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Un disco al giorno:" Red Hot + Fela"

Massignano | Da oggi il critico musicale Paolo De Bernardin inizia la collaborazione con ilQuotidiano.it curando la rubrica "Un disco al giorno". Commento e voto

di Paolo De Bernardin

Red Hot + Fela

Era il 1990 quando l’Associazione benefica Red Hot Organization chiamò a raccolta numerosi artisti internazionali per l’incisione di un disco i cui proventi fossero devoluti a favore della lotta contro l’Aids. La data prescelta per la pubblicazione fu proprio il 1° dicembre, giornata mondiale dedicata alla lotta contro il morbo che in Africa miete ancora centinaia di migliaia di vittime.

Il risultato fu eccellente e il disco superò il milione di copie vendute in tutto il mondo e divenne un appuntamento seriale nel corse degli anni. La collezione è ormai ricca (tra dischi ufficiali e antologie) di 17 titoli e per quest’anno ha puntato per la seconda volta, dopo il Red Hot + Riot del 2002, realizzato nello spirito di Fela, l’obiettivo proprio sull’Africa e su uno dei suoi maggiori artisti, Fela Anikulapo Kuti, scomparso, a causa dell’Aids, nel 1997 poco prima del compimento dei 50 anni. La sua popolarità internazionale era immensa grazie all’invenzione dell’Afrobeat (fusione del rock con la musica e i ritmi africani) e al suo gruppo, gli Africa 70, che conquistò in quegli anni il mondo intero.

Al suo funerale in Nigeria, sua terra natale, partecipò oltre un miolione di persone affascinate dalla filosofia panafricana (Fela era legatissimo al movimento dei Black Panthers afroamericani) di quel leader non privo di macchie reazionarie riguardanti la condizione femminile. A differenza del precedente lavoro di dieci anni fa realizzato in omaggio all’artista, questa volta è lo stesso repertorio di Fela che viene riletto da oltre 30 artisti di diversa estrazione: da Tony Allen, fondamentale batterista per molto tempo a fianco dello stesso Fela, a diversi rapper afro tra cui il congolese Baloji e lo statunitense Chance the Rapper, da Angelique Kidjo (che ironicamente si cimenta in un famoso brano antifemminista come Lady), al formidabile Kronos Quartet, una delle formazioni più accreditate del panorama legato alla musica classica contemporanea.

Voto 6,5

30/11/2013





        
  



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