Una Samb proletaria e incerottata si fa rimontare dal Pizzichettone.
| In vantaggio di due reti i rossoblu si fanno raggiunre da due reti...surreali.
di Veleno
Si sperava che con un Pizzichettone la Samb si svegliasse e uscisse dall’incubo. Niente di tutto ciò. Si è passati solo dal sonno profondo ad un dormiveglia. Niente non è. Se non altro si comincia a risalire la china. Poi magari con qualche… Soldini in tasca riusciremo a prendere un buon caffè carico e riprenderemo la marcia.
E no cari miei, non verso la salvezza ma nella direzione opposta, cioè verso la promozione in B. Perché, se non ho capito male, il nuovo “padrone” di questo ha parlato. Anch’io sono stato contagiato dal morbo del sonno? No, no, a me non serve un Pizzichettone per stare sveglio. Siamo diretti verso la B. Per arrivarci sarà dura, forse non ci riusciremo, ma l’obiettivo è quello. Quindi il pareggio di oggi è, tutto sommato, buono per progredire. Vi pare strano che sia un buon pareggio? Per come si erano messe le cose, no.
Ma se oggettivamente andiamo a confrontare le due forze in campo, invece si. Gli ospiti erano di una spanna sopra la Samb , sia come gioco, sia come individualità, sia come preparazione atletica. Il Pizzichettone aveva di fronte una compagne incerottata, rimediata, impaurita, insicura, un po’ confusa e, diciamoci la verità, modesta. Poteva dilagare come avevano fatto la Salernitatana , e il Cittadella, invece questa Samb ha saputo applicarsi con impegno e come per uno studente, povero di capacità intellettive ma volenteroso, dobbiamo regalargli la sufficienza.
Nei primi quarantacinque minuti ha tenuto il campo in modo ordinato. Zecchini ha schierato una prudente difesa a tre, d’altra parte come contro il Cittadella, con due mediani sulle fasce laterali, tanto per stare un po’ più abbottonati. Avrà pensato:”Prima non prendere gol, se poi con un po’ di fortuna ne facciamo qualcuno, chissà”. Non aveva pensato male. Infatti con un bel po’ di fortuna è arrivato in primo gol con una svirgolata di Coralli che ha infilato la propria rete, su angolo battuto da Faieta. Poi , sulla prima azione decente della Samb, è arrivato addirittura il secondo gol con un’inzuccata di De Lucia.
Sembrava fatta. Purtroppo, come succede spesso quando si è scarichi psicologicamente, è arrivato il classico colpo di sonno. Anzi colpi di sonno. Proprio allo scadere del primo tempo, come nei quadri di De Chirico, gli orologi si sono squagliati, il tempo ha incominciato a rallentare, i movimenti dei rossoblu hanno incominciato a funzionare come in una ripresa cinematografica al rallentatore. Un lancio di Parmesani in area. La palla, incredibilmente lenta, galleggia sul prato e attraversa tutto lo specchio della porta tra lo stupore degli atleti (si fa per dire) rossoblu. Un Pizzichettone qualsiasi, infine, la infila in rete. Palla al centro e fischio dell’arbitro per la fine del I tempo. Che rabbia!
Lo stato di surrealismo e degli orologi squagliati dura fino a metà della ripresa quando lo stesso Parmesani fa un identico traversone. Il tempo rallenta di nuovo,anzi per gli atleti rossoblu ( si fa sempre per dire) si ferma addirittura e come in un film di fantascienza rimangono tutti impietriti. La palla dolcemente sobbalza sull’erbetta e con fatica supera la linea bianca.
E qui il popolo rossoblu degli Ultras non può che urlare:”A lavorare, andate a lavorare, a lavorare, andate a lavorare…”. Per me ingiustamente. In fondo ce l’hanno messa tutta. Sono arrivati in fondo alla gara, cercando anche l’assalto finale, tra infortuni ( Paolucci, Santoni), crampi (Zanetti,Di Dio) e mazzate dei difensori avversari senza che Lioce di Molfetta intervenisse una sola volta a nostro favore. Correndo, in alcuni casi, a più non posso, vedi De Rosa, Faieta, De Lucia. Ma che volete di più da questi peones.
