Luisa Straccia nasce a Ripatransone il 23.09.1932; si sposa il 29 febbraio 1960 con un fotografo originario di una cittadina vicino Benevento dove si trasferirà appena sposata; dopo appena nove mesi di matrimonio, all'età di 28 anni, rimane vedova perdendo il marito per una grave malattia; da allora fa la pendolare tra Ripatransone e Cautano per accudire i suoi suoceri sino a quando, nel 1984, dopo la morte della suocera, torna definitivamente con il suocero a Ripatransone; da allora non si è più allontanata dalla sua città natale.

"Quella di Luisa - ha commentato il Sindaco D'Erasmo -, oltre ad essere una storia di una donna dalla vita difficile, è un esempio di attaccamento al paese e ai beni di proprietà comunale".

Infatti, dopo le abbondanti nevicate e gelate del mese scorso la signora ha pensato bene di porre al riparo dalle intemperie non solo ciò che le appartiene, ma anche una panchina posta dal Comune lungo via Ferola. Ha provveduto a procurarsi un grosso telo bianco e con molta cura ha coperto la panchina per evitare che gli eventi atmosferici, cani e gatti potessero danneggiare una risorsa che il Comune aveva messo a disposizione dei residenti che, soprattutto d'estate, ne fanno uso per cercare riparo dal caldo o semplicemente per fare due chiacchiere con i vicini di casa.

"Ci auguriamo - ha affermato il Primo Cittadino - che questo esempio di altruismo e rispetto verso i beni della comunità contro tutti i casi di danneggiamenti o deturpamenti a beni e monumenti pubblici contagi tutti i cittadini, contribuendo a migliorare notevolmente la qualità e la possibilità di usufruire dei beni della collettività".