"In Quale Italia Siamo?"
San Benedetto del Tronto | Incontro con Italo Moscati al Cineteatro Concordia
di Umberto Sgattoni
Nel tardo pomeriggio di lunedì 29 febbraio, presso il Cineteatro Concordia di San Benedetto del Tronto, sì è tenuto l'interessante appuntamento culturale "In Quale Italia Siamo?".
Organizzatori, promotori e patrocinatori dell'evento: la Fondazione Libero Bizzarri, la Bibliofila ed il Comune di San Benedetto del Tronto.
Moderatrice dell'incontro, la giornalista Antonella Roncarolo.
Nell'occasione, il noto scrittore, regista e sceneggiatore Italo Moscati, ha presentato il suo libro "Pier Paolo Pasolini, vivere e sopravvivere" ed il suo documentario "1200 Km di Bellezza".
"Momenti come questi sono preziosi perché rivelano come lo sforzo di creare nuove armonie, l'impegno di allargare gli orizzonti, la sinergia delle associazioni culturali ed investire nella cultura possano davvero essere strade maestre per la valorizzazione dei tesori di una città e di un territorio" ha affermato Mimmo Minuto della Bibliofila.
Viva soddisfazione - in rappresentanza del Comune di San Benedetto del Tronto - ha espresso l'Assessore Luca Spadoni, che non ha mancato di ringraziare il Moscati per la sua partecipazione al momento con i ragazzi delle scuole nell'ambito della Rassegna "Cinema e Scuola".
Infine un cordiale scambio di battute fra il Presidente della Fondazione Bizzarri, la professoressa Maria Pia Silla ed il Moscati, ha sancito ulteriormente, l'amicizia che lega il Moscati a San Benedetto.
Si è poi entrati nel vivo dell'evento.
Sul filo del ricordo, partendo dalla commossa orazione funebre di Alberto Moravia per la morte di Pier Paolo Pasolini e traendo spunti dalle pagine del libro, il Moscati - con la sua narrazione coinvolgente e mai retorica - ha restituito ai presenti, il ritratto mirabile di uno straordinario poeta civile; di un intellettuale con una profonda coscienza dei valori; di un uomo coraggioso e di un artista appassionato, pieno di vitalità e dotato di una sensibilità non comune.
Il Moscati, che più volte da studioso si è addentrato nell'universo pasoliniano, scrutandone ed indagandone con capacità penetrante le sfaccettature le più diverse, in questa sua ultima opera, si è soffermato ed ha raccontato il Pasolini che dal Friuli giunse e visse a Roma, tra gli anni Cinquanta e Settanta: una Roma, città viva e piena di stimoli per chi, come il Pasolini, sapeva suggerne la linfa.
Quella Roma che vide, - peraltro - il periodo più fertile e la svolta artistica del grande scrittore, poeta e regista.
Avendo frequentato personalmente Pier Paolo Pasolini, il Moscati lo ha ricordato come una persona con una travolgente voglia di fare e di straordinaria vitalità, nella quale convivevano riserbo ed "antenne infinite": cioè quella capacità di captare, intellettualmente, tutti i segnali che gli provenivano dalla società e dal mondo che lo circondava. Sia pure nelle loro laceranti contraddizioni.
Infine Italo Moscati ha sottolineato come la ricchezza e la complessità di questo grande artista ed intellettuale, non siano circoscrivibili o riassumibili in un affresco, in un incontro, in un libro.
"Sì, perché Pasolini va meditato" ha detto; un Pasolini che è ancora un'inesauribile miniera da esplorare.
"Una storia - quella di Pier Paolo Pasolini - di cui scriverò ancora. Di sicuro." ha concluso Moscati.
E' giunto poi il momento della proiezione del documentario "1200 km di Bellezza".
Un documentario di straordinaria intensità e di squisita poesia.
Poco più di un'ora di bellezza, attraverso un immaginario "Grand Tour" risalendo la nostra penisola: come quello che erano soliti fare un tempo gli intellettuali che lo ritenevano momento formativo ineludibile del proprio bagaglio culturale.
Un immaginario Grand Tour in un certo senso "immaginifico": perché proprio attraverso il potere evocativo delle immagini dell'Istituto Luce, restituisce e documenta - nella puntuale ed appassionante narrazione del Moscati, autore del documentario - storie di uomini, paesaggi, nature, panorami, luoghi, impressioni, ricordi e testimonianze.
Un lungo, laborioso e straordinario lavoro di ricerca che ci offre uno splendido affresco attraverso la Bellezza della nostra penisola.
Uno straordinario mosaico in cui le realtà, la cultura, i costumi, l'arte, i volti delle persone si sono ritrovati in compagnia di viaggiatori famosi di ogni tempo, che hanno amato il nostro Paese e lo hanno descritto con passione e nostalgia.
Nel documentario, oltre a straordinarie immagini delle Marche - la terra di Beniamino Gigli, Gioacchino Rossini, Giacomo Leopardi - uno splendido cammeo di San Benedetto: l'inaugurazione del Lungomare nel 1932.
Una straordinaria occasione per parlare di cultura, della bellezza della nostra Italia e della nostra gente: perché - come opportunamente ha concluso il Moscati - "La Bellezza è fatta di storie di uomini".
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29/02/2016
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