In "Mare Aperto" verso i canti popolari
San Benedetto del Tronto | Penultimo appuntamento del Festival: in scena la Nuova Compagnia di Canto Popolare, storico gruppo che ha portato in giro per il mondo la musica tradizionale campana.
di Marco Braccetti

Un momento del concerto
Il cattivo tempo non raffredda i componenti della Nuova Compagnia di Canto Popolare, che offrono al pubblico più di un’ora di musica sfrenata, al ritmo forsennato delle percussioni.
Gli organizzatori “dirottano” la serata musicale nella sala del cinema Calabresi, e tale decisione si è rivelata azzeccata, visto il nubifragio scatenatosi fuori, anche se questo genere di musica si apprezza meglio negli spazi aperti, dove è possibile una maggiore libertà di movimento, per lasciarsi trasportare dalle cadenze delle vivaci sonorità.
I presenti hanno vissuto una serata al ritmo di tarantelle e tammurriate, di contaminazioni tra le canzoni della tradizione partenopea ed i ritmi celtici, perché, come spiegano i musicanti: “Nella musica non ci sono confini!…e le distanze geografiche non contato!”
La Nuova Compagnia di Canto Popolare nasce nel 1970, per diffondere gli autentici valori della tradizione musicale del popolo campano. Lo straordinario successo che il gruppo ottiene al Festival di Spoleto nel 1972 è il trampolino di lancio per l’affermazione internazionale: da allora la “NCCP” ha partecipato a tutte le più importanti rassegne d’Europa e d’oltreoceano, ha registrato quasi venti album ed è ancora il gruppo italiano di musica popolare più apprezzato del mondo.
In oltre trentacinque anni d’attività ininterrotta tra le fila della “band” si sono susseguiti numerosi musicisti, alcuni dei quali hanno intrapreso brillanti carriere solistiche. Ed ha superato le missione iniziale di studio e riproduzione del patrimonio musicale popolare, per approdare, sempre sotto la guida della “Regina”, Fausta Vetere, ad un più raffinato ed originale “urban folk” dove convivono sonorità degli strumenti della tradizione e moderni, con strutture e forme musicali popolari attuali e contemporanee.
Ad esibirsi davanti al pubblico di “Mare Aperto” sono stati, oltre a Fausta Vetere come voce e chitarra, Corrado Sfogli (chitarre e plettri); Gianni Lamagna (voce e chitarra); Pasquale Ziccardi (basso, chitarra, tastiera e voce); Carmine Bruno (percussioni); Gino Evangelista e Michele Signore (vari strumenti); ed alcune ballerine, che, come tarantolate, volteggiavano a più non posso, tenendo il ritmo con le nacchere.
Inserita tra i bis, la celebre “tammurriata nera” ha mandato in visibilio la platea. Rimanere seduti sulla comoda poltrona era davvero impossibile, e chiudendo gli occhi non era difficile immaginare di essere in una festa di un paese della meravigliosa Campania, terra ricca di storia e di cultura.
Il Festival di musiche, teatri e letterature si chiuderà domenica 13 in viale Buozzi, sperando in un tempo più clemente, quando “Taraf da Metropulista”, “Acquaragia Drom” e Mimmo Epifani animeranno la serata con una grande festa zingara e pizzica.
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10/08/2006
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