La proposta è stata lanciata da Paolo Perazzoli durante l'incontro di giovedì pomeriggio al Bar Asiago di Via Asiago. I partecipanti avranno il compito di confrontarsi per trovare nuove strade, utili a rilanciare settori dell'economia cittadina in crisi.

Ai molti residenti del quartiere Sant'Antonio presenti, il candidato alle primarie del Partito Democratico ha riconosciuto l'alto concentramento di attività in un'area su cui insistono contemporaneamente il Municipio, una scuola elementare, due licei e una clinica ospedaliera.

"Vanno costruiti parcheggi multipiano. Esisteva una possibilità davanti a Villa Anna, dove c'è un terreno vincolato a scuola. Di tutto c'è bisogno tranne che di un'altra scuola. Si potrebbero piuttosto realizzare parcheggi su più livelli coinvolgendo la Multiservizi o incoraggiando i proprietari. Un'altra area si potrebbe individuare dietro al mercatino dell'ortofrutta; al momento è libera".

Perazzoli ha ricordato che in passato si era palesata l'occasione per spostare ed ampliare Villa Anna: "Se la struttura è ancora in Via Toscana è colpa di chi ha governato in questi anni. I proprietari chiesero al Comune di realizzare una nuova struttura nell'area del Luna Park. Presentarono un progetto, spesero dei soldi e con loro Gaspari prese un impegno pre-elettorale. Non se ne è fatto niente, là ci sono ancora le giostre e un Poru ci ha previsto l'ennesimo centro commerciale. Abbiamo perso un treno che avrebbe significato avere una nuova clinica, convenzionata con sistema sanitario, in un punto della città facilmente accessibile".

Dopo aver annunciato l'intenzione di ampliare la biblioteca comunale ("diventi il motore della cultura sambenedettese"), Perazzoli ha affrontato il sentito tema della viabilità in Viale De Gasperi, spiegando che la rotatoria dovrà essere regolamentata: "Se la rotonda non funziona come tale non serve".

In merito alla lotta all'inquinamento acustico ed atmosferico, l'esponente del Pd è tornato volontà di installare dei rilevatori sui pali dell'illuminazione pubblica, rimarcando invece la contrarietà alle chiusure del lungomare ogni domenica di fine mese: "Nell'unico giorno in cui potrebbero respirare, si intasano Viale De Gasperi e Via Toscana. Se dobbiamo fare iniziative anti-inquinamento chiudiamo piuttosto queste due strade".

Perazzoli ha spiegato che, fuori dai confini territoriali, San Benedetto è celebre per le prefinali di Miss Italia (svolte fino a dieci anni fa), il suo lungomare e la Sambenedettese.

"Quest'anno - ha detto - ricorrono due anniversari tondi: ottant'anni fa Porto d'Ascoli fu aggregata a San Benedetto, staccandosi da Monteprandone. Senza quella fetta di paese saremmo un fazzolettino e non potremmo nemmeno goderci un lungomare del genere. Ma a giugno saranno anche sessant'anni dalla prima storia promozione in serie B della Samb. In questo periodo si discute molto del destino del Ballarin. A quello stadio sono legati trionfi sportivi e tragedie ed è giusto che vi rimanga una traccia della memoria collettiva. Ma il resto va buttato giù facendo respirare l'ingresso nord alla città. L'importante è che non ci si costruisca nulla".

"Quella da sindaco rimane la mia esperienza politica più bella - ha aggiunto Perazzoli - penso di aver amministrato bene, anche se chi mi ha succeduto ha aiutato a migliorare il giudizio su di me. La mia ambizione è aiutare a crescere una classe dirigente nuova. Voglio insegnare ai ragazzi ciò che altri in passato hanno insegnato a me, quando i partiti erano una scuola. A loro dirò di non improvvisare e di non rilasciare dichiarazioni senza capo né coda. In questi anni i consiglieri comunali di maggioranza erano d'accordo col sindaco ancor prima che si affrontassero le questioni. Noi saremo diversi, crediamo ci sia bisogno di discutere, di confrontarsi. Non bisogna essere sempre allineati al capo".
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