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Morto il Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, Monsignor Vincenzo D’Addario, il vescovo dei giovani

| TERAMO - Era stato nominato il 24 agosto 2002. L’arresto cardiaco lo ha stroncato a 63 anni nella sua Cappella. La Salma esposta in Vescovado. Le esequie di Mons. Vincenzo D’Addario lunedì prossimo al Santuario della Madonna delle Grazie.

di Nicola Facciolini


Il Vescovo di Teramo, Monsignor Vincenzo D'Addario, 63 anni, è salito alla Casa del Padre alle ore 8 della mattina di giovedì 1° dicembre 2005 nella sua Cappella al Vescovado, durante la recita delle Lodi mattutine. La causa della morte sarebbe un infarto.

La notizia si è abbattuta sugli increduli e sbigottiti cittadini teramani come un uragano visto che nulla lasciava presagire la tragedia. Neppure la felice giornata di mercoledì 30 novembre, trascorsa insieme ai mille giovani della diocesi aprutina in visita al Santo Padre Benedetto XVI per il ringraziamento della Giornata Mondiale della Gioventù celebrata a Colonia lo scorso agosto. Splendide ore di preghiera e fraternità che avevano mostrato il lato paterno del nostro amato vescovo. Il Papa aveva messo a disposizione della diocesi di Teramo-Atri la Cappella dello Spirito Santo, all’interno della Basilica, per l’unica solenne concelebrazione eucaristica presieduta da Mons. D’Addario: una messa che i nostri giovani non dimenticheranno facilmente. Come non dimenticheranno i canti e i balli in piazza San Pietro, acclamando il nome del Papa, insieme al loro sorridente Mons. D’Addario, persona irreprensibile ed umile.

E l’indimenticabile ottimo caffè (senza pari a Teramo) in via della Conciliazione, sorbito in compagnia di Mons. D’Addario, di don Gianfranco e di altri amici della parrocchia della Madonna della Salute, dopo la Messa in San Pietro e la visita alla tomba di Giovanni Paolo II nelle grotte vaticane. Il consigliere comunale Guido Campana, responsabile della pastorale giovanile diocesana e del pellegrinaggio ad sedem Petri, è impietrito dal dolore: “Siamo stati insieme nella Basilica di S. Pietro - ricorda Guido - mi sembra impossibile che se ne sia andato in questo modo, era un uomo retto, giusto, non usciva mai dalle righe, sembra proprio un bizzarro disegno del destino.

Il dolore è profondo”. Con la morte di Monsignor D’Addario, la curia vescovile della Diocesi di Teramo e Atri è affidata al vicario, Monsignor Gabriele Orsini, che ha il compito di reggere le sorti della Chiesa aprutina fino alla nomina del nuovo vescovo che non sarà certo immediata. Forse, non prima della fine dell’estate del 2006. Il presbiterio diocesano, con l’arcivescovo emerito Mons. Antonio Nuzzi, i diaconi, i religiosi e le religiose, nell’annunciare come “Mons. Vincenzo D’Addario, Arcivescovo di Teramo-Atri, è stato chiamato a celebrare la Pasqua eterna, giovedì 1° dicembre 2005”, hanno comunicato che la Santa Messa Esequiale sarà celebrata lunedì 5 dicembre 2005, alle ore 10:30, nel Santuario della Madonna delle Grazie”.

La Camera ardente, allestita nel Palazzo Vescovile di Teramo, resterà aperta nei giorni di venerdì 2 dicembre dalle ore 9 alle ore 20, sabato 3 dicembre dalle ore 9 alle ore 20, domenica 4 dicembre dalle ore 9 alle ore 12. Nel pomeriggio di domenica, alle ore 15, la salma sarà trasferita al Santuario della Madonna delle Grazie. Dove dalle ore 19 alle 24 seguiranno veglie di preghiera. La salma sarà accolta, per espressa volontà del Defunto, nel cimitero di Pianella, nella tomba di famiglia.

Sarà proclamato il lutto cittadino per lunedì 5 dicembre 2005. Telegrammi di condoglianze giungono in Curia dal Vaticano e da tutte le Autorità civili, militari e religiose della Regione. I giornalisti hanno perso un “padre” aperto al dialogo, alla riflessione e alla comunicazione, anche per posta elettronica diretta. Come al sottoscritto in moltissime occasioni. Sarà sempre ricordato come il Vescovo dei giovani e della comunicazione.

02/12/2005





        
  



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