Samb: un futuro da costruire
San Benedetto del Tronto | Passionali considerazioni del tifoso-consigliere comunale Pierluigi Tasssotti.
di Pierluigi Tassotti
Era già nell'aria da parecchio tempo, ma credo che virtualmente domenica pomeriggio sia definitivamente calato il sipario su un'era sportiva che ci ha, comunque, restituiti al calcio che conta. Il "POPOLO ROSSOBLU"sarà anche un popolo passionale, caloroso e fin troppo esigente, ma vuole e merita innanzitutto rispetto e dignità.
La famiglia Gaucci era riuscita a costruirsi in breve tempo un'eredità difficile da scalfire; due promozioni consecutive ed uno spareggio per la serie B ignobilmente perso a Pescara anche per motivi extrasportivi (ancora oggi continuiamo, forse, a pagare per colpe non nostre); ma è stata anche capace in pochi mesi di dilapidare un patrimonio che si era, con caparbietà e con merito, guadagnato sul campo. Se se ne fossero andati in punta di piedi e con la massima franchezza, saremmo ancora qui a rimpiangerli. Invece hanno preferito un percorso più infido e tortuoso condito da infamie, apprezzamenti poco edificabili e ricatti.
"IL POPOLO ROSSOBLU" è composto da gente che sa essere anche riconoscente, ma che non giustifica chi con arroganza e presunzione, pensa di appropriarsi di una squadra che prima di essere sua è di un'intera CITTA'. Ora si aprono nuovi scenari e vecchi spettri ripiombano come macigni su ricordi ancora vivi e brucianti, ricordi di avventurieri che come avvoltoi si catapultarono sulla nostra carcassa.
Se esiste una "giustizia sportiva", saprà ricordarsi di noi, perché è inammissibile che una società come la nostra, con un glorioso passato e con un indomito pubblico (vedi i settemila di Parma), debba sempre meritarsi un destino così incerto. Non ho idea di chi possa essere il nostro futuro, ma credo o forse spero che finalmente, sulle ali questi ultimi successi, qualcuno con le origini e gli interessi vicino ai nostri abbia il coraggio e la voglia di ardire. Avrà certamente la compiacenza, l'aiuto e la comprensione di tutti gli sportivi per cercare almeno di mantenere quello che ci compete e costruire un futuro non fatto di voli pindarici ma di concretezza e conoscenza dei propri mezzi.
Si deve ora far quadrato e tutte le componenti che possono incidere sul futuro della SAMB devono contribuire per una soluzione, peraltro breve, della vicenda. Pubblico in primis, amministrazione, imprenditori locali e quel che resterà di una squadra comunque non disprezzabile, dovranno lavorare ad un progetto che debba in qualche modo accomunare tutte queste componenti.
Ai GAUCCI, soprattutto ad ALESSANDRO che più di una volta ha proferito parole d'amore verso questa città, un ultimo invito a dimostrare quell'attaccamento ai colori sociali che ha più volte sbandierato, a non intralciare e rendere possibile, nel rispetto degli interessi di ambo le parti, qualsiasi trattativa che possa con celerità e concretezza riportare un po' di serenità ad un "POPOLO ROSSOBLU" oramai stanco di assistere inerme a spettacoli e teatrini indegni della nostra storia e delle nostre passionalità.
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17/11/2003
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Betto Liberati