Grande successo dell'Abruzzo Food&Wine 2007
Corropoli | La convention internazionale del vino, alla Badia di Corropoli. Hanno partecipato oltre 100 tra operatori, "trade analyst" e giornalisti provenienti da 40 Paesi stranieri e dall'Italia. Export dei vini italiani è in crescita ovunque.
di Nicola Facciolini

Il vino italiano, grazie al felice rapporto tra quantità, qualità e prezzo e al forte legame vitigni-territorio, cresce sul mercato interno e si consolida sui principali mercati esteri dove finisce la metà dei 100 milioni di bottiglie prodotte ogni anno. Montepulciano, Chianti e spumanti dominano la scena negli Stati Uniti e in Russia, accanto ai vini francesi. Il mercato orientale è in forte crescita ed attesa di strategie più aggressive e largamente condivise dai produttori italiani che dovrebbero, però, parlare con una voce sola.
E' quanto è emerso all'Abruzzo Food&Wine 2007, la convention internazionale del vino, che in provincia di Teramo si è svolta nei giorni scorsi alla Badia di Corropoli. Un evento dal sicuro successo che si era aperto giovedì 13 settembre 2007 con la tavola rotonda dal titolo:"L'immagine del vino italiano nel mondo", una dettagliata analisi delle alterne fortune della nostra produzione vinicola. Hanno partecipato l'assessore regionale all'agricoltura della Regione Abruzzo, Marco Verticelli, Giuseppe Vanenti della Wine&Food Division Ice, il giornalista Daniele Cernilli, vice direttore del Gambero Rosso, con gli interventi dei principali referenti internazionali: Ugo Galiussi (Germania), Antonio Petillo (Brasile), Bengt Goran Kronstam (Svezia), Eun Sue Chun (Corea del Sud), Simon Bradbury (Gran Bretagna), Nick Hamilton (Canada), Akio Sato (Giappone), Anatoliy Korneev (Russia), Elin McCoy (Usa). C'è ottimismo: con 50 milioni di ettolitri di vino prodotti dall'Italia ogni anno, un po' meno nel 2007, a costi decisamente inferiori alla foglia di lattuga, l'export italiano è sicuramente in crescita ma, per battere la concorrenza - è il consiglio degli esperti - occorre diversificare la produzione e i prezzi, migliorare la qualità dell'informazione, con etichette tradotte nella lingua madre, dunque essenziali, in grado di trasmettere al consumatore il messaggio della ricchezza del nostro variegato territorio.
Dunque, meglio esportare il vino autoctono e magari imbottigliarlo in box di piccolo formato, come in Svezia, che i giovani apprezzano. Il mercato della birra docet! Apprezzati il Montepulciano d'Abruzzo e il Chianti, mentre gli spumanti (Asti) regnano incontrastati in Russia. La "Worldwide Convention Food&Wine" è un grande evento internazionale che coinvolge per la prima volta oltre 100 tra operatori, "trade analyst" e giornalisti provenienti da 40 Paesi stranieri e dall'Italia insieme ai massimi rappresentanti nazionali delle istituzioni e delle organizzazioni del settore.
A Corropoli (Te) si discute dell'immagine del made in Italy agroalimentare nel mondo e delle nuove strategie. L'iniziativa è organizzata dall'Assessorato all'Agricoltura della Regione Abruzzo, dall'Arssa e dall'Istituto per il Commercio con l'Estero (Ice) con l'obiettivo diretto di favorire il dibattito sugli indirizzi e sulle nuove strategie da adottare per la promozione del made in Italy nel mondo, ovviamente concentrando l'attenzione sul vino, prodotto di eccellenza del comparto agroalimentare.
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17/09/2007
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