Riunione all'aperto in Via Volta per la questione antenne.
San Benedetto del Tronto | Presenti otto quartieri. Presente Lega Ambiente, oltre a circa 100 persone.
di Carmine Rozzi

I Presidenti dei Comitati di Quartieri ancora compatti ed uniti.
Ieri sera alla Pinetina erano in molti. Nello spazio antistante lalbergo dellantenna contestata gli abitanti del tratto di Via Volta interessati alla protesta si sono riuniti, come previsto, per cercare di trovare una unità di intenti in quello che loro reputano non una protesta ma bensì, come sottolineava Lina Lazzari di Legambiente, un diritto alla precauzione. Ovvero, in attesa che si definisca con esattezza la nocività o meno di queste antenne, ci si cautela.
Anche questa volta i quartieri sono intervenuti in massa. Vi erano i presidenti di Mare-Sentina, Porto dAscoli Centro, Agraria, S.Antonio, S.Lucia, Marina di Sotto, Marina Centro, Europa. Il presidente del quartiere, Chiappini, ha messo in chiaro come , carte alla mano, nulla vieti alle ditte di telefonia mobile il diritto di installarsi dove gli pare, una volta rispettati tutti i parametri richiesti. E non vi è dubbio che hanno i fondi necessari da spendere per fare ogni volta le cose perfettamente in regola così da non incappare in nessuna forma di infrazione. Tuttavia richiamava il Comune di San Benedetto a darsi quel piano di localizzazione che manca da troppo tempo.
Gli faceva eco la Marinangeli, Quartiere Europa, la quale sottolineava come, senza quel piano e senza lapplicazione dellart.5comma 2 della L.R. N. 25/01 le battaglie per la telefonia a San Benedetto rischiano di diventare tanti assalti a mulini al vento. Ricordava la raccolta di 1200 firme fatta in inverno e regolarmente protocollate riguardante lantenna situata al curvone di Viale dello Sport, che però allo stato delle cose, sono servite a ben poco. Occorre una battaglia fatta sul diritto alla prevenzione civile in fatto di inquinamento elettromagnetico. Quindi, proposta interessante, quella di far sì che in futuro, le antenne vengano installate il luoghi di dominio pubblico in modo che, degli ingenti affitti pagati dalle compagnie per linstallazione, ne abbiano beneficio la collettività e non qualche privato.
Tutti i successivi interventi ribadivano il concetto generale secondo il quale , lentrata in vigore della legge Gasparri, ha accresciuto il raggio dazione della telefonia mobile e la possibilità di ampliare le infrastrutture ad essa connesse. Ma esiste un piano ed una legge al quale il Comune si deve attenere e che ha per troppo tempo ignorato, al contrario di altri comuni limitrofi come, Monteprendone, Grottammare. Essa nello specifico si enuncia così : I Comuni entro un anno dallentrata in vigore della presente Legge individuano sul proprio territorio i siti più idonei per la localizzazione dei nuovi impianti per la telefonia mobile e per la delocalizzazione di quelli esistenti adeguando alluopo gli strumenti urbanistici. A tal fine indicono apposita conferenza alla quale partecipano lARPAM, la ASL, i gestori di telefonia, le associazioni ambientaliste e i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati.
Terminati gli interventi dei vari presidenti era la volta dei cittadini che avanzavano proposte come il far sì che via sia un monitoraggio continuo e costante su tutta la rete di antenne cittadina. O che si cerchi sin da ora di delimitare lultima trovata delle aziende le quali abbassano sì la potenza delle singole antenne ma ne triplicano o quintuplicano il numero. Tra le altre anche qualche battuta al vetriolo come quella di invitare il Sindaco a tagliare il nastro anche alle installazioni delle antenne. E ricordare al Vice Sindaco Piunti che, quando era allopposizione, si era fatto paladino di questa battaglia. O quella di scrivere un libro nero con elencati tutti i nomi degli alberghi ( e condomini , tanto per par condicio ? n.d.c) dotati di questi ripetitori. O di aumentar loro lICI, come si vuol fare per i proprietari degli appartamenti sfitti.
Alla fine della discussione, animata ma calma e matura, la proposta più fattibile e suscettibile di immediati e positive ripercussioni era di indire, per lunedì prossimo, una riunione compatta di tutti e otto i quartieri presenti più altri che volessero intervenire per cercare di trovare una strategia di impegno comune al problema. Da rilevare che, anche se invitati, la riunione della Pinetina è stata completamente ignorata sia dallAmministrazione che da qualsiasi rappresentante dellopposizione.
Bene fanno perciò i Quartieri a compattarsi e marciare unificati visto che sono i soli, al momento, a rappresentare in loco le istanze più immediate dei cittadini. E già si parla di un Comitato di Coordinamento. E da lontan ecco arrivar un suon di trombe Sarebbe opportuno che qualcuno della politica, esecutiva e non, inizi a prestarvi orecchio. Perchè quando esigeranno un Consiglio Comunale aperto, cosa non tanto lontana, vi saranno rappresentati 30 forse 40 mila abitanti. Per usare un detto popolare "......la senti l'aria ? ".
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16/07/2005
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