Pronto soccorso al collasso
San Benedetto del Tronto | Invitiamo lAssessore Regionale Mezzolani insieme alla Giunta Regionale ad agire in fretta avvalendosi di tutti gli strumenti necessari per risolvere la gravissima carenza di personale al Pronto Soccorso.

Benito Rossi
Al 21 Marzo saremo sotto di 7 unita' infermieristiche; maternita' non sostituite, prossimi trasferimenti di mobilita' di infermieri non sostituiti; incarichi di coordinamento/caposala attribuiti e non sostituiti; incarichi a tempo determinato ai quali non viene data certezza di sostituzione. Questa e' la situazione in cui versano il Pronto Soccorso e la Medicina d'urgenza. A questo si aggiungono circa 3200 giorni da fruire tra il 2009, 2010 e 2011 da parte del comparto che presta servizio in Pronto Soccorso e Medicina d'Urgenza.
Le pregresse ferie devono essere smaltite annualmente tra il 1 gennaio ed il 31 maggio, cosi' ci scrive la Regionale Marche (!) ma la evidente carenza strutturale di personale non permette e non permettera' lo smaltimento di circa 3200 giorni. Allora cosa facciamo, Assessore Mezzolani? Ci prendiamo in giro?
Parliamo di personale sanitario cosiddetto in trincea che affronta giornalmente decine e decine di utenti, sotto stress continuo, che chiede di essere trattato normalmente, che chiede di poter disporre dei riposi previsti dal contratto, che chiede di lavorare in condizioni umane.
L'attuale riordino strutturale del pronto soccorso urla vendetta e difatti sono costretti a rimetterci mano per colpa di sbalzi di temperatura, non idonei alla salute degli operatori e dei pazienti. La pazienza per l'ugl e' finita per cui invitiamo gli organi regionali a prevedere la spesa necessaria per il personale del pronto soccorso. Parliamo del sistema di emergenza urgenza, cioe' di quel settore deputato a garantire la sicurezza a tutti quei cittadini che si rivolgono al suddetto servizio.
Ad oggi la seconda potes non e' stata garantita; il secondo ambulatorio al PS, necessario per numero di prestazioni non e' stato garantito; i riposi non vengono garantiti,;il recupero di ferie ed ore accumulate per garantire i turni non vengono garantiti; ma nonostante tutto il personale ancora non chiede gli ordini di servizio e non si rivolge ancora al pretore del lavoro. Abbiamo preso come settore il Pronto Soccorso come punta massima di emergenza personale ma negli altri settori la situazione non e' molto piu' felice con personale al di sotto dei livelli di guardia. Per quanto sopra infatti ci continuiamo a chiedere chi avalla ancora il numero di personale in relazione ai carichi di lavoro.
Per l'ugl il tempo e' scaduto anche in virtu' dell'approssimarsi della stagione estiva dove si dovrebbe prevedere una organizzazione incentivante in termini organico-organizzativa per affrontare l'onda dell'aumento degli abitanti sulla costa.
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22/02/2011
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