Giocare per pensare meglio
Fermo | Premiati da Fabio Bruno i vincitori del torneo sociale di scacchi
di Francesca Ripa
“I pezzi degli scacchi sono come il colore per il pittore!”.
Una partita come un’opera d’arte?
Ebbene si! Questa è l’idea di Gianraffaele Cecati, primo classificato, vincendo otto partite su otto, del torneo sociale svoltosi l’Associazione Scacchi di Fermo.
A premiare i concorrenti, ieri pomeriggio, la speciale figura del maestro internazionale Fabio Bruno.
Con 6.5 punti Daniele Ripà si è aggiudicato il secondo posto. Sono arrivati terzi a pari merito con 5.0 Shpetim Gjoklaj, Enrico Santarelli, Giacinto Pieroni. Ha riscosso un successo di partecipazione anche il torneo U16. Primo classificato Juri Mosca con un punteggio di 5.5. Secondo Ivan Paiano con 4.5, e terzo posto con 4.0 per i tre ragazzini Edoardo Zucca, Vanessa Nasini, Anastasia Concetti.
Presente per l’occasione anche l’assessore allo sport Mario Iommi, che ha regalato al gran maestro un libro di vedute dall’alto dei paesi del fermano Dal cielo in giù.
Ciò ha riportato indietro nel tempo Fabio Bruno, che ha ricordato quando da ragazzo accompagnava un suo amico aviatore in alcuni voli, e lui si divertiva a fotografare il panorama marchigiano.
Il Gran Maestro ha poi presentato il suo primo libro Carpe Diem. Ovvero l’attimo fuggito. Spiega, accompagnando il libro con vignette umoristiche, le tecniche usate da grandi campioni in 29 partite giocate durante il torneo di Porto S. Giorgio.
“L’associazione sportiva dilettantistica scacchi Fermo è nata circa un anno fa e siamo partiti da niente” ha avuto modo di raccontare, la presidente Laila Mircoli. In qualità di dirigente scolastico la Mircoli organizzava corsi di scacchi nella scuola elementare La Sapienza, ma sentiva le necessità di dare loro un posto nel quale ritrovarsi e giocare insieme.
“Il gioco degli scacchi aiuta e stimola l’apprendimento. Obbliga il bambino a fare delle scelte soppesando le conseguenze. E’ un gioco mentale di logica che stimola l’attenzione. Ma non solo, l’associazione ha anche una funzione sociale. Se i bambini possono ritrovarsi qui non corrono il rischio di perdersi per la strada e rimanere in balia della solitudine”. Da queste esigenze è nata l’associazione, all’inizio sostenuta dai genitori stessa dei bambini, poi con l’aiuto del comune di Fermo che ha dato la disponibilità dei locali del Palazzo Paccarone, e dei servizi sociali che hanno fornito il materiale per giocare.
La sorpresa è stata quella di trovare molti appassionati tra gli adulti che ora frequentano abitualmente l’associazione. Ora, ai due lati di una scacchiera, non è difficile trovare un viso rugato di un anziano nonnino e la fronte corrugata di un bambino concentrato a pensare. La sede, in via Corso Cavour, 68 è aperta il martedì sera dalle ore 21.15 alle ore 24.00 e il sabato pomeriggio dalle ore 15.00 alle 19.30. Le iscrizioni per i corsi di scacchi sono aperte a chiunque volesse partecipare, per informazioni chiamare Stefano Paci 329-0589858, Basilio Morelli 339-5324518.
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30/10/2005
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