E' ormai vicino l'ingresso dell'elettronica nel calcio. Grazie al suo inventore Gabriele Cruciani nei giorni scorsi, in un'amichevole tra dilettanti, è stato infatti sperimentato in gran segreto il pallone con il chip interno che permette di rilevare se la palla sia entrata o meno in porta. Curioso il metodo di segnalazione: l'arbitro era dotato di un braccialetto che vibrava all'ingresso in porta del pallone. A settembre la sperimentazione ai Mondiali U17.

Il primo congegno che dovrebbe segnalare se la palla sia entrata o meno in rete in occasione dei gol dubbi è dunque realtà. La prima sperimentazione arriva però da una casa concorrente a quella (la Adidas) che fornirà alla Fifa il marchingegno da utilizzare ai prossimi Mondiali under 17 in Perù, torneo che vedrà il test "ufficiale" del meccanismo. La Nike, infatti, spiazzando tutti, ha per la prima volta dotato di un rilevatore elettronico le porte di un campo di Acquasanta Terme, dove giovedì sera si è svolta una gara amichevole tra la squadra di dilettanti locale e quella del Porto d'Ascoli. Neanche i giocatori, pare, erano stati avvisati dell'esperimento, che era stato provato una prima volta mercoledì in laboratorio.

Il test ha funzionato alla perfezione. Ogni volta che la palla è entrata in porta il braccialetto dell'arbitro ha segnalato il gol con una vibrazione. Un sistema, sembra, più economico di quello dell'Adidas e che quindi la casa americana vuole proporre alla Fifa al posto di quello dei rivali.

Soddisfazione per l’inventore Cruciani, che vede realizzato, dopo anni di battaglie, anche mediatiche, il suo sogno e il lavoro di una vita dedicato all’innovazione nel mondo del calcio.

Ma quella che si è combattuta giovedì è stata solo della prima battaglia di quella che è destinata ad essere una vera e propria guerra tra i due giganti dell'abbigliamento sportivo mondiale. Che dovrebbe però avere come sicuro vincitore chi chiede più chiarezza nel mondo del calcio.