Dopo essersi fatto nominare dal fermano Ceroni e dall'anconetano Ciccioli per farsi candidare a Sindaco, poi cerca il sostegno dal PDL di Grottammare, poi ingaggia Eleuteri di Amandola per dirigere la sua campagna elettorale e, da ultimo, chiama due "mastini" ascolani come Natali e Trenta da furbi come sono non vengono a suo sostegno ma a parlare contro l'On. Ciccanti.

A due mesi dalla nomina Gabrielli è rimasto isolato con il suo partito e con la Lega, che a San Benedetto è un partito fantasma. Tutti i suoi tanto ventilati alleati hanno costituito il Nuovo Polo con l'UDC, FLI, CLC di Narcisi e Lista Martinelli. Stenta anche a trovare candidati, perché nessuno "abbraccia un perdente".

Quello che ci ha colpito della conferenza stampa di ieri di Gabrielli è stata la sortita di Trenta e Natali di fare una lista "San Benedetto capoluogo di provincia". Se sono arrivati a tanto, vuol dire che sono alla frutta!

Credono che gli elettori di San Benedetto siano così cretini da credere a due che vengono a "vendere" il capoluogo a San Benedetto; magari costituendo anche ad Ascoli un comitato, da loro capeggiato, a difesa del capoluogo.Totò, che vende la fontana di Trevi ai turisti, fa ridere meno di Trenta e Natali!

Siamo addolorati quando vediamo che maldicenti e voltagabbana danno lezioni di politica a persone oneste e coerenti, solo perché hanno idee ed opinioni diverse.Ci sentiamo feriti sentir dare del "trombone" all'On. Ciccanti da parte di uno come Trenta, ossia da un seguace del "trombone nazionale" ben noto a tutto il mondo!