L'Ascoli affonda in un mare biancoceleste
Ascoli Piceno | La compagine di Delio Rossi dà una severa lezione di calcio ai bianconeri che non vincono dal lontano 12 marzo
di Mauro Giorgi
ASCOLI-LAZIO 1-4
ASCOLI (4-4-2): Coppola, Carbone (1' s.t. Paci), Cudini, Domizzi, Del Grosso, Cariello (24' s.t. Bjelanovic), Guana (10' s.t. Moro), Cristiano, Fini, Ferrante, Quagliarella. (Boccolini, Giampà, Budan, Lauro). All.: Silva-Giampaolo .
LAZIO (4-4-2): Ballotta, Oddo (37' s.t. Giallombardo), Stendardo, Cribari (19' s.t. Piccolo), Balleri, Behrami, Liverani, Zauri, Mauri, Pandev (7' s.t. Di Canio), Rocchi. (Handanovic, Bonanni, Tare, Manfredini). All.: Rossi.
ARBITRO: Marelli di Como 5.5.
MARCATORI: 7' p.t. Stendardo, 11' p.t. Oddo (rig.), 20' p.t Pandev, 30' p.t. Ferrante; 12' s.t. Rocchi
NOTE: Angoli: 2-2. RecuperI: 1' e 3'. Ammoniti: Fini, Domizzi, Behrami, Paci per gioco scorretto. Al 27' del primo tempo il portiere della Lazio Ballotta para un rigore a Ferrante.
Un Ascoli appagato e senza mordente, cede il passo ad una strepitosa Lazio. I bianconeri, nonostante i buoni propositi della vigilia, non sono mai riusciti ad impensierire i biancocelesti che al ventesimo del primo erano già in vantaggio di tre gol. Come succede oramai da qualche settimana, e più precisamente dal match vittorioso contro la Roma, la compagine di Silva e Giampaolo appare la brutta copia di quella squadra che nel corso del campionato ha strabiliato anche i più scettici.
Ci si domanda se quest’Ascoli sia stanco fisicamente o mentalmente perché in queste ultime partite il vistoso calo di risultati e di rendimento è stato palese. Nonostante questa pesante sconfitta, la seconda in undici partite al Del Duca contro la Lazio e sempre con il risultato di 1 a 4, l’Ascoli può festeggiare una salvezza conquistata già domenica scorsa a Treviso. Al triplice fischio di Marelli, al Del Duca è iniziata la lunga festa con tanto di giro di campo, rigorosamente in mutande, dei protagonisti di questo storico traguardo. La festa si è protratta in Piazza del Popolo con porchetta e birra a volontà. Ma veniamo alla cronaca della partita.
Al 7’ Lazio subito in vantaggio. Cross perfetto di Oddo, Stendardo, indisturbato, batte Coppola con un perfetto colpo di testa.
Al 10’ raddoppio della Lazio grazie ad un calcio di rigore trasformato magistralmente da Oddo.
Al 20’ terzo gol della Lazio. Oddo tocca a Pandev che dopo aver superato in dribbling Del Grosso e Coppola insacca a porta vuota.
Al 25’ l’Ascoli ha l’occasione per accorciare le distanze. Ferrante, dagli undici metri, si fa parare il tiro dall’eterno Ballotta.
Al 30’ l’Ascoli riesce ad accorciare le distanze. Ferrante, al limite dell’area, stoppa bene, aggira Cribari e fa partire un bolide su cui Ballotta può solo guardare.
Al 37’ Ascoli vicino al gol. Quagliarella si libera bene di un avversario, crossa al centro per Ferrante che sbaglia di poco la mira.
Al 3’ Paci, dai 35 metri, fa partire un destro terrificante sul quale Ballotta si rifugia in angolo.
Al 12’ la Lazio arrotonda il risultato. Oddo fa partire un cross sul quale s’avventa Rocchi che anticipa sia Paci che Coppola.
Al 21’ Fini si libera abilmente di due avversari con una finta e tira di sinistro, Ballotta blocca a terra senza problemi.
Al 40’ Ascoli vicino al gol. Domizzi, da pochi metri, colpisce bene di testa ma Ballotta non si fa sorprendere.
Al 47’ Bjelanovic spreca clamorosamente un cross splendido di Quagliarella.
Al 48’ l’arbitro fischia la fine e al Del Duca inizia la festa.
I MIGLIORI
Oddo 7,5 – Ci viene da pensare come Lippi possa preferire ancora Zaccardo, calciatore di modesto cabotaggio. Insuperabile in fase difensiva, strepitoso nel sostenere l’azione offensiva. Giustamente applaudito da tutto lo stadio al momento della sostituzione.
Behrami 7 – L’esterno della Lazio s’intende a meraviglia con Oddo. Accelerazioni impressionanti che mettono spesso in difficoltà il suo dirimpettaio Del Grosso. Se imparerà a gestire la sua foga diventerà un campione.
Liverani 7 – Eleganza, visione di gioco ed intelligenza tattica. Sembra camminare il mezzo al campo ma alla fine si trova al punto giusto al momento giusto.
