguriamo non si manifesti. L'operatività sarà molto snella. Il rapporto sarà con i Confidi di primo grado e sarà per la maggior parte tenuto via internet. On line saranno infatti disponibili anche i moduli da compilare per avviare la pratica. Le imprese avranno la possibilità di rivolgersi alla Società Regionale di garanzia".

Il massimo finanziamento che ogni singola azienda potrà ottenere sarà di 500mila euro. La procedura internet consentirà di avere il concreto riscontro della domanda presentata, di cui sarà verificata la correttezza. Il Comitato tecnico, composto dal dott. Costa, dal dott. Amici, da un rappresentante dell'industria, dell'artigianato e da un esponente della Società Regionale di garanzia escluderà le imprese prive delle condizioni di ammissibilità e rispetterà l'ordine cronologico di presentazione delle pratiche.

"Non disponendo di un Confidi territoriale - ha spiegato il Presidente di Confindustria Ascoli Piceno - ci appoggeremo alla Società regionale di Garanzia, di cui speriamo si possa ottenere un consolidamento funzionale. E' necessario convogliare tutte le pratiche possibili su questo organo. Chiederemo alle banche più di un incontro per individuare un referente per ogni istituto. Stiamo inoltre istituendo un tavolo permanente con le banche, delle quali stiamo monitorando il rapporto con le imprese. Proporremo convenzioni sui tassi e sulle spese di istruttoria, che chiederemo non vengano pagate dalle imprese. L'onda della crisi a nostro avviso sarà di media entità, non si esaurirà quindi a breve. Prevediamo un ricorso ancora maggiore alla cassa integrazione. Di fatto si sta verificando un innalzamento esponenziale del ricorso alla CIG. C'è chi non vuole ricorrere alla Cassa Integrazione, anche dal punto di vista psicologico. La situazione non è favorevole, ma noi auspichiamo che gli effetti della recessione non siano solo negativi e portino invece anche ad una ristrutturazione interna delle aziende. Ritengo necessaria una maggiore rapidità decisionale. Più l'imprenditore è veloce a leggere i cambiamenti del mercato, più sarà rapido a trovare opportune soluzioni, prevedendo gli effetti dei mutamenti stessi. Non è importante produrre fuori, dove costa meno: oggi non si è più sicuri di nulla. Le previsioni sono state tutte smentite. Anche la Cina comincia ad avere grossi problemi La ristrettezza dei tempi deve valere per noi, per le banche, per la pubblica amministrazione".

Il provvedimento preso con il Fondo sarà da considerare addizionale agli altri strumenti di sostegno già operativi.

Il Fondo centrale di garanzia, che si aggiungerà a quello regionale, avrà la garanzia dello Stato. In poche parole il sistema garantirà banche e Confidi. Da alcune settimane, lo ricordiamo, Confindustria Ascoli Piceno ha attivato un centro di "ascolto" (Sportello "Emergenza Credito") per testare l'attuale situazione territoriale per quanto riguarda i rapporti tra banche e imprese, monitorando in particolare i fenomeni del restringimento del credito o innalzamento dei tassi che potrebbero avere dirette e pesanti conseguenze sull'economia reale.

24/11/2008





        
  



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