Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Festa della Repubblica

San Benedetto del Tronto | Cerimonia del 2 giugno 2011.

Diciottenni alla Festa della Repubblica

Porgo il saluto e il benvenuto a tutte le autorità intervenute a questa cerimonia, ai cittadini e soprattuto ai ragazzi che, raggiungendo in questo 2011 la maggiore età, riceveranno in dono una copia della Costituzione.

Saluto anche il prof. Tranfaglia che oggi ci ha voluto onorare della sua presenza e che siamo molto interessati ad ascoltare. La sua presenza dà ulteriore lustro a questa giornata che vuol essere certamente un momento di festa, ma anche un'occasione ulteriore per riflettere su che cosa significhi, nel contesto sociopolitico attuale, celebrare il compleanno della nostra Repubblica.

Sono passati 65 anni da quel 2 giugno 1946, quando gli italiani scelsero di vivere in un paese da essi governato attraverso istituzioni democraticamente elette, ma sono 150 anni dal momento in cui ci si trovò finalmente uniti sotto un'unica bandiera.

Due passaggi storici tra essi distanti nel tempo ma uniti da un comune denominatore: quello di una scelta di tante persone, e soprattuto di tanti giovani, rivolta ad un profondo cambiamento dello status quo, a rompere con una situazione giudicata oramai inaccettabile. Giovani che, per questo obiettivo, non hanno esitato a mettere in gioco la propria vita. Questo sono stati, in estrema sintesi, il Risorgimento prima e la Resistenza poi.


Il Risorgimento e la Resistenza sono due cardini della storia di questo Paese, due movimenti di popolo che, al di là delle considerazioni sui tatticismi politici e sui supporti esterni che ne accompagnano le descrizioni storiche, e che indubbiamente hanno avuto il loro peso, ci consegnano un'immagine forte, pulita, di grande unità e coraggio del popolo italiano. E' questo, ripeto, al netto di ogni ulteriore valutazione sulle circostanze politico militari che accompagnarono i due movimenti, il messaggio che perviene a noi e del quale dobbiamo essere degni.

Il 2 giugno, dunque, come il frutto più bello della Resistenza: 2 giugno come simbolo di democrazia come il 25 aprile è simbolo di libertà. E se oggi c'è chi si ostina a voler mettere sullo stesso piano i combattenti di quella stagione, addirittura equiparando nel riconoscimento dello Stato l'associazione nazionale partigiani e quella che tiene viva la memoria dei combattenti repubblichini di Salò, noi dobbiamo far sentire ancora più forte, senza alcuna sbavatura retorica ma senza tentennamenti, la nostra voce. Non ci stancheremo mai di ripetere che l'unico elemento che può accomunare quelle persone è la pietà che si deve ad ogni morto. Un sentimento umano e universale non può e non deve far dimenticare le ragioni per le quali si combatté, da una parte per difendere una dittatura sanguinaria che ha gettato nella disperazione e nella miseria un Paese, dall'altra per conquistare una convivenza democratica e libera.

Se non ci trova d'accordo su questi concetti, è difficile parlare di riconciliazione, e certe invenzioni legislative in nome dell'<> non aiutano di certo a guardare avanti.

Il 2 giugno 1946 segnò un altro importante traguardo, quello dell'estensione del suffragio alle donne. Per la prima volta l'altra metà della società italiana poté esprimere il proprio pensiero attraverso il voto e contribuì in modo determinante a raggiungere quel 89,1% di votanti. Non solo, ma ben 21 donne furono elette all'Assemblea costituente.

Alla luce di quanto accade oggi, con percentuali di partecipazione al voto oramai ai minimi storici, e con la fiducia delle persone nei partiti e nella politica altrettanto ai minimi, dobbiamo dunque chiederci se una delle cause di una tale disaffezione risieda proprio nella scarsa partecipazione delle donne alla vita politica, nonostante gli impegni assunti e gli sforzi oggettivamente compiuti da qualche forza politica più progressista.

In questo senso, credo non sia più rinviabile un passaggio deciso dalle intenzioni ai fatti, se necessario anche attraverso imposizioni legislative, anche se, a mio giudizio, la protesta e la contestazione può e deve essere espressa attraverso la scelta elettorale e non attraverso la non partecipazione alla vita democratica del Paese.

Questo è il messaggio finale che voglio lanciare ai ragazzi neomaggiorenni che oggi abbiamo invitato a questa cerimonia.

 

 

Come scrisse il grande giurista e costituente Piero Calamandrei, "La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l'impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità".

La copia della Costituzione che vi consegniamo oggi non è solo un gesto simbolico di benvenuto nella comunità democratica, ma è anche una sorta di impegno che noi adulti vi chiediamo affinché non vi lasciate scoraggiare dal difficile momento che soprattutto voi vivete in questa fase storica e non rinunciate a dire la vostra sul futuro di questo Paese. Senza questo impegno, non potrete mai dirvi liberi e, sempre con le parole di Calamandrei, "la libertà è come l'aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent'anni e che io auguro a voi giovani di non sentire mai. E vi auguro di non trovarvi mai a sentire questo senso di angoscia, in quanto vi auguro di riuscire a creare voi le condizioni perché questo senso di angoscia non lo dobbiate provare mai, ricordandovi ogni giorno che sulla libertà bisogna vigilare, vigilare dando il proprio contributo alla vita politica..."


Viva La Costituzione repubblicana, viva l'Italia!

 

Dario Feriozzi

Veronica Malizia

Giulia Scaramaucci

Lorenzo Chiappini

Giorgia Sestri

Elisabetta Sgattoni

Maria Cristina Perelli

Emanuela Capriotti

Carlotta Lauteri

Andrea Alfonsi

Sara Di Concetto

Alessandra Merlini

Raffaella Vagnoni

Margherita Foglio

Martina Di Massimo

Eleonora D’Eugenio

Giorgia Pacifici

Eliana Ferrari

Antonella Braho

Ameni Lazaar

Marta Romanelli

Roberto Ridolfi

Sara Massetti

Jacopo D’Ignazi

Edoardo Gogna

Antonello Pesce

Maria Rita Voltattorni

Mario Colli

Edoardo Berganzi

Vincenzo Fagiano

Pasquale Bastone

Andrea Spaletra

Gabriele Vallese

Daniele Sestri

Mauro Mazzella

Mario Geminiani

Serena De Angelis

 

MONTALTO MARCHE

Eleonora Marchesano

 

 

MONTEPRANDONE

Antonio Camilli

Elisa Romandini

Arianna Garzia

 

 

02/06/2011





        
  



3+2=

Altri articoli di...

Cultura e Spettacolo

04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
27/10/2022
53 anni di Macerata Jazz (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)

San Benedetto

04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
ilq

Una serata di emozioni e scoperte

ASPIC Psicologia di San Benedetto del Tronto presenta il Centro Psiconutrizionale

Betto Liberati