“A dispetto del tempo”
Grottammare | L'Associazione Culturale Rosa dei Venti propone un omaggio a Pericle Fazzini nel centenario della nascita.
di Sara di Giuseppe
Ragazzo con gabbiani, di Pericle Fazzini
Forse per questo, nel bell'Happy hour culturale di sabato 5 ottobre dedicato all'artista, alla Galleria Opus i grottammaresi nativi si contavano sulle dita di una mano, e accanto al sindaco di oggi non c'erano quelli di ieri che finsero di occuparsi di cultura finchè fu buona a portar voti. E neppure c'erano giovani, nè studenti... Così quel Fazzini che ieri ci parlava attraverso il visionario Dimarti e il travolgente Di Bonaventura (non-grottammaresi anche loro) ce lo siamo goduti in pochi, e quasi "stranieri".
Versificare potente e aspro, "difficile", quello della raccolta "A dispetto del tempo" (da Dimarti dedicata "A Pericle Fazzini dopo la mostra Il luogo dei natali" del 2003) che dai frammenti di annotazioni del "maniaco fabbricante di forme" s'innalza e s'inabissa e scava dentro il travaglio creativo dell'artista, fino all'opera più grande, quella "Resurrezione" nella quale "siccare adverto vigoria" e che lo segnerà definitivamente nel corpo.
Vincenzo Di Bonaventura voce recitante, maneggia poderosamente la lingua poetica di Dimarti quando si fa antichissima e dotta, e quando improvvisamente torna sperimentale e modernissima, a marcare la distanza dal superficiale chiacchiericcio, dal tumulto "su omne omato squittire"; perché il ricordo, dice il poeta, pur "necesso", è "acqua che s'impipa tra le dita" se ridotto a vuota forma e pretesto per piazzare "gracule cibarie a sciagurare esorcismi indulgenziali".
Aveva "l'Adriatico sulle spalle", Pericle Fazzini; conosceva l'armonia del vento "che rasa con violenza e con dolcezza il mare"; per lui "anche un mucchio di sassi ha il suo senso armonico". Oggi, che i sassi non ci sono più, coperti dalle sabbie nere; che non ci sono più le canne da lui amate; che in luogo di sassi canne e tamerici antiche ("il ciottame scalzo le straripe sradiche tesine radici l'erboso fastidiato canneto") e abbiamo lungomari di cemento e di finti giardini, ed erigendi muretti e cordoli per far la città più bella e più grande che pria, chissà se oggi l'avrebbe ancora "dentro", questo suo paese bulimico e arreso al brutto. Per me, se tornasse, se ne scapperebbe con un barcone... magari per "toccare l'infinito, poi morire".
|
08/10/2013
Altri articoli di...
Cultura e Spettacolo
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
53 anni di Macerata Jazz (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
La Nuova Barberia Carloni apre un tris di spettacoli (segue)
San Benedetto
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji