Doveva essere l’incontro della svolta per lanciare la Samb nella stratosfera dell’alta classifica, ma i razzi propulsori purtroppo non avevano la spinta giusta. L’assenza di Desideri , Visone , Fanelli e Olivieri, rendevano carenti di parecchi ottani il carburante rossoblu. Nonostante tutto Ugolotti ci prova. Purtroppo la coperta è corta: Della Rocca gioca largo sulla sinistra, Carlini fa la stessa cosa sulla destra, Tripoli fa la seconda punta e non ha nessuna intenzione di tornare indietro a coprire e così che Loviso e Iovine si ritrovano soli, soletti ad affrontare la falange perugina.

A centrocampo è un via vai impressionate di perugini, una specie di hall di Grande Hotel nell’ora di punta. Diagouraga e Landaia ballano e traballano che è una meraviglia. Poi il centrale di colore della Samb ci mette anche del suo con avventuroso anticipo oltre la metà campo che fallisce clamorosamente. Guadalupi si trova così la porta centrale del centrocampo spalancata e, palla al piede, galoppa indisturbato fino al limite dall’area, da dove fa partire un tiraccio d’esterno che s’infila all’ incrocio dei pali. Già al 5° è 1-0 per il Perugia e in molti, vista la situazione, si aspettano una mattanza. Non hanno torto. Le palle gol per il Perugia fioccano e Consigli si dà il suo da fare per tappare i buchi, grandi e piccoli. Grandi come quello del 22° quando Bernini si presenta solo davanti alla porta e lui ha l’intuito giusto per deviare in angolo.

Alla fine Ugolotti si accorge della macroscopica cavolata tattica e sostituisce Della Rocca con Giorgino e finalmente la gara torna ad livello accettabilmente paritetico, finiscono le scorribande dei grifoni che ora si mordono le mani per la numerose occasioni che hanno mancato per raddoppiare e chiudere la partita. Anzi ora devono essere anche un po’ preoccupati per qualche incursione di alleggerimento della Samb. Al 39° Tripoli supera in velocità il portiere avversario che si era avventurato in un’uscita suicida su un lancio innocuo di Loviso. Ma il giovane attaccante ha i piedi ruvidi e non centra la porta incustodita.

A Questo punto il Perugia tira i remi in barca e cerca di controllare la gara facendo girare la palla. La Samb sembra non avere la forza di reagire. Corre generosamente ma le idee sono poche, anzi rare. Ci si aspetta un’invenzione di Morante. Ma il centravanti oggi e molto lamentoso e poco graffiante. Vorrebbe lanci millimetrici ma poi quando riesce ad acchiappare il pallone si perde in arzigogoli , inutili binzantinismi tecnici e qualche velleitario tiro da lunga distanza.

Quando la speranza di pareggiare sembra una dolce chimera,inaspettata arriva la zampata salvatrice. Cross in area di Variale, la palla flippereggia tra Morante e Baldini poi schizza verso Carlini, ultimamente il simbolo della provvidenza manzoniana. A pochi passi dalla porta non sbaglia e il pareggio è fatto.

Il Perugia, sempre mordendosi le mani per le ghiotte occasioni mancate, tenta la rimonta ma la giovane Samb tira fuori gli artigli e tiene lontani gli avversari dall’area. Solo un’ingenuità può toglierci il pareggio. Si, proprio quella ingenuità che sui finali di gara è diventato una specie di tabù. Ed eccola all’82°. Una palla filtra tra Landaida e Diagouraga. La prendi tu o la prendo io ? La prende il nuovo entrato Ginestra solo davanti a Consigli. Il nostro tappabuchi anche questa volta rimedia con una tempestiva uscita sui piedi dell’attaccante. E’ andata. Ci riprendiamo il punto che di hanno rubato all’andata.

Considerazioni finali. Basta un normale giro di ronda di un virus influenzale e ci troviamo come Don Falcuccio :con una mano davanti e una di dietro. D’accordo che quest’anno dobbiamo tirare la cinghia, però anche quando ti aspetti poco dalla campagna acquisti, ricevi pochissimo. Non ci aspettavamo più di quattro gatti e invece, addirittura, ci ritroviamo solo un Gatto. Dai Tormenti ! Sforzati un pochino di più.