Il PD continua l'azione di aggregazione di una coalizione estesa da SEL all'UDC con buone prospettive di riuscire nel sospirato intento. Se le recenti evoluzioni del quadro nazionale danno la vicinanza dei centristi come obiettivo possibile, anche SEL sembra vicina a cedere alle lusinghe, e il dialogo in corso con il PD - rimarcato nell'incontro di martedì prossimo - nonché con il suo candidato, lo testimoniano.

All'incontro previsto per oggi con Gaspari, per discutere la data del referendum sulla megavariante c'erano solo Spadoni e i suoi, e non sembra un caso. Tanto che dal PD si dicono ottimisti, ma senza cedere sulla megavariante: "il referendum prima delle elezioni è impensabile" dice Gregori, mentre Rifondazione continua a sperare. "500 voti bastano ad eleggere un consigliere e SEL ha tutti i numeri per eleggerne uno o due" spiega Gaspari.

Una lista o più alternative? "La cosa è da valutare, e dipenderà dal ‘volume' della coalizione: concentrare troppi nomi in un'unica lista potrebbe essere controproducente" spiega ancora Gregori, e sulle primarie precisa "Non ci sono problemi né con SEL né con i verdi" anche se bolla come poco vantaggiosa la proposta di Canducci del listone unico.

Ma Gaspari alza il tono della discussione e sottolinea come la politica non è un fatto di - soli - calcoli elettorali ma di programmi e progettualità. Orientate in base ad un assunto: l'unione e la concordia dei soggetti coinvolti nel processo sono requisiti indispensabili per la crescita.

Intanto si segna sul calendario il 21 febbraio, quando invitato speciale sul palco del Concordia alle 18.30 sarà Walter Veltroni. Che la campagna elettorale abbia inizio.