Per l'edizione 2016 del concorso per comici più longevo d'Italia, il Direttore Artistico, Enzo Iacchetti, ha voluto con sé l'attore e comico Alberto Patrucco, che sabato 6 agosto sarà sul palco di Cabaret Amore Mio!.

Comico di successo, dalla voce profonda e la verve ironica e raffinata, che lo rendono unico, è un vero piacere, e per nulla scontato, parlare al telefono con Alberto Patrucco.

Con Andrea Mirò porta in scena "Degni di nota", spettacolo di teatro musicale, scritto proprio dall'attore lombardo, con la collaborazione di Antonio Voceri.

Artista a tutto tondo, Patrucco ha partecipato a varie edizioni di Zelig, la famosa trasmissione comica.

Scrittore (è autore di Tempi Bastardi e Vedo Buio! Editi da Mondadori e Necrologica, libro lapidario edito da Foschi) Patrucco ha prodotto due cd dedicati all'opera del cantautore francese Georges Brassens, "Chi non la pensa come noi" distribuito da Edel Music e "Segni (e) particolari" distribuito da Sony Music, quest'ultimo insieme ad Andrea Mirò e con la partecipazione di Ale e Franz, Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Enzo Iacchetti, Enrico Ruggeri.

Sulla pagina facebook di Cabaret Amore Mio! ha affermato che il festival nazionale dell'umorismo di Grottammare fa curriculum al pubblico, non ai concorrenti, e che porta bene: quindi cosa augura al pubblico della kermesse della comicità e cosa auspica per la sua vita, dopo la sua partecipazione?

"Per essere precisi, se non ricordo male, credo di aver detto che... tra tutti i Festival, quello di Grottammare, è l'unico Festival che fa curriculum.

Non tanto a chi lo fa. Ma e soprattutto, a chi lo vede. Serve agli spettatori...

Mi diverte capovolgere le situazioni, scombinare gli stereotipi".

Dopo "Cabaret Amore mio", cosa mi auguro? Di affrontare con serenità l'andropausa."

Teatro o tv: cosa predilige?

"Mi avvalgo della facoltà di non rispondere".

In tv è meno presente: come mai?

"Dipendesse da me, qualche ideuzza ce l'avrei, sarei più presente.

Ma poiché, da un po' di tempo, nessuno mi propone qualcosa, suppongo non siano interessati a quel che dico, ho la vaga "certezza" che siano assai poco curiosi di sapere cosa sto facendo.

Come diceva Woody Allen: La mia fidanzata è scappata con un pescatore partenopeo, così ho deciso di lasciarla".

Cosa le ha dato Zelig e cosa le ha tolto?

"In tutta onestà, non credo mi abbia dato molto. Non che qualcuno mi dovesse qualcosa, sia chiaro. In compenso, non mi ha tolto nulla".

Ci racconta la sua comicità?

"L'argomento centrale del mio umorismo ruota attorno alla mia originale tesi del "Pessimismo comico". In poche parole, il disincantato espediente di ridere sul "serio". Disinnescare la pesantezza degli argomenti più impegnativi con l'arma dell'ironia. E' un'operazione estremamente liberatoria".

Cosa porterà sul palco di Cabaret Amore Mio?

"Di sicuro, me stesso".