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Odeon Cinema in piazza, omaggio a Massimo Troisi

Grottammare | Numerosi film, proiettati ogni martedì, per rendere omaggio al grande attore partenopeo

Il comune di Grottammare e l’assessorato alla Cultura, in collaborazione con Associazione Culturale Blow Up presentano Odeon Cinema in piazza, per rendere omaggio al grande attore Massimo Troisi. Di seguito i vari appuntamenti del martedì con Odeon Cinema in piazza.

Martedì 11 luglio - Piazza Fazzini - ore 21.30 Ricomincio da tre It. 1981; regia Massimo Troisi; attori: Massimo Troisi, Lello Arena, Fiorenza Marchegiani, Deddi Savagnone, Lino Troisi, Renato Scarpa.
Gaetano, napoletano timido, arriva a Firenze con un candidato al suicidio, si fa sedurre da una disinibita infermiera, scappa, ritorna. Si ritrova con un figlio che potrebbe essere non suo. Raro esempio di un film che ha messo d'accordo critica e pubblico. Quello di Troisi è uno degli esordi più folgoranti nel campo della nuova commedia italiana degli anni '80. Vicino, come attore, a Eduardo più che a Peppino De Filippo o a Totò, Troisi combina felicemente nel suo agro umorismo ironia e tenerezza, condendolo con una fantasia nevronapoletana e invenzioni seicentesche. Il Seicento è un secolo partenopeo. Durata: 109'

Martedì 18 luglio - Piazza Fazzini - ore 21.30 Scusate il ritardo It. 1982; regia di Massimo Troisi; attori: Massimo Troisi, Giuliana De Sio, Lello Arena, Lina Polito, Franco Acampora. Vincenzo, giovane napoletano mite e disoccupato, si accontenta di vivere da parassita in famiglia. Ascolta le pene d'amore dell'amico Tonino e s'innamora della sua ragazza. Sempre senza slanci né entusiasmi. Nella sua apparente e un po' ripetitiva staticità la commedia è costruita con tranquilla sapienza che attinge linfa, aggiornandola, dalla tradizione del teatro napoletano. Da antologia il dialogo sulla Madonna che piange. Durata: 112'

Martedì 25 luglio - Piazza Fazzini - ore 21.30 Non ci resta che piangere It. 1984; regia di Massimo Troisi, Roberto Benigni; attori: Massimo Troisi, Roberto Benigni, Amanda Sandrelli, Iris Peynado, Paolo Bonacelli, Carlo Monni, Livia Venturini.Partiti in automobile da Frittole, paesino nei dintorni di Firenze, Saverio (R. Benigni), maestro elementare, e Mario (M. Troisi), bidello, si ritrovano per uno strano scherzo del caso nel 1492. Decidono di recarsi a Palos, in Andalusia, per fermare Cristoforo Colombo e impedirgli di scoprire le Americhe. Incontrano anche Leonardo da Vinci che inventa il treno. Semplice, divertente, anemico, senza spessore, mette a frutto tutta la simpatia e l'estro dei 2 protagonisti, autori (con Giuseppe Bertolucci)-attori-registi. In termini circensi, Benigni è il clown, Troisi l'Augusto. Durata: 111'

Martedì 1 agosto - Piazza Fazzini - ore 21.30 Le vie del Signore sono finite It. 1987; regia di Massimo Troisi; attori: Massimo Troisi, Jo Champa, Marco Messeri, Massimo Bonetti, Enzo Cannavale. Durante il fascismo giovane barbiere del Centro-sud s'immagina o si finge paralitico in reazione alle difficoltà sentimentali con una francesina di cui contende l'amore a un vero paralitico, da lei conosciuto a Lourdes. 4o film di Troisi. Ambizioni di romanzo, ma riuscito soltanto a metà. Sul versante del costume non manca d'eleganza né di misura, su quello politico inciampa negli stereotipi demagogici. Che brava la Champa. Durata: 84'