Ora resta da vedere se il sig. Soldini è di parola. Attendiamo rinforzi consistenti perché sognare è veramente possibile. Avete visto il Pizzichettone di oggi? Ebbene è terzo in classifica. Lo paragonereste, ad esempio, all’Avellino dello scorso anno? Certo che no.
E allora caro Soldini, facci sognare.
E no cari miei, non verso la salvezza ma nella direzione opposta, cioè verso la promozione in B. Perché, se non ho capito male, il nuovo “padrone” di questo ha parlato. Anch’io sono stato contagiato dal morbo del sonno? No, no, a me non serve un Pizzichettone per stare sveglio. Siamo diretti verso la B. Per arrivarci sarà dura, forse non ci riusciremo, ma l’obiettivo è quello. Quindi il pareggio di oggi è, tutto sommato, buono per progredire. Vi pare strano che sia un buon pareggio? Per come si erano messe le cose, no.
Ma se oggettivamente andiamo a confrontare le due forze in campo, invece si. Gli ospiti erano di una spanna sopra la Samb , sia come gioco, sia come individualità, sia come preparazione atletica. Il Pizzichettone aveva di fronte una compagne incerottata, rimediata, impaurita, insicura, un po’ confusa e, diciamoci la verità, modesta. Poteva dilagare come avevano fatto la Salernitatana , e il Cittadella, invece questa Samb ha saputo applicarsi con impegno e come per uno studente, povero di capacità intellettive ma volenteroso, dobbiamo regalargli la sufficienza.
Nei primi quarantacinque minuti ha tenuto il campo in modo ordinato. Zecchini ha schierato una prudente difesa a tre, d’altra parte come contro il Cittadella, con due mediani sulle fasce laterali, tanto per stare un po’ più abbottonati. Avrà pensato:”Prima non prendere gol, se poi con un po’ di fortuna ne facciamo qualcuno, chissà”. Non aveva pensato male. Infatti con un bel po’ di fortuna è arrivato in primo gol con una svirgolata di Coralli che ha infilato la propria rete, su angolo battuto da Faieta. Poi , sulla prima azione decente della Samb, è arrivato addirittura il secondo gol con un’inzuccata di De Lucia.
Sembrava fatta. Purtroppo, come succede spesso quando si è scarichi psicologicamente, è arrivato il classico colpo di sonno. Anzi colpi di sonno. Proprio allo scadere del primo tempo, come nei quadri di De Chirico, gli orologi si sono squagliati, il tempo ha incominciato a rallentare, i movimenti dei rossoblu hanno incominciato a funzionare come in una ripresa cinematografica al rallentatore. Un lancio di Parmesani in area. La palla, incredibilmente lenta, galleggia sul prato e attraversa tutto lo specchio della porta tra lo stupore degli atleti (si fa per dire) rossoblu. Un Pizzichettone qualsiasi, infine, la infila in rete. Palla al centro e fischio dell’arbitro per la fine del I tempo. Che rabbia!
Lo stato di surrealismo e degli orologi squagliati dura fino a metà della ripresa quando lo stesso Parmesani fa un identico traversone. Il tempo rallenta di nuovo,anzi per gli atleti rossoblu ( si fa sempre per dire) si ferma addirittura e come in un film di fantascienza rimangono tutti impietriti. La palla dolcemente sobbalza sull’erbetta e con fatica supera la linea bianca.
E qui il popolo rossoblu degli Ultras non può che urlare:”A lavorare, andate a lavorare, a lavorare, andate a lavorare…”. Per me ingiustamente. In fondo ce l’hanno messa tutta. Sono arrivati in fondo alla gara, cercando anche l’assalto finale, tra infortuni ( Paolucci, Santoni), crampi (Zanetti,Di Dio) e mazzate dei difensori avversari senza che Lioce di Molfetta intervenisse una sola volta a nostro favore. Correndo, in alcuni casi, a più non posso, vedi De Rosa, Faieta, De Lucia. Ma che volete di più da questi peones.
Ora resta da vedere se il sig. Soldini è di parola. Attendiamo rinforzi consistenti perché sognare è veramente possibile. Avete visto il Pizzichettone di oggi? Ebbene è terzo in classifica. Lo paragonereste, ad esempio, all’Avellino dello scorso anno? Certo che no.
E allora caro Soldini, facci sognare.
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