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Tormenti:"Non si sarebbe giocato se le condizioni del nostro tifoso non fossero state confortanti"

San Benedetto del Tronto | Il presidente della Samb motiva la ripresa del gioco dopo l'accaduto al Riviera delle Palme.

di Guido Favelli

Al termine dell'incontro odierno contro la Sangiovannese , abbiamo ascoltato il parere del Presidente della Samb Gianni Tormenti.

Come mai si è ripreso a giocare dopo dopo la fine del primo tempo?
" Abbiamo dovuto riprendere la partita per questioni di ordine pubblico. L'arbitro non assicurava che la partita si sarebbe potuta ripetere anzi dopo la decisione presa dal responsabile dell'ordine pubblico, si sarebbe potuto incorrere a sanzioni da parte della Federazione. Voglio comunque precisare che prima di riprendere giocare ci siamo voluti sincerare che il ragazzo fosse stato bene. Speriamo tutti che sia stata solo una grossa paura e che il nostro tifoso possa rimettersi al più presto".

I tifosi secondo lei hanno capito il suo appello fatto in settimana circa le multe che la società deve pagare a seguito del lancio di bombe carta?
"Mi auguro proprio di sì. Il tifo meraviglioso che contraddistingue questa città riuscirà a far tacere quel piccolo gruppo di sostenitori che con l'atteggiamento avuto finora non porta a nulla. Non si può criminalizzare una splendida tifoseria come quella rossoblu per colpa di pochi".

E' soddisfatto della prova della squadra?
"Era una partita difficile e questo sapevamo. Sono contento della prova dei ragazzi ma soprattutto quello che mi fa ben sperare è l'atteggiamento con cui i ragazzi hanno affrontato la gara. Abbiamo costruito delle palle goal e questo fino a poco tempo fa non si vedeva. Siamo entrati in campo per fare la partita e ci siamo riusciti. Bisogna continuare su questa strada".

Alla luce di quanto è successo oggi sugli spalti, ma il calcio non si può proprio fermare?
"Queste sono le regole e bisogna rispettarle. Bisogna lavorare perché vengano cambiate, ma voglio comunque di nuovo precisare che le società erano d'accordo nel non riprendere a giocare se le condizioni del tifoso rossoblu non fossero state confortanti".

Vedere la squadra giocare oggi con questo tipo di mentalità che le fa venire in mente oggi?
"Venivamo da una situazione molto difficile. La squadra in dodici partite ha fatto otto punti e la colpa deve essere ripartita nello stesso modo tra presidente, allenatore, direttore sportivo e ragazzi.Abbiamo cercato di iniziare un nuovo corso e dobbiamo continuare su questa squadra. Stiamo facendo dei buoni risultati, ma quello che più conta è che non dobbiamo illuderci e speriamo di uscire da questa zona delicata di classifica il più presto possibile. Sono ancora convinto che i toglieremo delle belle soddisfazioni in questo campionato. Da qualche giornata i ragazzi ci stanno riuscendo e spero vivamente che non mi deludano in futuro".

09/12/2007





        
  



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