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Vittoria con qualche lacrima

San Benedetto del Tronto | Le interviste del dopopartita Sambenedettese – Taranto.

di Melissa Cellini

La Samb incassa i tre punti e raggiunge la seconda posizione in classifica ma non può essere pienamente soddisfatta per una partita che da molti punti di vista poteva essere affrontata meglio. Diversi gli episodi che dovranno essere rivisti a partire dall'espulsione di Zerbini che ha condizionato gran parte del secondo tempo; ha destato qualche perplessità anche il modulo tattico portato in campo dal mister Trillini che nel primo tempo schierava una squadra molto offensiva ponendo in avanti Zerbini, Scandurra, Bifini e Criniti.

E' proprio capitan Totò a uscire per primo dagli spogliatoi avendo sbollito quel po' di nervosismo che oggi aveva mostrato in campo. "La squadra non ha giocato bene, nonostante i 4 attaccanti schierati sin dal primo minuto abbiamo faticato parecchio a trovare degli spazi. Sicuramente rispetto alla partita di coppa disputata mercoledì c'è stata una flessione, tuttavia sappiamo bene quali potenzialità abbia la Sambenedettese quest'anno e sicuramente avremo ancora un ampio margine di crescita cercando ti trovare l'assetto giusto. Per quanto riguarda il rigore sbagliato, e tengo a ribadire che sono io il primo rigorista, posso dire che ero abbastanza arrabbiato e nervoso ma credo di aver sopperito a quella mancanza col goal del pareggio siglato poco dopo. Tenevo tantissimo a questa partita e forse è per questo che l'ho affrontata in maniera un po' agitata. Di solito poi non parlo della classe arbitrale, ma in questo caso mi sento di dire che c'è qualcosa da rivedere attraverso le immagini."

Francesco Zerbini esce dagli spogliatoi ancora sconsolato e incredulo per l'espulsione rimediata al 10' st che ha lasciato la Samb in 10. "Io ci sono rimasto malissimo perché veramente non avevo  fatto nulla. Ero caduto e sono stato preso per un braccio dal giocatore del Taranto al quale ho tolto la mano; lui poi mi è caduto davanti e l'arbitro ha tirato fuori il cartellino rosso. Veramente non me lo aspettavo, credo sia anche la prima espulsione della mia carriera. Con il direttore di gara poi abbiamo chiarito, ora però rimane l'amarezza per un episodio che ha poi condizionato la gara della squadra."

Il primo a credere alle parole dell'attaccante rossoblu è il tecnico Sauro Trillini. "Le lacrime che ha versato negli spogliatoi sono il segno della profonda sincerità del giocatore e quindi sono il primo ad avere fiducia in lui quando dice di non aver fatto nulla. Per quando riguarda l'espulsione di Taccucci proprio in zona Cesarini c'era una gran confusione in campo, ma anche in questo caso mi sembra che ci sia qualcosa da rivedere sulle decisioni arbitrali. Nell'episodio del rigore devo dire che Criniti è stato bravo a procurarselo ma poi purtroppo, essendo situazioni molto delicate, si possono anche sbagliare per un nonnulla. C'è soddisfazione per i tre punti e per la posizione in classifica ma dobbiamo ancora lavorare. Con la partita odierna volevamo alzare il tasso tecnico e limare le pecche che ci appartenevano nel possesso palla; la formazione schierata oggi è frutto dell'ampia scelta nella rosa ma anche del preciso intento di migliorare la qualità delle nostre giocate. Avevamo bisogno di un giocatore con le caratteristiche di Bifini poiché ha buonissime qualità di fraseggio nel possesso della sfera. Per chi poi si è meravigliato di non vedere Martusciello dall'inizio vorrei dire che prima di essere un giocatore è un uomo che venerdì aveva la febbre. Continueremo a lavorare bene per migliorare e continuare a crescere."

Solidarietà a Zerbini viene anche dall'estremo difensore rossoblu Giuseppe Aprea. "Dispiace per Francesco perché crediamo nella sua onestà; siamo anche preoccupati per Manni che non sappiamo se riuscirà a recuperare per domenica prossima. Per quanto riguarda la mia partita sono soddisfatto anche per aver bloccato Triuzzi: sono rimasto fermo fino alla fine per accertarmi dove tirasse. La gara è andata bene e sono molto felice per la vittoria."

Altra rete e prestazione incoraggiante per Gabriele Scandurra il cui pensiero va sempre a Zerbini, cavaliere triste della partita odierna. "Peccato per Francesco davvero. Per quanto riguarda me sono contento anche se avrei voluto avere un po' di stanchezza in meno per poter realizzare anche un'altra rete. Vorrei sottolineare infine quanto sia stato bello segnare per la prima volta sotto 'la nord': sentire il boato da vicino che esplode non appena la palla va in rete è un'emozione unica. Sono contento perché personalmente sto attraversando un buon momento, spero che anche tutto il gruppo continui a lavorare bene perché è sempre il buon gioco di squadra che fa la differenza." 

05/10/2003





        
  



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