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Nazario Ricchi, un autentico artista

San Benedetto del Tronto | Un poliedrico uomo di cultura, piceno, dedito all'arte in tutte le sue forme.

di Angelo Filipponi

Mi ritengo un buon lettore (leggo quasi due libri al giorno!) e lavoro con i libri.

Gli argomenti di solito sono di linguistica generale, di semantica o di storia romana o di storia del cristianesimo: non disdegno opere di filosofia e di critica metodologica. Normalmente sono uno scrittore impegnato in studi di ricerca e in proposizioni di risultanze critiche e metodologiche, ma, talora, per liberarmi dal peso dei pensieri, leggo romanzi ed opere di amici e conoscenti o costruisco mura, facendo il muratore in campagna.

Leggendo Dio /La verità. Opinioni di un libero pensatore (Accademia culturale picena, 2012) di Nazario Ricchi, ho scoperto con sorpresa una miniera di ricchezza spirituale , un pozzo di sapienza, una fonte di sapere.

L'autore è un artista completo, che sa maneggiare la penna, ma anche - mi dicono- sa operare con la mano (in quanto valente pittore, scultore ed abile artigiano, capace di servirsi magistralmente di materie diverse, anche preziose.

Eppure Ricchi non è uno vero scrittore, né autore, né accademico, essendo privo di una formazione scientifica, filosofica e teologica ma è un vero uomo, autentico, che ha vissuto ed ha osservato la vita, le persone, la società in ogni aspetto e particolare.

La sua opera è una denuncia del sistema ecclesiastico e, in particolare, della pedofilia dei preti che trasgrediscono il voto di castità con invito (beato lui!) alla formazione di una Chiesa nuova ad un papa nuovo e giovane che capisca il tempo attuale, secondo parametri laici.

L'autore, animato dalla volontà di far tacere la Chiesa circa la sessuofobia vorrebbe obbligarla a rispettare i sacri principi naturali, avendo un'altra concezione della sacralità.

Il libro, così letto, sembra una sfida alla Chiesa cattolica di un intransigente, quando invece l'autore è veramente persona che ha grande spiritualità, che ama il bello e che cerca di impostare la vita propria e quella del prossimo nel recupero dei valori naturali, direi, contadini della nostra tradizione ,in un orientamento naturale

"La natura ha concerti silenziosi per chi sa ascoltare, capolavori di inimitabile bellezza per chi sa guardare".

Ricchi condanna il consumismo e l'industrializzazione selvaggia, convinto che tutti corrono dietro al denaro, ritenendo che nessuno ascolti e nessuno guardi (concludendo amaramente che non sanno quel che perdono).

Senza entrare in merito al linguaggio, alle tematiche e al discorso culturale dell'autore mi preme rilevare la sensibilità di questo artista piceno, la sua capacità di leggere effettivamente l'uomo e di capire i problemi propri della nostra cultura, ad là delle sue affermazioni a volte troppo recise, demagogiche, personali.

La sua proposta sull'abolizione dell'ora di religione nelle scuole e della sostituzione con un'ora di armonia, connessa con l'amore (che non esiste senza materia e senza sesso) ha un valore e potrebbe aver un futuro.

Armonia non come musica ma armonia naturale da insegnare ai ragazzi: scoprire l'armonia una vera palestra di ricerca, di educazione: perfino una foglia accartocciata per terra può costituire lo spunto che muove l'estetica, il bello, l'armonico. Imparare a guardare i quadri della natura o le tele non dipinte , ascoltare le musiche naturali e silenziose, dove e come trovarle. Ma nessuno lo fa. Questa dovrebbe essere la vera spiritualità che muove gli animi e non le genuflessioni che nulla hanno a che fare con l'intimo della persona, se non per fini esteriori. Vicino a noi c'è tutto un mondo da scoprire che ci aspetta, che farebbe molto bene alla nostra coscienza. Il respiro della natura non ha nulla a che vedere con il cerimoniale religioso, con le ostie consacrate.

Leggendo questa ed altre pagine, pur rilevando molte contraddizioni logiche ed ideologiche e, pur vedendo luoghi comuni nella polemica con la Chiesa, mi è sembrato giusto e doveroso scrivere qualcosa per un uomo, che ragiona con semplicità e che scrive come sa parlare e che dice quanto sente nei confronti della società attuale e del formalismo cristiano e del credo religioso.