I PEGGIORI
Del Grosso 4 – Il terzino bianconero, anche questa volta, è facile preda degli avversari. Behrami lo schernisce sistematicamente e lo manda fuori fase per tutta la partita.
Cudini 3 – Il capitano bianconero si fa ridicolizzare da Rocchi, Pandev, Mauri, Di Canio e chi più ne ha più ne metta.
Bjelanovic 3 – Spaesato, falloso, impreciso e fuori dal gioco. Tutto ciò che non dovrebbe fare un attaccante.
Silva 3 – Ci risiamo. Con lui in panchina l’Ascoli non decolla. A Empoli riuscirà a vincere?
ASCOLI (4-4-2): Coppola, Carbone (1' s.t. Paci), Cudini, Domizzi, Del Grosso, Cariello (24' s.t. Bjelanovic), Guana (10' s.t. Moro), Cristiano, Fini, Ferrante, Quagliarella. (Boccolini, Giampà, Budan, Lauro). All.: Silva-Giampaolo .
LAZIO (4-4-2): Ballotta, Oddo (37' s.t. Giallombardo), Stendardo, Cribari (19' s.t. Piccolo), Balleri, Behrami, Liverani, Zauri, Mauri, Pandev (7' s.t. Di Canio), Rocchi. (Handanovic, Bonanni, Tare, Manfredini). All.: Rossi.
ARBITRO: Marelli di Como 5.5.
MARCATORI: 7' p.t. Stendardo, 11' p.t. Oddo (rig.), 20' p.t Pandev, 30' p.t. Ferrante; 12' s.t. Rocchi
NOTE: Angoli: 2-2. RecuperI: 1' e 3'. Ammoniti: Fini, Domizzi, Behrami, Paci per gioco scorretto. Al 27' del primo tempo il portiere della Lazio Ballotta para un rigore a Ferrante.
Un Ascoli appagato e senza mordente, cede il passo ad una strepitosa Lazio. I bianconeri, nonostante i buoni propositi della vigilia, non sono mai riusciti ad impensierire i biancocelesti che al ventesimo del primo erano già in vantaggio di tre gol. Come succede oramai da qualche settimana, e più precisamente dal match vittorioso contro la Roma, la compagine di Silva e Giampaolo appare la brutta copia di quella squadra che nel corso del campionato ha strabiliato anche i più scettici.
Ci si domanda se quest’Ascoli sia stanco fisicamente o mentalmente perché in queste ultime partite il vistoso calo di risultati e di rendimento è stato palese. Nonostante questa pesante sconfitta, la seconda in undici partite al Del Duca contro la Lazio e sempre con il risultato di 1 a 4, l’Ascoli può festeggiare una salvezza conquistata già domenica scorsa a Treviso. Al triplice fischio di Marelli, al Del Duca è iniziata la lunga festa con tanto di giro di campo, rigorosamente in mutande, dei protagonisti di questo storico traguardo. La festa si è protratta in Piazza del Popolo con porchetta e birra a volontà. Ma veniamo alla cronaca della partita.
Al 7’ Lazio subito in vantaggio. Cross perfetto di Oddo, Stendardo, indisturbato, batte Coppola con un perfetto colpo di testa.
Al 10’ raddoppio della Lazio grazie ad un calcio di rigore trasformato magistralmente da Oddo.
Al 20’ terzo gol della Lazio. Oddo tocca a Pandev che dopo aver superato in dribbling Del Grosso e Coppola insacca a porta vuota.
Al 25’ l’Ascoli ha l’occasione per accorciare le distanze. Ferrante, dagli undici metri, si fa parare il tiro dall’eterno Ballotta.
Al 30’ l’Ascoli riesce ad accorciare le distanze. Ferrante, al limite dell’area, stoppa bene, aggira Cribari e fa partire un bolide su cui Ballotta può solo guardare.
Al 37’ Ascoli vicino al gol. Quagliarella si libera bene di un avversario, crossa al centro per Ferrante che sbaglia di poco la mira.
Al 3’ Paci, dai 35 metri, fa partire un destro terrificante sul quale Ballotta si rifugia in angolo.
Al 12’ la Lazio arrotonda il risultato. Oddo fa partire un cross sul quale s’avventa Rocchi che anticipa sia Paci che Coppola.
Al 21’ Fini si libera abilmente di due avversari con una finta e tira di sinistro, Ballotta blocca a terra senza problemi.
Al 40’ Ascoli vicino al gol. Domizzi, da pochi metri, colpisce bene di testa ma Ballotta non si fa sorprendere.
Al 47’ Bjelanovic spreca clamorosamente un cross splendido di Quagliarella.
Al 48’ l’arbitro fischia la fine e al Del Duca inizia la festa.
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Oddo 7,5 – Ci viene da pensare come Lippi possa preferire ancora Zaccardo, calciatore di modesto cabotaggio. Insuperabile in fase difensiva, strepitoso nel sostenere l’azione offensiva. Giustamente applaudito da tutto lo stadio al momento della sostituzione.
Behrami 7 – L’esterno della Lazio s’intende a meraviglia con Oddo. Accelerazioni impressionanti che mettono spesso in difficoltà il suo dirimpettaio Del Grosso. Se imparerà a gestire la sua foga diventerà un campione.
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