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Successo di pubblico per la prima serata del "Premio Libero Bizzarri"

San Benedetto del Tronto | Proiettata la prima parte del film-documentario di Marco Tullio Giordana sulla storia d'Italia dagli anni '60 ad oggi vincitore dell'ultimo Festival di Cannes.

di Antonella Roncarolo

Tutto esaurito per la serata inaugurale della decima edizione  della rassegna del documentario "Premio Libero Bizzarri" , svoltasi nel segno del film di Marco Tullio Giordana "La meglio gioventù" (vincitore all'ultimo Festival di Cannes) e dell'omaggio al grande cantautore Léo Ferré a dieci anni dalla sua scomparsa. Presenti alla proiezione del film di Giordana Italo Moscati, direttore artistico del Festival, il vice direttore Gino Troli, l'assessore provinciale Maria Pia Silla e l'ex sindaco Paolo Perazzoli.  

Questa sera, martedì 15 luglio, alle ore 21:15, in Sala Azzurra e nell'Arena Bizzarri (esterno Multisala Calabresi), aprirà le proiezioni un documentario sul porto di San Benedetto del Tronto (prodotto dalla Banca Sambenedettese dal Comune di San Benedetto). Si tratta di "Porto dei suoni", un documentario girato dall'etno-musicologo Francesco De Melis, concorrente nella sezione "Marche Doc". Un omaggio cinematografico al porto di San Benedetto, cuore antico di una storica marineria. Un documentario che racconta lo "spazio" del porto, la forma di navi, prore, poppe, alberi, cordame, bitte, gru, argani, fari. I gesti dello sguardo dello sguardo e della mimica del corpo. E i suoni pescherecci, industriali, mercantili, militari. Voci di carpentieri e marinai che durante il lavoro, in una sorta di "mixage all'aria aperta" di cui il vento è forse il principale "ingegnere del suono", si miscelano e fondono con il resto dell'aura sonora. Il risultato è una sorta di "concerto visivo" sul mondo del mare. Un'emozionante esperienza di "musica del cinema" e di "cinema della musica".

Anche i tre documentari che seguiranno, concorrenti nella sezione "Italia Doc", saranno dedicati alle città di costa e alla civiltà marinara. "UN CONFINE DI SPECCHI" di Stefano Savona ripercorre un mese nella vita di un gruppo di pescatori tunisini imbarcati sul peschereccio "Prometeo" di Mazara del Vallo, in Sicilia: storie di incontri tra Italia e Africa, amicizie, incomprensioni, ostilità, amori, sfruttamento, collaborazioni, simbiosi, tradizioni e religioni diverse che si specchiano l'una nell'altra e che a tratti si distinguono a fatica.

"LA BORSA DI HELENE" di Costanza Quatriglio (reduce dal successo al festival di Cannes con "L'isola") racconta una notte nel cuore del centro storico di Palermo, l'evolversi di una serata in una taverna dove palermitani e africani vivono insieme la loro stessa identica condizione di clandestini. La taverna è gestita da Gastone, africano rifugiato di guerra e da sua moglie Helene, che lavora senza fermarsi mai, muovendosi in uno spazio di pochi metri e servire whisky e birra per guadagnare pochissimi soldi che tiene gelosamente nella sua borsa della quale non si stacca mai.

Conclude la serata "TRA GENOVA E FEZ" di Vincenzo Mancuso, storia di una famiglia marocchina che da trent'anni vive tra i vicoli di Genova e la città di Fez. Nel 1972, il calzolaio marocchino Aziz arriva da Roma a Genova in taxi: è l'inizio di una grande epopea che coinvolgerà tutta la sua famiglia e aprirà la strada a migliaia di marocchini che graviteranno intorno al suo bazar. Alla proiezione interverranno gli autori Costanza Quatriglio, Stefano Savona e Vincenzo Mancuso.

Intanto, si attende per domani l'arrivo a San Benedetto dell'onorevole Franca Chiaromonte e del sindaco di Ercolano Lucia Bossa (salita agli onori della cronaca negli anni scorsi per la forte opposizione alla criminalità che infestava nella sua città), che interverranno nella serata di mercoledì 16 per presentare il film "Pesci combattenti" crudissimo ritratto di una scuola media della periferia orientale di Napoli, dove un gruppo di insegnanti partecipano al progetto ministeriale "Chance". Questo progetto é rivolto ai ragazzi dispersi dalle liste scolastiche, che non hanno terminato la scuola dell'obbligo. Ragazzi assenteisti, denunciati dalla Procura della Repubblica, espulsi o bocciati. "Chance" non é una scuola come tutte le altre: non ci sono compiti in classe, non ci sono interrogazioni, non ci sono campanelle e, soprattutto, non ci sono voti. C'é l'aula "Spassatiempo" dove i ragazzi fanno colazione, assemblee, si rifugiano nei momenti "no". Ci sono le quattro insegnanti del progetto che inseguono gli alunni nei corridoi, li convincono a partecipare alle lezioni, insegnano loro a leggere e scrivere...

15/07/2003





        
  



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