Scatti autentici perché nati come testimonianza della San Benedetto che è stata dei nostri genitori, per raccontare una generazione importante - troppo giovane per i libri di testo e troppo vecchia per internet. Narrare alle nuove generazioni le storie piccole e grandi di 16 personaggi di estrazione sociale diversa, vivi nelle interviste che accompagnano gli scatti.

Negli sguardi intensi e nelle pose autorevoli che rievocano i maestri - dalla Cameron a Avedon - energia e velocità dello scorrere del tempo, che tutto trasforma e che ci fa correre il rischio di perdere le tracce delle nostre radici. Questa l'idea che sta dietro la personale di Daniele Cinciripini, nata da una riflessione sul valore delle individualità e della loro testimonianza per costruire l'identità collettiva di una comunità.

Ricordare chi siamo, nelle esperienze di una generazione, questo l'omaggio del fotografo alla sua città, grazie all'impegno solerte di Margherita Sorge, che - come dice lo stesso artista - "ha fortemente creduto nel progetto e mi ha ascoltato, sostenuto e aiutato" e al faticoso lavoro di Benedetta Trevisani, che ha curato tutte le interviste.

All'inaugurazione di sabato 5 febbraio tutti i protagonisti delle foto e i tanti curiosi sono stati testimoni della promessa dell'artista che - su richiesta dell'Assessore Sorge - si è impegnato a trasformare questa prima traccia in una pubblicazione ricca dei volti di altri attori fondamentali della vita della città. Perché i racconti restano nell'aria, ma le foto rimangono davanti ai nostri occhi per sempre.