Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

American Life a Princeton

Teramo | Incontriamo i 22 ragazzi abruzzesi alla conquista della prestigiosa Università di Princeton. Il professor Eugenio Coccia: "I nostri studenti hanno vissuto il campus di Princeton, studiando Fisica e anche giocando a baseball con i loro colleghi americani".

di Nicola Facciolini

Incontriamo i ragazzi abruzzesi alla conquista della prestigiosa Università di Princeton.

Si sono meritati la prima pagina del bollettino ufficiale della prestigiosa Università di Princenton (Usa), i 22 studenti delle scuole superiori abruzzesi sbarcati in America, alle porte di New York, lo scorso 25 luglio 2007 grazie al programma di collaborazione scientifico-culturale varato dal prof. Frank Calaprice della Princeton University, tra gli Usa e il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell'Infn (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Subnucleare).

 I nostri studenti che rimarranno a studiare e sperimentare le scienze fisiche fino al 15 agosto, compaiono in un articolo di Chad Boutin (foto di Denise Applewhite) che ne evidenzia la preparazione, la volontà e la dedizione, nella consapevolezza di avere ancora tanto da imparare nelle università italiane prima di poter sbarcare, magari insegnando, a Princeton.

Come hanno saputo fare i professori Galbiati, Coccia, Ianni e tanti altri. Anche i tre studenti teramani hanno ricevuto le congratulazioni degli scienziati americani. E tutto questo grazie all'iniziativa di ricercatori del calibro del prof. Calaprice e della dott.ssa Roberta Antolini del Laboratorio Nazionale del Gran Sasso che hanno saputo materializzare la quarta edizione della Scuola Estiva di Fisica Gran Sasso-Princeton. "Lontani dalle loro case tra i monti dell'Italia centrale - scrive Boutin - sono venuti negli States per tre settimane come giovani talenti italiani desiderosi di conoscere la nostra università, la nostra ricerca, la nostra società".

Il Laboratorio del Gran Sasso sta conducendo importanti esperimenti di fisica subnucleare insieme a scienziati di Princenton, tra cui molti italiani che vedono nella Scuola estiva un'opportunità decisiva per far conoscere le loro ricerche in Italia. "Dopo avere portato alcuni studenti universitari di Princeton in Italia, abbiamo deciso di ritornare qui negli Usa con alcuni studenti italiani - rivela Galbiati, professore italiano di fisica a Princeton. "Noi tentiamo di insegnare loro un po' di scienza, ma offriamo anche l'opportunità di vivere in una cultura diversa per alcune settimane. Può essere importante per la loro crescita".

Il programma, fondato dal professore di fisica Frank Calaprice e sviluppato dalla prof.ssa Chiara Nappi, è cucito sulle particolari necessità degli studenti: insegnamento della lingua inglese, lezioni di fisica, viaggi nelle città vicine di giorno, l'esperienza pratica in un laboratorio di fisica. È questa combinazione unica di opportunità a rendere godibile e funzionale la permanenza di studenti come Federico Di Donato. "Volevo vedere New York, chiaramente - afferma Di Donato - e probabilmente studierò fisica all'università il prossimo anno: questa è la mia prima vera opportunità di usare un'attrezzatura di laboratorio".

Di Donato osserva un grande tubo trasparente riempito con un combustibile ignoto che tenta di identificare applicando le teorie fisiche che aveva imparato da una conferenza. "Noi non troviamo mai questo genere di lezioni in Italia: qui le classi sono veramente piccole e davvero possiamo vedere e capire quello che studiamo". Galbiati insegna loro che il lavoro di laboratorio a Princeton è orientato alla soluzione dei problemi scientifici piuttosto che alla memorizzazione di routine che non servirebbe a nulla, dunque neppure a orientare gli studenti nella scelta decisiva per il loro futuro.

"Noi non stiamo tentando necessariamente di trasformare ognuno di loro in fisici - afferma Galbiati - sono giovani e osservano il nostro lavoro con curiosità. Quindi possono assistere a lezioni di base per imparare le fondamenta del metodo sperimentale che li aiuterà in medicina, biologia o ingegneria".

Mentre Martina Tacconelli ancora sta esplorando le sue scelte per il futuro, il suo partner di laboratorio, Alessandra Brancone, è già stata stregata dalla fisica. "La fisica è in grado di poter spiegare tutto della natura, piace impararla sperimentalmente - afferma la Brancone che già ha sviluppato un interesse per la Teoria della Relatività. Alessandra Brancone è impegnata a identificare un gas sconosciuto come parte del programma della Scuola estiva. "Io ancora mi stupisco del fatto che qualcosa che impieghi tre secondi dal mio punto di vista, possa impiegarne un minuto intero per qualcun altro che viaggi ad una velocità diversa. L'ho imparato qui per la prima volta".

 Esperienze come quelle della Brancone sono comuni e l'Università Regionale in Abruzzo ha visto molti ex-alunni di scuola estiva cominciare a studiare la scienza con maggiore entusiasmo. Il prof. Galbiati rivela che alcuni ex studenti della scuola estiva, oggi all'università, stanno progettando un esperimento sulla Materia Oscura insieme a un suo collega professore di Princenton, grazie alla curiosità infusa loro dagli esperimenti del Gran Sasso.

