L'aveva detto più volte, "scenderò in campo solo se ci saranno le condizioni di una compagine forte che lavora su un programma convincente". Ora che l'ultima riserva è caduta, il Nuovo Polo trova l'uomo nuovo, e Marco Calvaresi accetta di candidarsi come sindaco per Ciccanti e i suoi. "L'intesa su un progetto forte per il rilancio della città, contenuti di spessore condivisi e portati avanti con un modus operandi corretto mi hanno convinto ad accettare" spiega il neocandidato.

Ancora tutto da svelare il programma, ma sembrano tacere le voci di dissenso che hanno sollevato la polemica nei giorni scorsi. Ora che l'alternativa a destra e a sinistra è sul tavolo, si rimettono in gioco i rapporti di forza tra le coalizioni: il ballottaggio diventa una prospettiva sempre più reale, e gli accordi del giorno prima faranno la differenza. I segnali intorno alla tenda dei capi sembrano delineare simpatie già da tempo espresse e gli equilibri potrebbero essere già definiti.

Difficile pensare al Terzo Polo che entra nella coalizione di centro destra, dopo l'accesa polemica sull'inadeguatezza di Gabrielli come candidato vincente. Non è sfuggito a chi ha prestato orecchio, nemmeno l'assiduo corteggiamento di Gaspari nel tentativo di coinvolgere l'UDC, fin oltre il tempo massimo.

Nelle prossime ore le esternazioni dei rappresentanti del Terzo Polo e del candidato Calvaresi faranno luce sui dettagli. Ma la notizia rimane una: il terzo polo entra di diritto nello scontro elettorale. Non più un duello all'ultimo sangue, ma un sottile gioco delle parti in cui i rapporti di forza sono tutt'altro che definiti.