La Sicurezza: perché votare Centrodestra
| TERAMO - La profonda emozione suscitata dal tragico episodio di Parma, il sequestro e luccisione del piccolo Tommaso, ha dimostrato che la richiesta di sicurezza è particolarmente sentita dai cittadini
La profonda emozione suscitata dal tragico episodio di Parma, il sequestro e l’uccisione del piccolo Tommaso, ha dimostrato che la richiesta di sicurezza è particolarmente sentita dai cittadini ed è anche su questo terreno che si misura la superiorità progettuale ed operativa del Centrodestra sulla sinistra.
Impegni mantenuti - Un’efficace prevenzione e riduzione della grande e della piccola criminalità costituiva uno dei principali impegni assunti da Berlusconi con gli elettori nel 2001. L’obiettivo può considerarsi raggiunto: nonostante qualche caso doloroso e clamoroso - il male e i delitti feroci non possono essere sradicati con la bacchetta magica - oggi l’Italia è più sicura, vi si commettono meno reati, è diminuito il numero dei grandi latitanti e le forze dell’ordine hanno un’organizzazione più agile e capillare che consente di proteggere meglio i cittadini.
Le cifre. Raffrontando il periodo 2001-2005 con quello 1997-2001 si constata che gli omicidi sono diminuiti del 13,5 per cento, gli omicidi dovuti alla criminalità organizzata sono calati del 18,6 per cento. Negli ultimi cinque anni, inoltre, i furti in abitazioni sono diminuiti del 33,8 per cento, quelli nei negozi del 24,1, mentre i furti d’auto sono scesi del 14,5 per cento.
Le rapine in casa, reato particolarmente grave per pericolosità e allarme sociale, sono diminuite del 48,7 per cento; scippi meno 22 per cento. Sempre nel 2001-2005 la quantità di droga sequestrata è aumentata del 43,8 per cento, mentre le morti per uso di stupefacenti si sono dimezzati. La legge antidroga, appena varata, contribuirà a stroncare il mercato degli stupefacenti.
Queste cifre riguardano la criminalità che eufemisticamente si definisce "micro", anche se è quella forma di malavita invasiva e diffusa che maggiormente tormenta i cittadini, specie i più deboli (donne, minori, anziani). Ma anche contro la grande criminalità si sono ottenuti risultati di grande rilievo: a fine 2005 risultavano catturati molti latitanti eccellenti: 81 mafiosi, 127 ’ndranghetisti, 190 camorristi e 36 affiliati alla Sacra corona unita.
Strategia efficace - Questi risultati non sono stati ottenuti per mera fortuna o perché i criminali sono diventati più buoni: c’è stato un lavoro mirato e coordinato voluto e diretto dal governo. Innanzitutto, più mezzi e più uomini per la sicurezza.
Le forze dell’ordine, in passato mortificate con aumenti salariali ridicoli, hanno avuto un consistente miglioramento retributivo; per la dotazione e i nuovi stipendi delle forze armate e dei corpi di polizia si sono spesi 1308 milioni di euro, altri 570 sono stati spesi per completare la sostituzione dei carabinieri ausiliari.
E’ stata aumentata la disponibilità di materiale informatico per le polizie, ampliando i vantaggi del sistema di controllo aereo satellitare. Negli uffici di polizia è cresciuto il numero degli impiegati civili, proprio per le liberare gli agenti operativi dai compiti meramente burocratici.
Ma l’innovazione più visibile, immediatamente percepibile dai cittadini, riguarda l’istituzione del poliziotto e del carabiniere di quartiere. Tutori dell’ordine che operano a diretto contatto con gli abitanti di una certa zona, conoscono e si fanno conoscere, testimoniano la presenza di uno Stato che tanti immaginavano lontano o distratto.
A questo sforzo organizzativo si è accompagnato un lavoro legislativo per rafforzare la tutela della donna, dei minori, per colpire con maggiore severità e determinazione i trafficanti di uomini.
Questo lavoro continuerà. Obiettivo della Casa delle libertà è quello di realizzare un sistema giudiziario in cui le garanzie del giusto processo si coniughino con la certezza della pena.
Troppo spesso accade che pericolosi criminali siano a piede libero o godano di immeritati agevolazioni e permessi. Ciò accade perché la magistratura ha tempi biblici per arrivare a una sentenza definitiva perché tanti magistrati preferiscono dedicarsi a casi politicamente interessanti e mediaticamente redditizi.
