“Poesia Madre” all’istituto “F. Buscemi” di San Benedetto del Tronto
San Benedetto del Tronto | Giovedì 21 marzo, in occasione della giornata mondiale della Poesia, l’istituto alberghiero di San Benedetto del Tronto ha ospitato l’evento “Poesia madre”, organizzato dal club Unesco di San Benedetto.
di Elvira Apone

ph. Giovanni Voltattorni
Mercoledì 21 marzo, alle ore 18,30, in occasione della giornata mondiale della Poesia, l’istituto alberghiero “F. Buscemi”di San Benedetto del Tronto ha ospitato l’evento “Poesia madre. Lingue, poesie, emozioni dal mondo”, organizzato dal club Unesco di San Benedetto del Tronto con il patrocinio del comune di San Benedetto del Tronto e con la collaborazione dei docenti Francesco Tranquilli, Domenica Tranquilli, Sonia Selvetti e Achillina Buonfigli, cui hanno preso parte allievi di diverse nazionalità provenienti da tre scuole della città.
“La poesia è un potente strumento di dialogo e di avvicinamento” ha osservato la presidente del Club Unesco, Laura Cennini, introducendo l’evento e citando le parole del direttore generale dell’Unesco, Audrey Azoulay. “La poesia crea un legame tra le culture in uno spirito di solidarietà”, ha continuato, “ è essenziale per la salvaguardia delle lingue”. E ricordando anche che il 2019 è l’anno internazionale delle lingue indigene, Laura Cennini ha rilevato che le forme poetiche sono state iscritte dall’Unesco nel patrimonio mondiale dell’umanità. Ha portato i saluti della dirigente scolastica dell’istituto alberghiero, la professoressa Manuela Germani, cui vanno i ringraziamenti per aver voluto ospitare la manifestazione, il professore Ercole Capriotti, che ha poi lasciato la parola agli otto studenti partecipanti provenienti dall’IPSSEOA “F. Buscemi”, dal liceo scientifico “B. Rosetti” e dall’IIS “A. Capriotti” di San Benedetto del Tronto, che hanno aperto l’incontro con un gradito omaggio all’Infinito di Giacomo Leopardi.
È iniziato così un viaggio attraverso diversi paesi del mondo, presentati dai ragazzi leggendo una poesia del poeta più rappresentativo della loro nazione d’origine; un viaggio che, attraverso la poesia, ha condotto il pubblico dalla Cina all’Albania, dalla Russia alla Bielorussia e all’Iran; un itinerario emotivo attraverso la lingua, la sensibilità e la creatività di poeti diversi, che hanno trovato proprio nella poesia la più alta forma di espressione della propria libertà e individualità. Un percorso variegato ed emozionante, in cui gli studenti di diverse nazionalità hanno condiviso la propria esperienza linguistica e culturale a conferma che la poesia, come ogni forma d’arte, unisce e include, allarga le prospettive e gli orizzonti, diventando un utile mezzo di comunicazione, scambio e interazione tra i popoli.
Un incontro originale e interessante, un’iniziativa lodevole e meritevole, un esperimento che vale sicuramente la pena di ripetere, magari estendendolo a un numero sempre più vasto di studenti.
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22/03/2019
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Betto Liberati