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Pornoromantica di Carolina Cutolo

San Benedetto del Tronto | Attenzione il titolo, Pornoromantica, potrebbe crearvi imbarazzo o delusione dipende da quello che ci si aspetta dalla lettura di un libro. Potreste restare indifferenti oppure stupiti ma di certo non ve ne pentirete.

di Felice Di Maro

Pornoromantica

Attenzione il titolo, Pornoromantica, potrebbe crearvi imbarazzo o delusione dipende da quello che ci si aspetta dalla lettura di un libro. Potreste restare indifferenti oppure stupiti ma di certo non ve ne pentirete di percorrere un itinerario pieno di trabocchetti d'ogni genere. Non mancano le emozioni che sono la carica di questo libro nonché il piacere delle punte possiamo a dire a frontiera tra curiosità e fantasie piccanti.

Queste ultime per la verità non fanno neanche a fare l'occhiolino che si defilano con celerità ma in compenso ricompaiono frequentemente con tutta la loro vitalità ma vi avverto sono compagni di viaggio occasionali, ti lasciano subito, ovviamente dipende anche dal percorso che sceglierete. E, compagni, sia chiaro che a volte capita che a stento si ricorda il nome.

L'opera si struttura proprio come un corso per corrispondenza di educazione sessuale in 10 dispense. L'insegnante è Caterina Cicutto, un nome di fantasia scelto dall'Autrice. Ma attenzione non è proprio un romanzo e non ha la noia di un trattato scientifico sul sesso anche se elementi vari sono in simbiosi con quelli che sono oggi i nuovi orizzonti didattici dell'educazione sessuale.

L'itinerario inizia con il destrutturate proprio i luoghi comuni legati al mondo universitario in genere. Ma prosegue con il proporre quello che è l'amore per eccellenza, la masturbazione maschile e femminile. Prosegue con "baciorama" (dispensa n.3). Qui si coglie veramente l'essenza dell'obiettivo che si vuole cercare di raggiungere. All'interrogativo "Una dispensa sul romanticismo? Ma che bellezza" (p.45) l'Autrice cerca di dare risposte che ovviamente debbono essere colte tra le righe. Leggerete tra le righe certo non è facile ma dopo la lettura di questo libro vedrete che poi non è così difficile. Consiglio di tenere in evidenza il messaggio presente sul dietro di copertina: "E' una questione di cuore, e il cuore non si misura in centimetri".

Già il "cuore", cosa è oggi se non un tema per una opzione effimera e quasi senza senso. Assicuro che lo sforzo che si coglie in tutte le dispense anche in quelle successive è quello di smaterializzare quando si analizzano i vari momenti del sesso e di far lievitare l'importanza di sentimenti che sono poco diffusi nel mondo contemporaneo in quanto non proprio all'ordine del giorno. Quindi è con molta attenzione che si parla dei preliminari a tutti i livelli.

Comunque, al di là della predisposizione con la quale ogni singolo lettore leggerà questo libro conviene proprio iniziare questa recensione con qualche precisazione sul titolo. Pornoromantica è formata da "porno" e "romantica". La seconda parte, romantica, è nota: indica un atteggiamento non materiale in generale come ho detto prima rispetto al sesso che è il tema del libro.

La protagonista è femminile e si rivolge continuamente agli uomini che a quanto pare non sono stati pochi. Come ho detto l'attenzione è sui preliminari del rapporto sessuale sui quali è massimamente centrata l'attenzione dell'opera, opera che al momento è unica nel suo genere sia per stile letterario in quanto è un romanzo ma assicuro non romanzato, tutto è tremendamente vero con un linguaggio chiaro e si può dire anche divertente. La prima parte, porno, invece è meno nota e notoriamente non si cura dei preliminari in senso generale s'intende. Cercherò di presentare un quadro di definizioni che forse i lettori non troveranno in nessuna enciclopedia e dizionari.

Porno sia a livello di riviste, film, e spettacolo dal vivo, rappresenta un settore economico che fa realizzare ottimi profitti. Con piccoli investimenti di capitali pagando operatori cinematografici, attori e attrici che si esibiscono, si diffonde un prodotto, rivista o film che sia, che costa poco come produzione ma che ha prezzi di mercato obiettivamente notevoli.

Ma a cosa serve il porno? In pratica svolge una funzione destrutturate in quanto coloro che ne fanno uso inizialmente hanno emozioni ma poi nel tempo poiché "guardare e non toccare sono cose da crepare" o ci si rende conto che effettivamente (Ovviamente io parlo come uomo s'intende!) si è incapaci di avere relazioni con una donna oppure si abbassano nel tempo i propri livelli di piacere del sesso e ci sia avvia verso l'impotenza della propria virilità. Quindi, se è così a chi serve il porno? Serve a coloro che lo praticano in quanto in generale da un lato si divertono e dall'altro ci guadagnano in quanto vengono pagati. E mi riferisco agli attori e attrici naturalmente. Sia chiaro altro discorso è lo spettacolo dal vivo che in Italia non è praticato come spettacolo ma che si sa che a volte e di tanto in tanto si rappresenta.