L'interazione tra studenti e scienziati che lavorano in Italia ha avuto il benefico effetto di incrementare la comprensibilità degli esperimenti in corso al Gran Sasso tra membri delle comunità locali. Un gruppo di ricerca guidato da Calaprise sta conducendo il maggiore esperimento internazionale di fisica particellare sui neutrini. "La Scuola ha avuto un maggiore impatto sulla visibilità e percezione del Laboratorio del Gran Sasso sull'intero territorio regionale abruzzese - sostiene Galbiati. "Le persone non erano consapevoli su che cosa stavamo facendo e sul perchè in galleria osservavano una grande porta d'acciaio.

Ora che gli studenti viaggiano tra gli Usa e il Laboratorio del Gran Sasso ogni estate, la popolazione locale ci sostiene molto di più e comprende la natura degli esperiementi che stiamo conducendo e la grande opportunità educativa che andiamo sostenendo". Il direttore del Laboratorio del Gran Sasso, dr. Eugenio Coccia, è d'accordo sul fatto che il programma della Scuola estiva sia una risorsa preziosa per le comunità locali.

"Sono venuto a Princeton lo scorso gennaio - rivela Coccia - con il Presidente della Regione Abruzzo, il quale ha sostenuto insieme al Consiglio regionale lo sforzo della Regione che ora contribuisce per circa la metà al costo del programma della Scuola estiva degli studenti a Princenton. Le persone e i mass media comprendono il valore del nostro programma educativo".

Il valore più grande è ovviamente per gli stessi studenti. "Il 15 agosto tornano in Italia carichi di entusiamo e curiosità per questa loro esperienza americana - afferma Coccia che ha insegnato loro a Princeton questa estate. "La Scuola ha aperto le menti dei nostri ragazzi su che cosa significhi vivere e studiare in una università americana. Il campus ha permesso loro di incontrare i colleghi americani, di ascoltare le eccellenze del mondo scientifico e di avere l'opportunità di giocare a baseball con loro. E il risultato fondamentale sarà per coloro che sceglieranno una laurea scientifica all'università".

I ragazzi selezionati per il campus 2007 sono: Morena Angelucci, liceo scientifico G.Galilei Lanciano; Lavinia Antidormi, liceo scientifico "Pollione" Avezzano; Alessandra Brancone, lic. sc. "Da Vinci" Pescara; Andrea Carducci, lic. sc. "G.Galilei" Pescara; Carmelo Cera, liceo scientifico "T.Patini" Castel di Sangro; Francesco De Angelis, lic. sc. "Bafile" L'Aquila; Simone De Camillis, liceo scientifico "Einstein" Teramo; Giacomo De Palma, lic. sc. "G.Galilei" Pescara; Federico Di Donato, Liceo Scientifico "Nostra Signora" di Pescara; Matteo Di Luca, Itis "E. Majorana" Avezzano; Andrea Di Paolantonio, lic. sc. "Einstein" Teramo; Igor Maria Di Paolo, lic. sc. "T.Patini", Castel di Sangro; Ilaria Guarracino, lic. sc. "C. D'Ascanio" Montesilvano; Giuliano Gustavino, lic. sc. "Bafile" L'Aquila; Martina La Valle, lic. sc. "C. D'Ascanio" Montesilvano; Isabella Marinelli, lic. sc. Curie, Giulianova; Antonio Nenna, lic. sc. G. Galilei, Lanciano; Giorgio Pintaudi, Ist.istr.sup. "D.Cotugno" L'Aquila; Alessio Piucci, lic. sc. "G.Galilei" Lanciano; Chiara Raglione, Itis "E. Majorana" Avezzano; Giuseppina Sinibaldi, liceo sc. "Pollione" Avezzano; Martina Tacconelli, lic. sc. "F.Masci" Chieti; Fabio Tudini, lic. sc. "Pollione" Avezzano. Questi 23 ragazzi sono stati scelti perché sono bravi e non raccomandati: hanno dovuto superare un esame al Laboratorio del Gran Sasso per essere ammessi alla Scuola estiva di Princenton.

12/08/2007





        
  



4+5=
Incontriamo i ragazzi abruzzesi alla conquista della prestigiosa Università di Princeton.
Incontriamo i ragazzi abruzzesi alla conquista della prestigiosa Università di Princeton.
Incontriamo i ragazzi abruzzesi alla conquista della prestigiosa Università di Princeton.
Incontriamo i ragazzi abruzzesi alla conquista della prestigiosa Università di Princeton.
Incontriamo i ragazzi abruzzesi alla conquista della prestigiosa Università di Princeton.

Altri articoli di...

Teramo e provincia

04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
17/06/2020
“Cin Cin”: a tavola con i vini naturali (segue)
14/01/2020
L’opera di Enrico Maria Marcelli edita dall’Arsenio Edizioni ha vinto il Premio Quasimodo (segue)
29/12/2019
A Martinsicuro “Natale con le tradizioni” (segue)
19/11/2019
Doppio appuntamento per “Sentimentál” di Roberto Michilli (segue)
13/11/2019
Roberto Michilli presenta il 16 novembre a Campli “Sentimentál” (segue)
24/10/2019
Parte sabato 26 ottobre a Giulianova la rassegna “La pintìca dei libri” (segue)
26/07/2019
Il 28 luglio la premiazione dei vincitori del Premio Letterario “Città di Martinsicuro” (segue)
ilq

Una serata di emozioni e scoperte

ASPIC Psicologia di San Benedetto del Tronto presenta il Centro Psiconutrizionale

Betto Liberati