Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Un entusiasmante viaggio tra umano e divino alla cena letteraria del 22 febbraio al Borgo Antico

San Benedetto del Tronto | Grande interesse e partecipazione venerdì 22 febbraio al Borgo Antico di Grottammare per la cena letteraria “ Il silenzio di Abramo" a cura di Filippo Massacci.

di Elvira Apone

Il sacrificio di Isacco di Caravaggio

Un pubblico attento e partecipe ha riempito, venerdì 22 febbraio, la splendida sala del ristorante Il Borgo Antico di Grottammare, che ha fatto da cornice alla cena letteraria “Il silenzio di Abramo", organizzata, nell'ambito della XXIV stagione culturale dell'associazione Blow up, da Filippo Massacci, socio e membro del direttivo dell’associazione.

Un tema impegnativo e complesso quello scelto e affrontato da Filippo durante la squisita cena ideata e preparata da Lamberto e Adriana del Borgo Antico, ispirata a diverse specialità della cucina ebraica come, ad esempio, l'hummus di ceci, il Babaganoush, crema a base di polpa di melanzane, e il Challah, pane tipico del sabato ebraico, che hanno riscosso anch'esse grande successo.

La Bibbia, che detiene il primato di essere il libro più tradotto e venduto al mondo, ma anche, paradossalmente, il meno letto, è stato il motivo ispiratore della serata condotta da Filippo, e, in particolare, la controversa figura di Abramo e la vera ragione del suo silenzio nell’eseguire, con cieca sottomissione, l'ordine di Dio di sacrificargli il figlio Isacco, di soli cinque anni. “Il libro dei libri”, ha affermato Filippo, “è l'unico tentativo organico di raccontare le vicende di un popolo", ma soprattutto è la narrazione della storia dell'uomo, un essere capace di compiere sia indicibili nefandezze sia atti di enorme sensibilità e generosità. Un testo “ispirato da Dio" che va, però, approcciato “come dietro un velo”, per usare le parole del filosofo Niccolò Cusano, con la mente aperta e sgombra da qualsiasi pregiudizio, tenendo sempre conto del periodo storico in cui è stato concepito e scritto, dopo essere stato tramandato oralmente per secoli.

Un viaggio affascinante quello di venerdì sera, un percorso immaginifico che, partendo dalla numerose vicissitudini di Abramo, che rappresenta ogni uomo in tutta la sua meschinità e debolezza, ma anche nell’imprevedibile capacità di rialzarsi e di ricominciare, ci ha condotto, attraverso l'illuminante racconto di Filippo Massacci, tra le pieghe della storia dell'intera umanità, così uguale a se stessa nonostante il passare dei secoli. Il sacrificio che Abramo era disposto a compiere, uccidendo il suo unico figlio Isacco, non è stato soltanto una dimostrazione di quella fede incrollabile che riponeva in Dio, con cui dialogava e che spesso, sotto sembianze umane, entrava nella sua vita. Il suo silenzio assenso, ci ha spiegato Filippo con chiarezza, non è stato soltanto quello di un uomo che aveva fiducia nel suo unico Dio e nel suo sostegno. Perché la Bibbia non è un testo isolato; la Bibbia non parla di qualcosa di unico e irripetibile; la Bibbia narra dell'uomo e l'uomo è sempre lo stesso, in tutte le epoche e in tutte le culture. Il diluvio universale e la costruzione dell’arca di Noè, per esempio, erano già stati narrati nell'epopea di Gilgamesh più di un secolo prima e la discesa agli Inferi di Perseo non è nata con la mitologia greca ma molto prima, sempre con Gilgamesh. E la storia di Abramo e del sacrificio che è pronto a compiere nell’assoluto silenzio e nella totale rassegnazione è quella dell’usanza diffusa presso tutti i popoli, prima e dopo Abramo, di immolare i bambini primogeniti alle divinità. Ma ciò che accade ad Abramo, così come è raccontato nelle Sacre Scritture, diventa un avvenimento straordinario e rivoluzionario perché per la prima volta Dio entra nella vita dell'uomo per fermare questa pratica cruenta, affermando il diritto alla vita e ribadendo, così, la sacralità della vita umana, che non può e non deve essere mai sacrificata, nemmeno a Dio. E la stessa cosa accadrà 1200 anni dopo presso un'altra civiltà, lontana e diversa da quella ebraica, quella greca, quando Agamennone, il re degli Achei, in partenza per la guerra di Troia, decide di sacrificare sua figlia Ifigenia alla dea Artemide che, allo stesso modo, glielo impedisce. Una nuova consapevolezza, una rinnovata sensibilità verso la vita, che acquista un particolare significato e un valore eccezionale proprio perché compare per la prima volta in un testo che risale a 3800 anni fa e che, attraversando le diverse epoche e culture, resterà sempre attuale.

Il rapporto tra umano e divino e l'eterna fiducia nell'uomo sono, dunque, tra i messaggi più belli e sorprendenti contenuti in questo testo e che venerdì sera Filippo Massacci ci ha svelato con il suo solito garbo e con la sua consueta disinvoltura, con quella sincerità con cui sa condire ogni parola e ogni gesto, regalandoci un'altra scheggia del suo sapere, aggiungendo un altro tassello alla nostra memoria. E condividendo con tutti i presenti quella passione per la potenza evocativa della letteratura che tutto muove e trasforma, perché la Bibbia è innanzitutto un'opera letteraria, venerdì sera Filippo Massacci ha incuriosito e sorpreso, incantato ed emozionato, ha scavato in profondità dentro ciascuno di noi interrogandosi insieme a noi e invitandoci alla scoperta di noi stessi e del nostro misterioso destino di esseri umani. 

24/02/2019





        
  



1+4=

Altri articoli di...

San Benedetto

12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
10/01/2020
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)

Cultura e Spettacolo

31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
27/10/2022
53 anni di Macerata Jazz (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
20/10/2022
La Nuova Barberia Carloni apre un tris di spettacoli (segue)

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji