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Aperto ufficialmente il V Congresso Internazionale Città di Ascoli Piceno

Ascoli Piceno | Ieri, nella prima giornata di lavori, sono intervenuti tanti relatori da tutto il mondo per discutere di interessanti argomenti tra scienza e cultura. Ecco il resoconto completo.

Un'immagine dalla prima giornata del congresso

"Abbiamo bisogno di cicogne che portino bambini, quelli che vivono dentro ognuno di noi e che siano in grado di portare ad Ascoli Piceno e in tutto il mondo dignità e credibilità". Con queste parole Italia Gabriella Sorgi ha aperto ufficialmente il V Congresso Internazionale Città di Ascoli Piceno "Ma dove vanno i ragazzi di ieri, di oggi e di domani? Scienza e Cultura, arti che si incontrano tra mito e realtà", che si svolgerà dal 9 al 12 marzo 2011.

La cicogna bianca come simbolo di un Congresso dove si tenterà la strada dell'approccio integrato del vivere umano facendo dialogare in maniera libera e creativa Scienza e Cultura, "chiamate" ad essere in armonia tra di loro. Il tutto con il contributo di illustri esperti relatori provenienti da Italia, Russia, India e nella consapevolezza che "siamo ciò che eravamo".

La relazione di Italia Gabriella Sorgi, presidente dall'Istituto I.P.A.E.A. di Ascoli Piceno, consistita in un video che ha ripercorso la "vita" del Congresso e della progettualità artistica che la Sorgi porta avanti con il supporto della "Tribù delle Cicogne Bianche", ha commosso le autorità e i presenti nella sala dell'Auditorium Fondazione Carisap, Rua del Cassero, che hanno partecipato con gioia e convinzione a questo primo giorni di lavori.

La stessa "Tribù", ovvero gli allievi della Scuola di Formazione in Counseling I.P.A.E.A - I.A.S.S.C di Ascoli Piceno che hanno coadiuvato alla realizzazione del congresso, è stata poi protagonista di un'esibizione di Flamenco con "allievi di ieri, di oggi e di domani" molto apprezzata dal pubblico presente in sala.

Dopo i saluti di rito delle autorità presenti, il Prefetto di Ascoli Piceno, Pasquale Minunni, il sindaco del capoluogo marchigiano, Guido Castelli, il consigliere regionale Valeriano Camela in rappresentanza del Presidente della Regione Marche Spacca, il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Piero Celani e il Presidente dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Ascoli Piceno il dr. Antonio Avolio, sono cominciati i lavori del congresso, che lo stesso Avolio ha inaugurato.

Nella sua relazione si è parlato de "Le disfunzioni sessuali maschili", che colpiscono in media gli uomini tra i 40 e i 70 anni d'età, anche se solo il 15% di coloro che sono colpiti si rivolgono al medico per farsi curare. Tra i fattori di rischio della disfunzione erettile c'è lo stress, l'ansia, e spesso questa patologia si associa a problemi cardiovascolari. Per chi subisce questo tipo di disturbo è quindi importante modificare lo stile di vita, diminuire il tasso di colesterolo nel sangue e ridurre il fumo e l'eventuale presenza di diabete. Particolarmente significativa poi la consulenza psicosessuale, capace di individuare il problema con il paziente per discutere sulle soluzioni.

Tra le disfunzioni erettili più comuni abbiamo: il "Micropene", l' "Epispadia", il "Recurvamento", la "Fimosi" e l' "Induratio pleni plastica". Due le possibili terapie: quella farmacologica e quella psicosessuale. Una patologia che non va sottovalutata quella della disfunzione erettile: si calcola, infatti, che entro il 2025 i casi di disfunzione erettile saranno aumentati del 100%.

Particolarmente apprezzata anche la relazione di V.Victor Makarov, Presidente PPL; vice-presidente WCP e AFP, che ha parlato degli "Scenari del futuro personale", mettendo in luce come il mondo moderno si sviluppa così velocemente che gli scenari della vita umana non hanno tempo a sufficienza per essere ricostruiti. Molte persone vivono in scenari "fuori moda", rinviando la loro vita al futuro, o vivendo una vita diversa. "Noi studiamo le possibilità e le potenzialità della persona. Nel nostro lavoro noi creiamo degli scenari della vita futura per consentire alla persona la miglior realizzazione di tutto il suo potenziale; lo prepariamo ad essere produttivo ed efficace ed a vivere una lunga e felice vita", sostiene il prof. Mararov.

E' seguita poi la relazione del dr. Ganesh Shankar, Presidente Fondatore AFP e vice presidente WCP docente Università di Sagar in India, che nel suo intervento dal titolo "Prospettive antiche e moderne" ha sostenuto che fino a circa il XVII sec. si credeva che tutti i comportamenti anormali fossero atti del diavolo, "contro Dio", e i malati mentali erano considerati malvagi: descritti come streghe. Progressivamente, con il trascorrere del tempo, i malati mentali furono considerati come "comportamento deviante" socialmente inaccettabile e coloro che erano affetti da disturbi psichici venivano messi nelle carceri insieme agli altri criminali. Nell'era moderna ci fu un passaggio da "malvagio" a "malato". I malati mentali furono definiti come matti o insani e furono messi in luoghi speciali chiamati "manicomi". Ebbene, gradualmente, questi manicomi divennero luogo di sfruttamento umano. Phillipe Pinel fu il primo psichiatra a liberare questi malati mentali dai manicomi. Clifford Beers scrisse "A Mind That Found Itself" portando in luce i trattamenti a cui erano soggette le persone rinchiuse nei manicomi, suscitando una forte reazione alle condizioni dei malati mentali Questi risultati diedero vita al movimento dell' "igiene mentale". Nel XX sec., infine, il lavoro di Freud, Skinner e Watson diede vita ad una combinazione di teorie biologiche e sociali volte a spiegare l'eziologia dei disturbi mentali.

Successivamente è toccato al prof. Mark Burno, vice presidente PPL, cattedra di Psicoterapia alla "Russian Medical Academy for Post-Graduate Education" di Mosca, discernere la propria relazione dal titolo "Le caratteristiche principali del nostro teatro clinico in Psichiatria", secondo cui "il nostro teatro clinico (Burnò M., 2009) è una parte della terapia condotta attraverso l'auto-espressione creativa-TCSE (Burnò M., 2006). Esso è anche permeato dello spirito culturale russo. In esso dominano non tanto i miti ma soprattutto Tolstoy e Cekov. Nella TCSE i pazienti depressi studiano i caratteri tipici Nazionali e i disordini clinici a cui sono più esposti al fine di esprimere al meglio se stessi. In questo modo comprendono il Valore Spirituale e la Bellezza della loro sofferenza in rapporto a quella Nazionale".

Mark Burno ha ringraziato Gabriella Sorgi per la sua attività del Teatro-Danza-Antroartistico che "è sempre al centro dell'attenzione del nostro Teatro-Comunità Clinico Russo". La caratteristica comune è la trasformazione del dolore in creatività, vale a dire il trattamento del dolore attraverso l'opera creativa. "Per molti di noi tale teatro è la vera vita, nella quale, ad esempio, secondo il copione una persona non può dire tenere parole alla sua amata, anche baciandola senza alcuna responsabilità morale, ma nella vita reale ciò è impossibile poiché le persone sane non hanno bisogno di te, possono perfino deriderti e ferirti in qualche modo. Questo teatro è la nostra comunità, una sorta di riparo per noi", dichiara il prof. Burno, la cui relazione è stata accompagnata dalla proiezione di qualche scena tratta dall'opera "Tarda Primavera".

Ha concluso i lavori della prima sessione plenaria della giornata il prof. Wladimir Zavialov, Psichiatra e Psicoterapeuta, che nella sua relazione intitolata "L'arte dell'interpretazione nella Dianalysis" ha spiegato che la Dianalisi è un sistema di psicoterapia integrata e di counseling che rappresenta il risultato della sua pratica ultra-trentennale di ricercatore scientifico nel campo dell'analisi clinico-psicologica della personalità degli alcolisti, di psicologo clinico e diagnosta e, naturalmente, di psicoterapeuta in diverse cliniche e ospedali in Novosibirsk. La relazione è stata incentrata sull'analisi della libera interpretazione quale fondamento principale della Dianalisi.

Interessanti anche le relazioni della seconda sessione plenaria, aperta dalla relazione del dr. Andrey Ermoshin, Dispensario Narcologico del Circolo Amministrativo Centrale di Mosca e membro del Consiglio Centrale della PPL. Nel suo intervento, dal titolo "L'autogestione psichica come elemento importante della cultura umana del futuro", il prof. Ermoshin sottolinea come la cultura sia tutto quello che allarga la percezione umana, contribuisce all' adozione delle decisioni corrette, e permette di risolvere con successo i problemi della vita umana. Gli elementi della cultura sono strumenti di lavoro e tecnologie, diretti alla cognizione e trasformazione del mondo esterno. Gli elementi della cultura sono anche i metodi dell'aggiustaggio dello stato interno di un'uomo stesso. Nell'insieme la cultura e‘ un fattore di salute, una strumentazione dell'umanità, che permette le‘ di risolvere i problemi. L' arricchimento della cultura e‘ quindi un modo di evoluzione dell' umanità. La cosa essenziale sono le decisioni consapevoli della persona
Le cose essenziale sono le decisioni della persona, le percezioni hanno l'importanza ausiliaria nel lavoro.

E' seguita la relazione del prof. Antonio Rizzo, Psicologo, psicoterapeuta, Professore al Liceo Scientifico Statale "Pitagora" di Rende e docente IPAE di Cosenza, intitolata "Dal crollo delle Utopie alla costruzione della Bellezza Seconda. La proposta della Cosmo-Art per rispondere alle domande dei giovani", in cui si sostiene che i giovani vivano in continuo stato di frenesia, eccitazione, onnipotenza ed esaltazione eccessiva, che cela però il vuoto, la perdita, la noia. I giovani come categoria sociale nacquero attorno al XVIII secolo, nel corso del quale furono create due utopie dominanti: quella dell'amore romantico, secondo cui si può essere felici solo realizzando un'idea di amore, e quella del combattere contro i principi dell'assolutismo. Entrambe, secondo il prof. Rizzo, portano alla morte, alla visione sprezzante della vita, che si è attenuata solo con la creazione, attorno agli anni '50, dei primi movimenti giovanili e dei fenomeni di consumo di massa che la società ha sfruttato per trasformarli in valori d'acquisto.

E' stata poi la volta del dr. Angelomarco Barioglio, Dirigente Medico di Psichiatria D.S.M. Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno AUSR 13 relazionare su "La Psichiatria Clinica come crocevia di molteplici paradigmi". Nel suo intervento Barioglio sostiene che l'attuale psichiatria clinica si deve confrontare, sia nel proprio impianto teorico che nella prassi quotidiana con una molteplicità di paradigmi. Tale molteplicità rispecchia la stessa natura della psiche, proteiforme nel suo manifestarsi, ed è verosimilmente condizionata dalla pluralizzazione dei bisogni, delle credenze e delle aspettative della attuale società. I differenti paradigmi si esprimono come tradizioni di pensiero distinte, spesso opponentisi e difficili da contemperare. Nell'ambito diagnostico sono presenti sostanzialmente gli approcci categoriali-descrittivo (esemplificato in particolare dall'odierno DSM-IVTR), fenomenologico, cognitivo e psicodinamico. L'ambito categoriale-descrittivo tenta di caratterizzare le malattie di mente come insiemi di sintomi variamente aggregantisi. La psicopatologia fenomenologica considera il vissuto del soggetto nel suo proiettarsi nel proprio mondo. Gli approcci cognitivo e, soprattutto, psicodinamico, esplorano le strutture profonde della psiche. Anche i trattamenti terapeutici risentono di un "attrito" tra differenti paradigmi. Ne è un esempio eclatante l'annosa diatriba tra la psicoterapia e la farmacoterapia. La psicoterapia si prefigge come guadagno la crescita della persona, focalizzandosi sia sul vissuto soggettivo, sia sulle strutture profonde. La farmacoterapia (e le altre terapie fisiche) considerano l'uomo come un organismo biologico. L'obiettivo è quindi il tentativo di armonizzare tradizioni di pensiero differenti e talvolta configgenti, considerandole come dimensioni che esprimono la medesima natura della psiche e che vanno colte nelle loro reciproche relazioni.

La dr.ssa Paola Nanni, Dietista Coordinatore Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica ASL 13 di Ascoli Piceno ha discusso poi sulla "Valutazione nutrizionale dei Ragazzi di ieri: l'anziano fragile", affermando che la malnutrizione associata a patologie rappresenta un problema di salute pubblica globale. Diventa necessario ricorrere ad una supplementazione nutrizionale in forma di alimenti facilmente somministrabili. I supplementi nutrizionali orali, così come la NE si sono dimostrati efficaci nel mantenere o nel migliorare lo stato nutrizionale del paziente. Alcuni studi hanno prodotto risultati inequivocabili: l'intervento con prodotti nutrizionali specifici può determinare risparmi di migliaia di dollari per paziente. E' indispensabile che al personale medico ed assistenziale si affianchi una responsabilizzazione del paziente istruito al monitoraggio del proprio apporto e stato nutrizionale contribuendo così a ridurre l'impatto clinico ed economico della malnutrizione associata a patologie.

Interessante poi l'intervento del prof. Carlos Sanchez, poeta, già lettore e professore di Lingua e Letteratura Ispanoamericana presso le Università "La Sapienza" di Roma, Cassino e "Suor Orsola Benincasa" di Napoli, che nella sua relazione "Qi Gong: l'arte di nutrire la vita" ha raccontato come nella terminologia cinese esistono vocaboli che non hanno equivalente nella nostra lingua. Per questo motivo è difficile tradurre i termini Qi Gong. Qi è tradotto come flusso (energia, soffio). Gong come addestramento, lavoro, ma in realtà Gong è l'esercizio e la destrezza che si acquisisce attraverso la pratica. Per cui Qi Gong può essere tradotto come "maestria del Qi" o "addestramento del QI". Il Qi Gong è una disciplina moderna che deriva da una millenaria tradizione cinese. E' un metodo di auto - training, fondato sull'esercizio del pensiero e sul controllo - armonizzazione di corpo, respiro e mente, al fine di ottenere un miglioramento delle proprie condizione psico - fisiche. Esercizi di movimento e quiete contemporanea-mente.

Infine ha concluso i lavori della prima giornata del V Congresso Internazionale Città di Ascoli Piceno la relazione del dr. Alessandro Centinaro, Magistrato della Corte d'Appello di Ancona, dal titolo "Il consenso informato nella Psicoterapia", in cui spiega che il consenso informato, particolarmente importante nell'attività sanitaria, deve essere sempre valido, ovvero consapevole da parte del paziente, e poiché a volte quest'ultimo non è in grado di conoscere le prospettive terapeutiche dell'intervento, deve essere il sanitario a fornirgli tutte le informazioni necessarie. Il consenso può anche essere espresso verbalmente, tranne in alcuni casi come trapianti, interruzione di gravidanza e procreazione assistita. Si può fare a meno del consenso informato in quei casi in cui il sanitario deve intervenire tempestivamente per salvare la vita al paziente, oppure può capitare che il consenso possa essere protratto o interrotto nel corso della attività terapeutica. Riguardo alla psicoterapia, è necessario che vi sia un rapporto dinamico tra psicoterapeuta e paziente, un "contrato in evoluzione" in modo tale che il consenso si stabilisca di volta in volta a seconda del programma psicoterapeutico.

10/03/2011





        
  



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