Oltre a notizie frammentarie personalmente non ho mai assistito a simili rappresentazioni e non sono in grado di esprimere giudizi ma non credo che possa essere dissimile dalla visione di un filmino porno a meno che lo spettatore non partecipa. Altra cosa per concludere questa digressione che ci permette di cogliere con una interpretazione più ragionata i temi culturali del libro è lo spogliarello e parlo di quello della donna, lascio volentieri ad altri il compito di esporre quello degli uomini anche perché come uomo proprio non mi interessa. Lo spogliarello è erotismo allo stato puro, ed è uno spettacolo coinvolgente per il pubblico dove la seduzione è un processo di liberazione reale delle fantasie nella realtà d'ogni giorno. Nel mondo contemporaneo non ha più quella forza di emozioni in quanto una certa cultura femminista ha ritenuto che questo mortificasse le aspettative femminili. Comunque la pensiate è stato ed è una rappresentazione artistica che ha fatto e che potrebbe ancora far sognare. Si pensi che intere generazioni di uomini hanno avuto il proprio equilibrio tra aspettative di maschio, piacere reale, e realtà che è quella che è.

Ma se a parte lo spogliarello questo è il quadro del porno sommariamente descritto nelle sue definizioni correnti. Quindi, perché Carolina Cutolo, sociologa, autrice di questo volume ha scelto di titolare il suo lavoro così? Ovviamente come penso io, e parlo a livello personale s'intende, le ragioni potrebbero essere diverse ma una componente importante è rappresentata dal fatto che la maggior parte dei luoghi comuni che gravano sul sesso di oggi sono il retaggio di una cultura in prevalenza maschilista che ha avuto la sua derivazione dai modelli divulgati con le varie diffusioni fatte di "passa parola", tappe della nostra memoria storia di uomini, e visioni recenti o meno recenti di filmini porno e non da un educazione sessuale organizzata con una didattica razionale e ragionata.

E, l'educazione sessuale è l'obiettivo che questo libro vuole raggiungere. Sia chiaro non è facile utilizzare la pubblicazione di un libro sul tema del sesso, e descrivere nell'insieme stati d'animo, emozioni, aspettative di vario genere che armonicamente si integrano con una corretta informazione dei fenomeni che sono come è noto imprevedibili quando un uomo e una donna decidono insieme di sognare. Dico sognare in quanto proprio non riesco a pensare che il rapporto sessuale possa essere considerato un esercizio fisico fine a se stesso. L'Autrice cerca in tutti i modi di attirare l'attenzione sui preliminari (Sia chiaro non voglio essere noioso!) in quanto ritiene che questi non solo siano di pari rango, ma che possono offrire un maggiore piacere e soddisfazione insieme. Chiaramente nell'economia del libro si colgono anche delle forzature che meritano una riflessione. Ovviamente dico forzature per indicare un qualcosa che penso vada analizzato con un approccio diverso e con intenzioni più larghe sottoponendo alcuni aspetti ad una verifica corrente più attenta.

"Baciamela come se fosse l'ultima volta" è titolo della dispensa 8 (pp121-128). Rappresenta forse se non il momento più alto della critica femminile certamente individua un aspetto cruciale dei rapporti tra uomo e donna. Cosa è? Si vuole che il tradizionale sesso orale tramite il quale la donna è in posizione obbediente e passiva ( E, in ginocchio!) a livello di godimento s'intende si equilibri verso la fruizione di un insieme di piacere condiviso. Scrive l'Autrice, ".....se vogliamo innalzare il cunnilinguo all'altezza del pompino come pratica degna di massimo rispetto e antonomasia di piacere sessuale unito a dedizione (che è l'anticamera dell'amore), da oggi in poi tutte noi, compresa la sottoscritta, fino al giorno in cui questa fondamentale uguaglianza di diritti non sarà raggiunta, calcoleremo con precisione il tempo che ciascun maschio dedica a leccarcela e ci impegniamo a restituire in pompino solo ed esattamente quello che ci viene dato in cunnilinguo" (p.128). Sembra un manifesto di una rivoluzione che però è solo nella fantasia di una protagonista animata dall'Autrice.

Carolina Cutolo quando avrà scritto queste pagine forse non si sarà accorta del vespaio che ha liberalizzato in senso dialettico s'intende. Chiaramente siamo in presenza di problematiche da "Camera" come dicono alcuni studiosi di temi inerenti il rapporto di coppia. Oggi con i progressi nei vari campi si coglie veramente con angoscia che in fondo poco è cambiato. Perché? Intanto è da dire che l'equilibrio che si reclama implica che vi sia un profilo di coppia che faccia del confronto sulle aspettative una ricerca costante di raggiungere un livello di piacere che deve essere sempre in evoluzione e sempre di grado superiore.

