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In Provincia oggi il primo rapporto sui rifiuti speciali: si recupera ma non si ricicla.

| TERAMO - Tra i rifiuti “speciali” anche quelli prodotti dalla medicina nucleare e dalla complessa realtà dell’odontoiatria.

di Nicola Facciolini

Questa mattina, alle ore 9:30, sarà presentato, presso la Sala consiliare della Provincia di Teramo, il primo Rapporto ufficiale sui Rifiuti Speciali prodotti nel nostro territorio, quelli provenienti dal ciclo produttivo, commerciale e sanitario. Dunque, anche dei rifiuti debolmente radioattivi, sottoprodotto della Medicina nucleare e della complessa realtà dell’odontoiatria, a dimostrazione del fatto che non esiste al mondo una città denuclearizzata. Come alcuni cartelli stradali, falsamente indicativi, vorrebbero far credere.
 
E’ un’iniziativa dell’assessorato all’Ambiente che da quattro anni, attraverso l’Osservatorio, realizza il rapporto sui rifiuti urbani. Dalla Provincia annunciano che si tratta del primo tentativo di catalogare e codificare il ciclo di vita di questo tipo di rifiuti.
 
“Un compito non facile – dichiara l’assessore alle attività produttive, Antonio Assogna - per le caratteristiche delle dinamiche di acquisizione, verifica e controllo delle informazioni,  molto più complesse rispetto a quelle riguardanti i rifiuti urbani”. La produzione complessiva dei rifiuti speciali (dati acquisiti attraverso il MUD 2003, Modello Unico di Dichiarazione Ambientale), secondo quanto diffuso dalla Provincia, “è stata di  282.680 tonnellate, meno 2,25% rispetto al 2002. Quelli non pericolosi sono il 95% del totale della produzione 2003, mentre il restante 5% è classificato fra quelli pericolosi”. Dall’analisi dei dati raccolti emerge il massiccio ricorso al recupero (circa il 97%) ma non al riciclo e, quindi, al riutilizzo. Il 60% dei rifiuti speciali, infatti,  viene “messo in riserva”, ovvero stoccato in appositi impianti. Dove non è dato sapere. Solo il 37% viene recuperato. In provincia di Teramo non ci sono impianti per i rifiuti speciali che vengono, quindi conferiti, altrove.
 
Dove? Alla presentazione del rapporto, alle ore 9.30, interverrà l’assessore regionale all’ambiente, Franco Caramanico. Relazioneranno Franco Gerardini e Franco Massiniani, dell’Osservatorio Provinciale dei Rifiuti, Maria Pia Gramenzi dell’Arta, Ferdinando Di Sanza, dirigente provinciale settore ambiente.
 
Con il 1° Rapporto sulla gestione dei rifiuti speciali, la Provincia di Teramo, tramite l’Osservatorio sui Rifiuti e con la collaborazione dell’APAT, dell’ARTA Abruzzo e della CCIAA di Teramo, ha voluto fornire un quadro generale, come già avviene per i rifiuti urbani. Nel rapporto ci sono dati su: la produzione per le seguenti categorie: Comune, macrotipologia, attività economica; la gestione: impiantistica, filiere di trattamento, smaltimento e recupero;i flussi prioritari di rifiuti: i rifiuti inerti, i veicoli fuori uso, i fanghi da impianti di trattamento acque reflue.
 
La dinamica flussi: importazione da fuori Provincia, esportazione da fuori Provincia.
 

13/10/2005





        
  



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