"L'istituzione del reparto di Neurochirurgia, l'eliminazione dei doppioni esistenti tra i due ospedali, la creazione di reparti di specializzazione per riorganizzare equamente l'ospedale di Ascoli e quello di San Benedetto; questi erano gli argomenti importanti da discutere durante lo scorso consoglio comunale aperto sulla sanità". Simeone Zappasodi torna ad attaccare Pd e Pdl e insiste sull'istituzione dell'azienda sanitaria ospedaliera sull'esempio di Fano e Pesaro, l'unico modello in grado di far compiere un salto di qualità alla sanità del sud delle Marche.

"Il consiglio comunale di Senigallia di centrosinistra, all'unanimità si è detto contrario al trasferimento del personale amministrativo nella sede di Fabriano; durante il consiglio comunale di San Benedetto, silenzio assoluto. A Fermo è stato concessa la costruzione di un nuovo ospedale con fondi regionali, e l'Area vasta n° 4" prosegue Zappasodi.

Agostini, Perazzoli, Piunti, Emili, Castelli; a tutti il presidente de "Il Delfino" fa presente che da oltre 10 anni il movimento cittadino si oppone alle decisioni prese dalla Regione che, prima con il dottor Angelone e ora con Stroppa, sono andate nella direzione di penalizzare l'ospedale di San Benedetto.

"Chiediamo al sindaco Castelli di spiegare quali servizi, sezioni e reparti di specializzazioni rimangono a tutela del territorio della ex ASL n.12 per arrivare all'Azienda ospedaliera" - conclude Zappasodi - Pensiamo che l'Area Vasta n. 5, per la sua stessa natura giuridica. non possa avere la forza dell'Azienda ospedaliera".