Questo profilo di coppia implica una libera esistenza in una società non ritmata dai fallimenti del nostro sistema economico che proprio perché ha fatto della precarietà il suo fiore all'occhiello coinvolge uomini e donne in una continua mobilità geografica con spostamenti anche notevoli di distanze che modifica continuamente relazioni sociali e coinvolge tutti verso occasionali incontri.

Gli incontri occasionali sono in aumento nel mondo contemporaneo anche perché a volte non si ritorna più nei luoghi d'origine dove si è nati e si è consumato il primo amore. Gli incontri occasionali possono far nascere immediatamente all'interno della coppia quella dialettica necessaria per un rapporto sessuale intensivo del quale l'autrice chiede che si cambi atteggiamento rispetto a quello naturalmente non condivisibile e superficiale per il quale il piacere è solo dell'uomo? Ovviamente è un aspetto che si presenta in quanto è condivisibile tutto in un rapporto non occasionale. Penso che questo libro possa contribuire a determinare tra i due generi quella comprensione reciproca necessaria alla stima delle reciproche aspettative anche se il tutto si dovesse svolgere diciamo così in tempo reale.

Ma cosa è il "cunnilinguo" ? La sua spiegazione è nel titolo della dispensa, "Baciamela come se fosse l'ultima volta" , e si riferisce (lo spiego per i lettori che non sanno) alla vagina (canale che ospita la penetrazione del pene) ed ai suoi elementi esterni ed interni immediati che fanno la struttura che interessata al rapporto sessuale (vulva che è formata dalle labbra superiore e inferiore). L'Autrice parla di "orgasmo clitorideo".

Cerco di spiegare, questa recensione è per tutti. Il clitoride è il principale organo erettile della donna, posto sulla parte anteriore superiore della vulva, appena sopra le piccole labbra della vagina. Benché il vocabolo clitoride sia un sostantivo maschile, c'è chi preferisce considerarlo femminile (la clitoride) Da un punto di vista dello sviluppo embrionario ha la stessa origine del pene (che si chiama generalmente cazzo) ed ha la stessa struttura e terminologia usata per descriverlo. Infatti è composta da una parte composta da due radici dei corpi cavernosi, più ridotte e sottili rispetto a quelle maschili, chiamata asta e una parte superiore chiamata glande. L'opportuna stimolazione del clitoride (secondo le percezioni specifiche preferite dal soggetto), porta la donna al raggiungimento di un orgasmo detto appunto di tipo clitorideo, molto forte e intenso, che la donna apprezza in modo diverso da quello strettamente vaginale, almeno è quello che ho raccolto da varie donne che me ne hanno parlato con liberalità.

L'Autrice mette in evidenza che il rapporto deve svolgersi con lentezza senza accelerazione progressiva di "leccata", perché? Provo a dare una spiegazione. Si tenga conto che il prepuzio clitorideo (che è un lembo di pelle formato dalle piccole labbra, nella parte in cui esse si uniscono nella zona anteriore del pube) ricopre il clitoride quando questo non è in stato di eccitazione o non viene esposto manualmente. Cosa succede se non c'è equilibrio? Succede che la donna può passare da uno stato di piacere ad uno stato di dolore fisico o comunque di non piacere in quanto l'insieme è strutturato secondo una certa armonia che è diverso s'intende da donna a donna. Il prepuzio clitorideo è soggetto a volte a quanto pare in alcune aree del pianeta terra ad asportazione, pratica denominata "mutilazione genitale femminile", pratica orrenda che è vietata in Italia.

Attenzione, diversamente da quando avviene nei confronti del prepuzio maschile nel caso di circoncisione nel caso della donna è sicuro che l'orgasmo non venga raggiunto. Ovviamente queste sono considerazioni personali in quanto ho raccolto che comunque l'orgasmo verrebbe ugualmente raggiunto. Non ho capito come però. Ovviamente penso che il pressappochismo su questi temi sia da abbandonare e bisogna parlarne liberamente. E questo è un esempio di come questo libro coinvolge verso temi anche di scienza medica e di questione proprio di civiltà che in un mondo civile dovrebbero essere il sale di una dialettica ordinaria. Per questa parte della recensione mi sono servito delle spiegazioni presenti sul sito, http://it.wikipedia.org/wiki/Prepuzio_clitorideo, parzialmente adattate.

Siamo all'epilogo. Una considerazione è d'obbligo. Nel libro non troverete che con la pratica del sesso La donna potrebbe svenire nelle braccia dell'uomo. Perché? La risposta sta nel fatto che oggi la donna vuole sognare ad occhi aperti. Ha paura di lasciarsi andare perché vuole essere libera. Ma se non sviene non sarà mai libera di sognare ed il nuovo romanticismo non nascerà. All'Autrice, la dott.ssa Carolina Tutolo, sociologa, se vuole può dare qualche risposta.

 

17/09/2007





        
  



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