E non posso non lodare l'acquisita sapienza, tipica di un ricercatore, ed anche non esaltare l'ingenium di un autore, che si migliora con l'esercizio pratico e con la continuità di lavoro.

Questo suo valore lo esprime a fine di ognuna delle 177 pagine, a fondo pagina dove l'autore ha disposto una massima che è una sentenza, una perla apoftegmatica, una frase sapienziale ad effetto, alla Kohelet, un parere personale, di norma contrastivo, alla Schopenhauer, un proverbio popolare.

Nazario Ricchi, come Giulio Lambertelli (Evoluzionismo storico dell'idea di Dio. Sproloqui teologici Ed. Marte 2011) manda un messaggio popolare di dissenso dal dogma cristiano cattolico, in buona fede e con molta semplicità, in nome del progresso scientifico, della conoscenza nuova astrofisica e chimica, secondo Darwin.

Rifiuta il mythos cristiano e la teologia, l'esegesi biblica ispirata, perché procede secondo ragione e secondo natura in un inno alla vita e all'amore, alla materia con cui opera, come un pagano e come un classico.

Non accetta il cristianesimo e ritorna al paganesimo, alla naturalezza del sistema di vita in una condanna dell'artificio teologale, della classe sacerdotale che ha manipolato la verità nel corso della storia.

L'autore è segno di una crisi culturale popolare, di un fenomeno volgare di dissenso e di rifiuto della verità cristiana, non più rispondente all'individuo, non più adeguata per la società, non più necessaria per il popolo, che non ha non più bisogno di religione rivelata, come instrumentum regni, perché affrancatosi dall'autoritarismo col proprio buon senso.

Ho visto in Nazario Ricchi forse un altro come me, perdente,un Don Chisciotte che sta cercando qualcosa, esponendosi e lottando per un proprio mondo, per indicare una via razionale e naturale a possibili compagni e per sognare una vita diversa.

Ho risentito, allora, in lui voci antiche: talora ho avvertito l'anima e la protesta anticlericale di Cecco D'Ascoli phisicus, laureato in Artibus, astronomo, teso a questionare con Dino del Garbo e con i frati specie con fra Lamberto da Cingoli; talora ho letto sotto le sue pagine l'acrimonia di Giordano Bruno e la sua sensualità pagana; soprattutto ho ascoltato il disperato urlo di Giulio Cesare Vanini, a Tolosa nel 1619, al taglio della lingua, di fronte agli inquisitori prima della condanna allo strangolamento e al rogo, insieme alla sua opera De admirandis naturae reginae deaeque mortalium arcanis libri quattuor.

Ho, comunque, capito che Ricchi è la punta di un fenomeno di massa, di abbandono del cristianesimo, ormai diffuso ad ogni livello popolare.

Il popolo, anche se rimasto ancora semianalfabeta, nonostante la scolarità, sollecitato variamente, però, dai media non crede più alla verità cristiana, seppure ancora seguiti a praticarlo, perché disorientato dal clero che predica bene e razzola male

Il popolo non ha più fede nei dogmi, nonostante le prediche, perché subisce passivamente la parola evangelica settimanalmente e, procedendo col buon senso, si stacca lentamente dal magistero artificiale teologico e, curioso, segue le grandi conquiste scientifiche contemporanee, confronta il proprio credo con quelli di altre religioni, vivendo in una società multirazziale non più omogenea religiosamente, e rileva il male nel sacerdozio, nel papato e nella sua secolare amministrazione della dioikhsis, che comporta necessariamente connivenze con le lobby finanziarie e con i gruppi malavitosi, oltre che col potere politico.

La fede non basta più per vivere ed accettare un vita di stenti con la speranza di un Paradiso: essa non ha più seria possibilità di difesa di fronte alla diffusione del sapere di Stato,nonostante il vantaggio iniziale dell'aver plasmato e condizionato l'infante fin dalla nascita: puerili miti e magie allegoriche non reggono di fronte alla verità scientifica, sorta dalla metodologia euristica, progressivamente espansa, dilatata ed applicata in ogni campo.

24/08/2012





        
  



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