Dovremo fare a meno dell'ennesima impresa cinese in Val Vibrata.

Era tutto pronto per un sontuoso matrimonio come vuole la tradizione cinese, a corollario della nascita di una nuova partita Iva: la sposa appena 18enne, figlia di imprenditori stabilitisi a Martinsicuro, lo sposo ventenne della comunità orientale di Prato.

Ma tutto è andato all'aria: i carabinieri hanno fermato l'auto dello sposo e hanno scoperto che sia lui che il testimone di nozze erano clandestini già espulsi dal territorio nazionale italiano. Sono stati arrestati e rinchiusi in carcere. I militari hanno dovuto applicare la legge davvero "intransigente": per ora, addio alla cerimonia, al banchetto, all'impresa e al viaggio di nozze made in China.

Non solo. Grazie alle indagini, anche fotografiche, i carabinieri del Norm di Giulianova, al comando del Luogotenente Antonio Longo, hanno acquisito inconfutabili elementi di colpevolezza nei confronti di C.D.G., 43enne e D.D.G. 20enne, entrambi di Giulianova di etnia Rom.
"Nei loro confronti l'accusa è di lesioni aggravate e sicuramente saranno proposti per l'applicazione di una idonea misura di prevenzione".

L'aggressione era avvenuta la sera del 15 maggio all'interno di un bar di Giulianova dove, per futili motivi, il commerciante veniva selvaggiamente aggredito da due individui di chiara etnia rom. Il malcapitato però era riuscito a fornire ai carabinieri elementi dettagliati circa le caratteristiche somatiche degli aggressori che hanno poi consentito l'individuazione.