Italianostra contro lo snaturamento degli stili architettonici locali
Ascoli Piceno | "Basta con il miserevole valore delle nuove costruzioni"
di Anna Laura Biagini
L'ex Gil
In particolare, il prof. Gaetano Rinaldi Presidente della sezione locale di Italianostra, in una lettera indirizzata al Sopraintendente per i Beni Architettonici arch. Garella e al Direttore dei Beni Culturali delle Marche arch. Lolli Ghetti, fa notare la passività con cui si assite al degrado del Palazzo Ex Gil "nobile architettura del ventennio, alla progressiva distruzione dello splendido Cinema Olimpia, alla prevista demolizione di edifici liberty esistenti nel cosiddetto Comparto di Via Firenze e di quelli ancora esistenti, le uniche ville di quest'ultimo periodo di felicità costruttiva della nostra amata città, in Viale Indipendenza".
Un altro edificio su cui si sofferma nella missiva, è quello dell'Enel in Viale Marcello Federici, ubicato proprio accanto alla Chiesa del Sacro Cuore. "Intendiamoci non si tratta di una costruzione con un valore artistico immenso" spiega Rinaldi, "si stratta peraltro di un complesso edilizio degli anni 30, che oltre a rappresentare in parte un esempio di archeologia industriale, presenta indiscutibilmente tutte quelle caratteristiche architettoniche, espressione di una civiltà costruttiva elevata, di un uso dei materiali intelligente, di una cura dei particolari notevolissima, di un inserimento nel contesto ambientale di sicura elevata qualità".
La Sezione segnala questo edificio e tutta la zona, per l'eventuale dichiarazione dell'interesse culturale di cui all'art 13 del D.Lgs 22 gennaio 2004, "dovendosi ritenere che questo immobile e l'area contigua con la quinta vegetale presentino l'interesse artistico, di cui all' 10 dello citato Decreto".
Italianostra sottolinea che "la segnalazione non vuole essere un tentativo teso a contrastare ogni forma di intervento, quasi a volere mettere sotto formaldeide il comparto. Comprende, infatti, le esigenze e gli interessi pubblici e privati che sono alla base degli eventuali provvedimenti e progetti elaborati a riguardo. Ma se ciò è comprensibile, è sicuramente anche necessario che gli eventuali interventi vengano effettuati nel rispetto e nella salvaguardia dei valori artistici e storici sopra indicati, ad evitare che si proceda, come è possibile possa accadere, ad una totale stravolgimento dell'assetto della zona, magari distruggendo completamente l 'antica costruzione sostituendola con un'altra del tipo anonimo, che caratterizza prevalentemente la forma architettonica del nostro disgraziato presente"
La richiesta, quindi, è un estremo tentativo di coinvolgere la Soprintendenza "onde consentire che ogni proposto progetto venga preventivamente valutato dagli organi di tutela prima che si passi all' effettiva realizzazione. La Sezione è convinta che la Soprintendenza valuterà con la dovuta attenzione questa nostra segnalazione, che tiene a ripeterlo, vuole rappresentare solo solo una forma di collaborazione attiva" con l'auspicio da parte di tutti i cittadini che gli interventi siano più rispettosi degli stili, della natura e della storia dei luoghi che custodiscono la memoria di una comunità.
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18/04/2012
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