“Ancora una volta noi pendolari di Teramo siamo stati trattati a pesci in faccia da Trenitalia, altro che nuovi orari e ulteriori corse per migliorare il servizio”.

E’ l’amara constatazione di un gruppo di pendolari che, stando ai fatti, nella giornata di martedì 22 novembre alle ore 7:44, per la precisione all’orario di partenza del treno che da Teramo porta i pendolari a Pescara e Chieti, si sarebbero ritrovati in stazione senza treno e senza alcuna indicazione circa un’alternativa possibile e/o disponibile.

“Nella circostanza abbiamo saputo da un altro pendolare che anche il precedente treno delle ore 6:33 era stato atteso invano da altri sventurati abitudinari accomunati dalla stessa situazione”.

Una sorte davvero infausta, al freddo ed al gelo. “Ci siamo guardati in faccia - confessa un altro pendolare - e dopo aver avuto certezza di nessuna possibile alternativa, preso atto di ciò anche da chi ha raggiunto telefonicamente Trenitalia per avere maggiori informazioni, si è deciso di raggiungere in macchina la stazione di Giulianova”.

Manco al farla apposta, arriva la beffa. “Sul ponte nei pressi di Teramo è stato visto un treno fermo, origine scatenante dei nostri guai. Guai certamente provocati - rivela un terzo pendolare - non dal problema tecnico, del tutto plausibile, ma dall’incuria e dalla totale mancanza di efficienza organizzativa e di rispetto verso i propri clienti”.

Sarebbe bastato, in effetti, un semplice annuncio dall’altoparlante in stazione, “puntuale tutte le mattine per comunicazioni banali e inutili, per chiarire e mettere al corrente su un’alternativa disponibile per rimediare all’accaduto: ancora una volta Trenitalia - conclude il nostro - ha perso occasione per dimostrare una minima attenzione verso i propri clienti evidenziando molta inefficienza organizzativa. Figuriamoci con l’arrivo dei nuovi orari e dell’annunciato aumento delle corse”. Garantito dall’Assessore regionale ai trasporti.