Oppure perché, con burocratico spirito di routine, si applicano leggi lassiste, di ispirazione catto-comunista, che prevedono, appunto, permessi, scarcerazioni facili, semi-libertà e altri benefici per criminali che non li meritano.
Impegni mantenuti - Un’efficace prevenzione e riduzione della grande e della piccola criminalità costituiva uno dei principali impegni assunti da Berlusconi con gli elettori nel 2001. L’obiettivo può considerarsi raggiunto: nonostante qualche caso doloroso e clamoroso - il male e i delitti feroci non possono essere sradicati con la bacchetta magica - oggi l’Italia è più sicura, vi si commettono meno reati, è diminuito il numero dei grandi latitanti e le forze dell’ordine hanno un’organizzazione più agile e capillare che consente di proteggere meglio i cittadini.
Le cifre. Raffrontando il periodo 2001-2005 con quello 1997-2001 si constata che gli omicidi sono diminuiti del 13,5 per cento, gli omicidi dovuti alla criminalità organizzata sono calati del 18,6 per cento. Negli ultimi cinque anni, inoltre, i furti in abitazioni sono diminuiti del 33,8 per cento, quelli nei negozi del 24,1, mentre i furti d’auto sono scesi del 14,5 per cento.
Le rapine in casa, reato particolarmente grave per pericolosità e allarme sociale, sono diminuite del 48,7 per cento; scippi meno 22 per cento. Sempre nel 2001-2005 la quantità di droga sequestrata è aumentata del 43,8 per cento, mentre le morti per uso di stupefacenti si sono dimezzati. La legge antidroga, appena varata, contribuirà a stroncare il mercato degli stupefacenti.
Queste cifre riguardano la criminalità che eufemisticamente si definisce "micro", anche se è quella forma di malavita invasiva e diffusa che maggiormente tormenta i cittadini, specie i più deboli (donne, minori, anziani). Ma anche contro la grande criminalità si sono ottenuti risultati di grande rilievo: a fine 2005 risultavano catturati molti latitanti eccellenti: 81 mafiosi, 127 ’ndranghetisti, 190 camorristi e 36 affiliati alla Sacra corona unita.
Strategia efficace - Questi risultati non sono stati ottenuti per mera fortuna o perché i criminali sono diventati più buoni: c’è stato un lavoro mirato e coordinato voluto e diretto dal governo. Innanzitutto, più mezzi e più uomini per la sicurezza.
Le forze dell’ordine, in passato mortificate con aumenti salariali ridicoli, hanno avuto un consistente miglioramento retributivo; per la dotazione e i nuovi stipendi delle forze armate e dei corpi di polizia si sono spesi 1308 milioni di euro, altri 570 sono stati spesi per completare la sostituzione dei carabinieri ausiliari.
E’ stata aumentata la disponibilità di materiale informatico per le polizie, ampliando i vantaggi del sistema di controllo aereo satellitare. Negli uffici di polizia è cresciuto il numero degli impiegati civili, proprio per le liberare gli agenti operativi dai compiti meramente burocratici.
Ma l’innovazione più visibile, immediatamente percepibile dai cittadini, riguarda l’istituzione del poliziotto e del carabiniere di quartiere. Tutori dell’ordine che operano a diretto contatto con gli abitanti di una certa zona, conoscono e si fanno conoscere, testimoniano la presenza di uno Stato che tanti immaginavano lontano o distratto.
A questo sforzo organizzativo si è accompagnato un lavoro legislativo per rafforzare la tutela della donna, dei minori, per colpire con maggiore severità e determinazione i trafficanti di uomini.
Questo lavoro continuerà. Obiettivo della Casa delle libertà è quello di realizzare un sistema giudiziario in cui le garanzie del giusto processo si coniughino con la certezza della pena.
Troppo spesso accade che pericolosi criminali siano a piede libero o godano di immeritati agevolazioni e permessi. Ciò accade perché la magistratura ha tempi biblici per arrivare a una sentenza definitiva perché tanti magistrati preferiscono dedicarsi a casi politicamente interessanti e mediaticamente redditizi.
Oppure perché, con burocratico spirito di routine, si applicano leggi lassiste, di ispirazione catto-comunista, che prevedono, appunto, permessi, scarcerazioni facili, semi-libertà e altri benefici per criminali che non li meritano.
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07/04/2006
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