Cielo plumbeo e vento di tramontana non promettevano nulla di buono per la partita Ascoli-Cagliari!
Il tempo conciliava una giornata a casa a dormire ed anche la gara in campo, almeno per i primi 45 minuti, ci ha offerto ninne nanne continue con batti e ribatti da ping-pong che risultavano alquanto soporiferi!
La ripresa delle ostilità (si fa per dire…!) si vivacizza con l'espulsione del sardo Macellari per fallo su Stella lanciato a rete.
…finalmente la superiorità numerica!….eccolo il sospirato…ambìto.. voluto…cercato…gol del vantaggio…ma del Cagliari (!).
Capone, (per gli amici “Al”?), trafigge Cejas e 0-1!.

L'arbitro, allo stesso giocatore, non ha sanzionato due falli successivi all'ammonizione che ne avrebbero determinato l'espulsione ma…, visto il nome, meglio non osare tanto!
Con un colpo di scena, la squadra bianconera, si accorge che:
“i Conti non tornano!” e con miccolimaradona – Brienza agguanta con destrezza il pareggio e “incastra” l'avversario.

A questo punto, il direttore di gara prende dimestichezza con i cartellini e li mostra qua e là: prima i gialli poi passa ai rossi. Mister Pillon e Andrea Barzagli decidono, quindi, di partecipare al “festival delle espulsioni” vincendo, almeno questa gara, per 2-1!
Tra cambi sospirati, sguardi annichiliti e facce annoiate l'Ascoli a “Tentoni”, rubacchiando palloni e giochicchiando senza costrutto arriva al 90° minuto.
La squadra effervescente (naturale?) che ha stupito ad inizio campionato sembra essersi persa nei meandri di non so quale luogo ed a nulla valgono i commenti, sempre contraddittori, dei vari Trapattoni, Lippi, Ancelotti che si presentano allo Stadio travestiti da tifosi.
Nel tempo che fu, alle squadre che scendevano nel rettangolo verde del “Del Duca” avremmo recitato, a ragione, un verso di dantesca memoria “Lasciate ogni speranza, voi, ch'entrate!” e ora…..?