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Allarme del Co.ge.vo Abruzzo: è crisi nera, servono interventi immediati nel settore della pesca.

Teramo | L’alluvione si è abbattuta come un macigno sugli infiniti problemi della pesca alle vongole. Imprese in crisi chiedono alla politica di intervenire. Interrogazione del Centrodestra aprutino in Consiglio Regionale. La Provincia di Teramo si attiva.

di Nicola Facciolini

Crisi nera per le imprese e i pescatori di vongole sulla costa adriatica

Secondo il Cogevo Abruzzo, l’alluvione dello scorso ottobre 2007 che ha colpito le zone di Alba Adriatica e Tortoreto, “proprio il territorio in cui vive la gran parte della nostra categoria”, avrebbe falcidiato non poche imprese dedite alla pesca delle vongole.

La classe politica è chiamata ad intervenire immediatamente, non con i convegni e le tavole rotonde, ma con i fatti concreti, riconoscendo le giuste aspettative dei pescatori, con un giusto ed onorevole ristoro per le loro attività economiche, riconosciute strategiche a parole, in un settore, quello della pesca alle vongole, purtroppo in gravissima crisi lungo tutta la costa adriatico-aprutina.

Strategie di sviluppo ed interventi immediati predisposti dalle regioni Abruzzo e Marche, e dalle province di Teramo ed Ascoli Piceno, potrebbero essere decisive per la sorte dei pescatori di vongole. L’interrogazione del Centrodestra aprutino in Consiglio Regionale, è già pronta. La divisione del compartimento marittimo di Pescara con Ortona, secondo alcuni osservatori ed operatori del settore, avrebbe infatti procurato non pochi danni in quanto i pescatori si troverebbero concentrate su 60 chilometri di mare la bellezza di 84 imbarcazioni, mentre nel comparto di Ortona opererebbero 21 imbarcazioni con altrettanto tratto di mare.

Dopo un biennio dalla separazione, come era ovvio prevedere agli stessi operatori del settore, si sarebbe entrati in una profonda crisi, “tant’è che allo stato attuale – fanno sapere i pescatori della Cogevo Abruzzo – loro pescano senza problemi mentre il comparto di Pescara è fermo dal mese di agosto. Gli stocks delle vongole presenti nel nostro compartimento sono ancora in forma giovanile”.

E come tutti sanno la crescita del prodotto è di solo un millimetro al mese, quindi per un prodotto commerciale occorrono ulteriori mesi di fermo della pesca. L’altra situazione negativa messa in luce dagli operatori del settore è l’operatività delle imprese oggi in crisi. “Nel corso dell’anno abbiamo effettuato solo 36 uscite in mare ed abbiamo a tutt’oggi gravi difficoltà con alcuni commercianti che ancora non provvedono a saldare il loro debito”. Secondo la Cogevo Abruzzo, l’alluvione dello scorso ottobre 2007 che ha colpito le zone di Alba Adriatica e Tortoreto, “proprio il territorio in cui vive la gran parte della nostra categoria”.

I pescatori meritano il riconoscimento legislativo del giusto ristoro con uno stanziamento economico tampone per sostenere le imprese che si trovano in difficoltà economica, alcune addirittura al limite del fallimento. La politica deve subito fare la sua parte. La Provincia di Teramo, in verità, ha già chiesto l'applicazione degli ammortizzatori sociali in deroga per le attività economiche colpite dall'alluvione.

Grazie alla riunione del comitato, presieduto dall'assessore alle attività produttive Orazio Di Marcello, formato dalle associazioni di categoria dei settori colpiti (artigianato, turismo e commercio) - istituito per far fronte comune contro l'emergenza. Il servizio relazioni industriali dell'ente ha inoltrato al Cicas (Comitato di intervento per le crisi aziendali e di settore) la richiesta di utilizzo degli strumenti in deroga, altrimenti inapplicabili alle piccole attività. Le associazioni di categoria si sono fatte carico di coordinare l'attività di raccolta di tutte le segnalazioni relative ai danneggiamenti subiti, per avere il quadro della situazione e intervenire con un unico blocco di richieste e proposte ben definite presso la Prefettura di Teramo.

Con la Provincia, inoltre, si verificherà la possibilità di promuovere o ampliare l'accesso a una serie di agevolazioni finanziarie o fiscali. "In questa situazione - afferma l’ assessore Di Marcello - occorre dare priorità d'intervento alle attività produttive, molte delle quali sono a conduzione familiare e non riescono a ripartire”. Occorre infatti sensibilizzare tutti gli organi competenti affinché si faccia strada l'idea che bisogna fare corpo unico, insieme alle associazioni, per superare l'attuale momento di difficoltà che sta colpendo tante famiglie abruzzesi.

06/12/2007





        
  



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