Battuto il Taranto da una Samb formato casalingo: confusa e felice
San Benedetto del Tronto | I rossoblu in rimonta sugli ionici in un incontro pirandelliano.
di Veleno
Un Samb-Taranto Pirandelliano, dalle mille sfaccettature, sullo stampo di "Così è se vi pare". Nel senso che ognuno aveva la sua visione dell'incontro. Non ho intenzione di elencarle tutte, anche perché solo le circa cinquemila versioni dei tifosi prenderebbero troppo spazio. Ma quelle di Trillini, di Lopez e le mie, valgono la pena di essere prese in considerazione.
Tutte e tre sono di stampo comico, quindi, se non altro, serviranno a tirarci su dopo l'ansia della parte finale dell'incontro e la depressione per aver visto una Samb ancora una volta avara di gioco.
Lo so, lo so, non mi dite niente, sono conscio della mia acredine, ma pure io avrò il diritto di dire la mia D'altra parte se Di Bitonto non fa neanche una parata almeno fino al 35°, e nel frattempo Banchelli riesce comodamente a penetrare tra le spaziose maglie difensive rossoblu, mettere la palla con tutta tranquillità in rete e far gioie il nutrito (50 in tutto) gruppo di tifosi tarantini, ditemi voi se debbo essere acido o no.
Subito il computer di bordo segnala con dei bip che Criniti è troppo avanzato e Bifini copre poco. Controllo la lista degli acquisti della Samb degli ultimi cinque anni. Cavolo ma i due sono segnati come punte o mezze punte, se siete per le definizioni soft, quindi giochiamo un 4-2-4, alla brasiliana. Però i brasiliani dove sono? Se il mister la partita la vuole interpretare in quel modo non posso che dirgli: Così è se vi pare.
Resta il fatto che è un attentato alle nostre coronarie. Coronarie che quest'oggi sono state notevolmente sollecitate un po' da tutti a partire da Lopez. No, non il comico televisivo, ma l'arbitro, anche se il nostro arbitro non è stato da meno del più famoso comico. Il nostro Lopez al 30° non vede una mossa di karatè di Di Meo ai danni di Zerbini.
E'ovvio, Zerbini è un pessimo attore. Però al 34° assegna un calcio di rigore per un colpo di teatro di Criniti che trasforma una innocua spallatina in un colpo travolgente di maglio. Ma Criniti preferisce continuare la scena teatrale e con piattone lento, direi al rallentatore, permette a Di Bitonto di recitare un monologo entusiasmante, per i tifosi tarantini ovviamente. Però Di Bitonto non sa ancora che Criniti ha in serbo un secondo colpo di scena e al 43° lo infila ribattendo una sua deviazione sul tiro ravvicinato di Napoleoni. Così è se vi pare.
Criniti non ama molto che affianco ai suoi gol ci si scriva "realizzato su calcio di rigore". Giustamente, è come se non fosse suo. Non è finita. Di Bitonto, poverino, non sa che anche Scandurra vuole fare il suo monologo. Infatti lo infila con un rasoterra dopo che si è portato a spasso per metà campo la difesa del Taranto. Scena madre che ci tira un po' su il morale.
L'inizio del secondo tempo è di una noia mortale. Per fortuna c'è il signor Lopez che con la sua visione particolare dell'incontro, crea un po' di thrilling. Al 55° Di Meo fa anche una scena madre degna di Eleonora Duse (Criniti nella scena presedente relativa al calcio di rigore sembra, al confronto, un dilettante allo sbaraglio). Zerbini lo sfiora appena e lui "cadde come corpo morto cade". Zerbini espulso.
In dieci soffriamo parecchio, soprattutto in tribuna. Ma la difesa, meno male, quella tiene bene. L'incontro di calcio è ormai bello che finito. I raccattapalle giocano a nascondino, i rossoblu giocano a centrare i cartelloni pubblicitari, i rossoblu del Taranto sono convinti di giocare al calcio, invece giocano a far casino, l'arbitro Lopez invece gioca con i cartellini. Espelle Croce per doppia ammonizione, per due falli veniali. Poi espelle Taccucci reo di aver dato macchè, di aver preso botte.
Poi l'ultima perla ce la riserva mister Trillini, tanto per fare un finale Pirandelliano. Entra Hilario. Tutti pensano per Bifini, ormai stanco. Con la squadra in inferiorità numerica è quanto meno ovvio sostituire una punta (o mezza se vi pare) con cursore di fascia. Manco a dirlo per scherzo. Esce il pimpante e incontrista Napoleoni. Così è se vi pare.
Non so voi, ma io dopo questa partita esco con le idee confuse. Però ho capito che abbiamo vinto. Per ora basta e avanza.
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05/10/2003
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Betto Liberati