Nel partecipato incontro di lunedì scorso con Walter Veltroni i maggiorenti del PD, schierati sul palco a mo' di Politburo, hanno presentato Giovanni Gaspari quale "candidato Sindaco del Centrosinistra", "dimenticandosi" di fare anche un minimo accenno allo svolgimento delle primarie del 20 marzo, né, tanto più, ma nessuno ovviamente lo pretendeva, alla presenza di altri candidati sindaci del centrosinistra.
Questo atteggiamento sorprende.

Se il Pd e Gaspari pensano di disinnescare la "bomba" primarie coprendola con una coltre di silenzio, in modo da far sì che il 20 marzo vadano a scegliere il candidato Sindaco del centrosinistra solo ben controllabili truppe cammellate, hanno sbagliato evidentemente strada.Ma c'è di più. Quello che traspare maggiormente dalla clamorosa gaffe di lunedì scorso è ancora una volta, così come è avvenuto per il referendum, la paura del Pd e di Gaspari di un reale confronto con i cittadini, in cui questi siano chiamati con piena consapevolezza a scegliere tra idee, programmi, concezioni della città e del suo sviluppo, diverse ed alternative.

Noi, al contrario, rivendichiamo di essere stata la forza politica determinante perché a San Benedetto il candidato Sindaco sia scelto non nelle segrete stanze, dai soliti tavoli di partito, ma da un percorso realmente partecipativo. Siamo animati dall'idea di una cittadinanza attiva, efficace e condizionante e non semplicemente spettatrice.

Per questo daremo vita a numerose iniziative per far conoscere le nostre idee e programmi per la città e soprattutto per far sì che i cittadini sambenedettesi non perdano il 20 marzo un'occasione unica di partecipazione civile e democratica.