Martedì 8 agosto - Piazza Fazzini - ore 21.30 Pensavo fosse amore... invece era un calesse It. 1991; regia Massimo Troisi; attori: Massimo Troisi, Francesca Neri, Angelo Orlando, Marco Messeri, Natalia Bizzi.Tira e molla di sentimenti a Napoli tra Cecilia, libraia, e Tommaso, proprietario di un ristorante. Intorno a loro, altri personaggi in crisi. È il più ambizioso ma anche il meno riuscito dei film di M. Troisi che dà il meglio di sé nei lunghi monologhi. Brava e bella F. Neri, tutti bravi i comprimari cui, caso raro, Troisi concede il giusto spazio. Film d'amore, sull'amore, intorno e dentro l'amore, ha avuto i suoi sostenitori: “Piccolo piccolo e anarchico... uniforme e imprendibile, fluidissimo e singhiozzante, febbricitante e dolcissimo” (Gariazzo & Chiacchiari). Durata: 106'

Martedì 22 agosto - Piazza Fazzini - ore 21.30 Il postino It.-Fr. 1994; regia Michael Radford; attori: Massimo Troisi, Philippe Noiret, Maria Grazia Cucinotta, Linda Moretti, Renato Scarpa, Anna Bonaiuto, Mariano Rigillo. Nell'estate 1952 Mario Ruoppolo (M. Troisi), postino ausiliario in un'isola (Salina) delle Eolie, ha come unico destinatario da servire il poeta cileno Pablo Neruda (P. Noiret), esule con la moglie (A. Bonaiuto). Tra i due nasce un'amicizia grazie alla quale Mario scopre la forza della poesia e l'impegno politico. Tratto dal romanzo Ardiente paciencia (1986) del cileno Antonio Skàrmeta che lo ridusse anche per il teatro (messo in scena al Festival di Asti 1989 con la regia di Rosalia Polizzi e Luigi Pistilli e Marco Spiga nelle parti principali). Pur diretto dallo scozzese M. Radford, appartiene a Troisi (1953-94) che, gravemente malato di cuore, morì alla fine delle riprese. Fu lui a volerlo e a farne comprare i diritti perché, nonostante la differenza d'età (nel libro è ventenne), s'era innamorato del personaggio e del suo rapporto con la poesia. Forse anche di un altro tema: la tristezza di certe effimere amicizie estive che, col passar degli anni, contano nel ricordo soltanto per uno dei due. Fu Cocteau a dire per primo che la cinepresa filma la morte al lavoro. In questo film la frase vale quasi alla lettera: difficile per lo spettatore consapevole separare le emozioni. Per gli altri è più facile individuare i limiti del film: approssimativo e oleografico nell'ambientazione; sforzato nel discorso politico; troppo sbilanciato a sfavore di Neruda; incerto nelle figure di contorno, compresa quella della Cucinotta cui, comunque, il film fece da trampolino. Oscar per le musiche a Luis Bacalov. Durata: 113'

Martedì 29 agosto - Piazza Fazzini - ore 21.30 La Smorfia sketchs televisivi a cura di e con Massimo Troisi, Lello Arena, Enzo Decaro. Massimo Troisi comincia ad appassionarsi di teatro quando è ancora studente geometra, iniziando a recitare nel gruppo teatrale “I Saraceni”, di cui fanno parte anche Lello Arena, Enzo Decaro, Valeria Pezza e Nico Mucci. Qualche anno dopo, nel 1972, il gruppo fonda il Centro Teatro Spazio all'interno di un ex garage sempre a San Giorgio a Cremano, dove iniziano mettere in scena la tradizione del teatro napoletano, da Raffaele Viviani a Eduardo De Filippo. Nel 1977 Troisi, Decaro ed Arena fondano la Smorfia e cominciano a recitare al Sancarluccio di Napoli. Ben presto il successo che ottengono è tale che arrivano in televisione, dove spopolano. In realtà il successo verso il grande pubblico inizia con la radio con “Cordialmente insieme” per proseguire poi in TV con la trasmissione “Non stop” nel 1976, “Luna Park” nel 1979. Tra gli sketch più famosi, ricordiamo quelli dell'Arca di Noè, dell'Annunciazione, dei Soldati e di San Gennano. L'ultimo spettacolo teatrale de La smorfia è “Così è (se vi piace)”.

12/07/2006





        
  



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