E’ mattino presto, avete fretta, vi state allacciando le scarpe e zac…il laccio si stucca. Tralasciamo il numero degli improperi che vi escono dalla bocca insieme a fiamme e zolfo, ma la prima cosa che vi viene in mente è:”Sicuramente sarà una pessima giornata”.

Ebbene, mentre ero seduto sugli spalti e vedendo cadere giù tanta pioggia che continuava ad inzuppare il già acquitrinoso Riviera delle Palme, sono caduto in un profondo sconforto e pensando alle precarie condizioni atletiche dei rossoblu non ho potuto fare a meno di associare quel momento a quello del drammatico spezzarsi del laccio delle scarpe. Ho pensato:”Sicuramente sarà una pessima giornata”. L’uno a zero finale a favore della Salernitata mi ha fatto sentire un profeta di sciagure, in pratica una Cassandra.

In effetti la gara tra Samb e Salernitata si è prestata molto al gioco del destino. Equilibrata fino all’esasperazione. Primi venticinque minuti,quando tutti avevano ancora energie a spendere,a favore della Samb con un’occasione d’oro di passare in vantaggio, con Melara. Tiro da dentro l’aera che Prisco respinge d’istinto. Poi prende il sopravvento la Salernitata che tiene le redini del gioco ma senza far mai paura alla solida retroguardia rossoblu. Il secondo tempo è il rovescio della medaglia. La Samb palesa un certo affaticamento, il campo pesante (accidenti a quando pure il tempo ci mette lo zampino) e la cattiva preparazione atletica ( ditemi chi ha detto che gli allenatori non contano e gli cavo un occhio) lasciano il segno.

La Salernitatana ha ancora la forza per comandare il gioco ma la Samb con orgoglio tiene bene e non rischia nulla. Poi quello che non ti aspetti. Ingrosso per la prima e unica volta di tutta la gara riesce ad andare sul fondo e a crossare. Ferraro è schiacciato tra Zanetti e Zini ma riesce a spizzare di testa. La palla s’infila nell’unico pertugio disponibile e va in rete. Che culo ragazzi quel Ferraro, appena entrato centra l’obiettivo come un cecchino.

E’ il 63° purtroppo. Le gambe dei rossoblu cominciano a rammollirsi. La scarsa preparazione ha i suoi effetti malefici. Però l’orgoglio tiene a galla la Samb e con la rabbia nel corpo schiaccia gli avversari nella propria metà campo. Ma è un arrembaggio furioso e privo di idee. Non basta. Il pollice dell’imperatore è riverso verso il basso e la Samb stramazza al suolo esanime.

In pratica un incontro equilibratissimo che si è deciso con una specie di sorteggio. Nell’urna due sole palle gol quella di Melara e quella di Ferraro. E’ andata ben alla Salernitata.

Ora ci toccano due trasferte spareggio ma non sarebbe un dramma se la squadra vivesse in un clima sereno. Purtroppo in settimana non è avvento il miracolo…economico. Da parte di Soldini solo chiacchiere e mezze verità: “Ho pagato due stipendi” aveva starnazzato. Ma gli assegni dati erano carta da macero. Purtroppo San Benedetto del Tronto sportiva e forse non solo sportiva, è divenuta terra di conquiste e i nuovi barbari scorrazzano liberamente senza che nessuno sia in grado di fare qualcosa. Mi sa che sia il caso di urlare a squarciagola:” Svegliameci”!