All'inizio di questo campionato le speranze, il calore verso la nostra squadra ( basti pensare all'entusiasmo che c'era in quel pomeriggio di mezz'agosto alla presentazione dei calciatori e dell'intero staff tecnico in piazza Giorgini) ma soprattutto le aspettative erano sicuramente diverse rispetto alla triste realtà odierna.

Con il passar del tempo ci si è resi conto che, classifica alla mano, la nostra compagine dovrà purtroppo lottare per salvarsi con l'unanime speranza di non passare come due stagioni orsono attraverso la lotteria dei play out.

Da un'attenta analisi delle partite sin qui disputate è emerso un dato inconfutabile: non si riesce a creare occasioni da goal. Se poi a tutto ciò ci si aggiunge che alcuni incontri ( Pescara - Pistoia - Massese e Gallipoli)sono stati disputati senza quell'ardore agonistico che ha sempre contraddistinto i colori rossoblu, la sentenza finale sarebbe già scritta e purtroppo inappellabile.

Quando ormai la nave rossoblù era alla deriva ( vedi le prestazioni impalpabili di Pistoia e successivamente quella di Gallipoli) la famiglia Tormenti è corsa immediatamente ai ripari: via mister Ugolotti ( non riusciva più a comunicare con i giocatori!!!) e il direttore sportivo Natali ( ma lo è mai stato?) sostituiti rispettivamente da Enrico Piccioni nonché dall'avv. Enzo Nucifora.

Dopo tali cambiamenti la squadra ha disputato una discreta partita interna contro la Juve Stabia (mi riferisco al carattere dimostrato) per poi fornire, di nuovo, una prestazione scialba contro la Massese. Domenica scorsa a fine gara il direttore sportivo, scuro in volto, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma da uno come lui che di calcio se ne intende, ecco arrivare la "strigliata" del giorno dopo con cui ha voluto riproporre un assioma ben preciso per quanti ancora non avessero ben capito: o si ha voglia di vestire la maglia rossoblù con tutte le conseguenze che ne conseguono o ci si stringe la mano per un addio definitivo.

Quanto a mister Piccioni,voglio innanzi tutto fare un in bocca al lupo per il nuovo incarico assunto (non facile!!!) e speriamo che anche lui riesca ad imprimere in modo indelebile ai nostri giocatori un concetto a lui caro che lo ha contraddistinto in tutta la sua carriera calcistica: cattiveria agonistica ( in senso buono) in ogni settore del campo e cercare di colmare il gap tecnico rispetto all'avversario gettando il cuore oltre l'ostacolo.

E' questa la sola ed unica medicina da somministrare quotidianamente al malato, da qui fino alla fine del campionato o comunque fino al famigerato giro di boa dove, al mercato di riparazione di gennaio, sono convinto che l'Avv. Nucifora con la sua esperienza riuscirà, insieme al necessario contributo economico della società, ad apportare i giusti correttivi alla squadra.

Domenica ci aspetta una partita importante e allo stesso tempo molto sentita: la mia mente ha indelebile il ricordo del match di andata dello scorso anno al Riviera delle Palme dove rifilammo quattro goal alla squadra dell'ex Docente e ha voluto, al contempo, cancellare quella indegna prestazione di fine stagione disputata in terra dorica, quando a giustificazione di essa, ci fu detto che non erano stati trovati gli stimoli poiché avevamo raggiunto già gli obiettivi prefissati. Ora la situazione è completamente diversa, gli stimoli certo non mancano, e se occorre, caro mister, quella medicina di cui parlavo sopra, per il match di domenica prossima, ne somministri anche più dosi giornaliere e senza alcun dosaggio e stia pur certo che male non farà!!!

Al popolo rossoblù vorrei dire di non lasciare sola la nostra squadra ( domenica scorsa al Riviera solo 914 paganti) di starle vicino e come sempre di sostenerla anche se visti i risultati, la classifica e soprattutto il "non gioco" espresso fino ad oggi si avrebbe voglia di fare il contrario. Sono sicurissimo, che domenica ad Ancona saremo in tanti perché come tutti i tifosi ben sanno " al cuor non si comanda".