A Firenze, l'Ascoli cade a testa alta
Ascoli Piceno | La compagine di mister Giampaolo deve fare mea culpa per le troppe occasioni fallite ad inizio secondo tempo.
di Mauro Giorgi
FIORENTINA-ASCOLI 3-1 (primo tempo 0-1)
FIORENTINA (4-4-1-1): Lobont; Ujfalusi, Dainelli, Kroldrup, Pasqual; Fiore, Brocchi, Donadel (33' st Montolivo), Jorgensen (1' st Pazzini); Jimenez; Bojinov (1' st Toni). A disp.: Berti, Di Loreto, Pancaro, Paolucci. All.: Prandelli.
ASCOLI (4-4-2): Coppola; Comotto, Paci, Domizzi, Del Grosso; Foggia (17' st Cariello), Cristiano (39' st Bjelanovic), Guana, Fini; Quagliarella (32' st Carbone), Budan. A disp.: Boccolini, Moro, Lauro, Ferrante. All.: Silva-Giampaolo.
ARBITRO: Saccani di Mantova.
MARCATORI: 43' pt Domizzi (A), 8' st Brocchi (F), 37' st Toni (F), 44' st Pazzini (F
NOTE - Espulsi: al 31' st Comotto (A), al 32' st il tecnico dell'Ascoli Giampaolo per proteste. Ammoniti: Dainelli (F), Comotto (A), Paci (A), Cristiano (A). Recupero: 3' pt, 5' st.
Un Ascoli sciupone, cade all’Artemio Franchi di Firenze per 3 a 1. La compagine di Silva e Giampaolo, nonostante una prestazione maiuscola, esce dal campo con un pugno di mosche. Determinante ai fini del risultato sicuramente l’imprecisione sottoporta dei bianconeri e alcune decisioni dell’arbitro Saccani, come ad esempio le espulsioni di Comotto e Giampaolo, apparse alquanto discutibili. La Fiorentina ha vinto ma non è apparsa così irresistibile. Al contrario, l’Ascoli, nonostante la sconfitta, ha dimostrato una solidità e un acume tattico da grande squadra. Peccato solamente per le tante occasioni fallite sull’1 a 1 da Budan, Cariello e Quagliarella che potevano cambiare l’inerzia dell’incontro. Ma veniamo alla cronaca della partita. Il primo tempo è equilibrato e poco emozionante.
Al 12’ p.t. Fiore, da destra, si accentra e va al tiro ma Coppola in tuffo mette sopra la traversa.
Al 43’ p.t. Ascoli in vantaggio. Domizzi, a seguito di una punizione battuta da Foggia, trafigge Lobont con un ottima colpo di testa in torsione.
Il secondo tempo propone subito due novità. Prandelli, al posto degli inesistenti Bojinov e Jorgensen, inserisce Toni e Pazzini.
Al 4’ s.t. occasionissima per l’Ascoli. Budan, su cross preciso dalla sinistra di Fini, calcia a botta sicura da pochi metri ma la palla, incredibilmente, finisce alta.
Al 6’ s.t. la Fiorentina va vicina al pareggio. Toni, da pochi passi, mette a lato.
All’8’ s.t. pareggio Viola. Su tiro dal limite di Brocchi è determinante la deviazione di Paci che spiazza un incolpevole Coppola.
Al 21’ s.t. Budan resiste alla carica di Dainelli, entra in area, supera Lobont che però è bravo a riprendere la posizione e respingere il tiro dello stesso croato.
Al 25’ s.t. altra azione importante dell’Ascoli. Fini, ancora lui, mette splendidamente in mezzo per l’accorrente Cariello che da pochissimi metri calcia incredibilmente altro.
Al 31’ s.t. la svolta della partita. L’arbitro Saccani è un po’ severo con Comotto e lo espelle per proteste.
Sulla stessa azione il direttore di gara giudica eccessive le proteste di mister Giampaolo e lo manda anzitempo negli spogliatoi.
Al 38’ s.t. Fiorentina in vantaggio. Su cross di Pasqual, Toni, lasciato colpevolmente solo, trafigge Coppola di testa.
Al 44’ s.t. terzo gol Viola. Su azione d’angolo, Pazzini anticipa Domizzi e mette alle spalle di un incolpevole Coppola.
A tempo scaduto grandissima parata di Coppola che esce splendidamente sui piedi di Pazzini.
MIGLIORI
Fini – l’esterno sardo, anche a Firenze, è l’autentica spina nel fianco della difesa avversaria. Lotta, contrasta e rifinisce splendidamente per i compagni.
Brocchi – Non solo il gol, ma anche tanta sostanza in un centrocampo composto perlopiù da trequartisti.
Fiore – Il fantasista Viola, dopo un primo tempo sottotono, gioca una ripresa straordinaria.
PEGGIORI
Foggia – Dispiace dirlo ma l’esterno napoletano non è entrato mai in partita. La sua prestazione negativa viene macchiata da quel maldestro rinvio che da l’avvio all’azione del pareggio della Fiorentina.
Ujfalusi – Il nazionale ceco, autore di un gol nella partita d’andata, viene letteralmente soverchiato da uno straripante Fini.
Bojinov – Il bulgaro non la vede mai. Nervoso e impreciso.
Jorgensen – Vale lo stesso discorso per Bojinov.
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19/03/2006
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Betto Liberati