L'incontro e' stato cordiale e ritenuto foriero di ulteriori riflessioni e valutazioni, stante la comune interpretazione di un bisogno di cambiamento avvertito dai cittadini sambenedettesi. Merlonghi e Fanini, pur riconoscendo l'insuperabile limite di schieramento alternativo alla destra, ha preso atto della disponibilita' del Nuovo Polo a fare un percorso comune in tale ambito, senza pregiudiziali nei confronti del PD.

Infatti, mentre il Nuovo Polo e' oggettivamente impegnato ad aggregare, per le prossime elezioni amministrative, tutte le energie politiche, sociali e culturali che si collocano tra il PDL e il PD, che non condividono la scelta burocratica e autoreferenziale del candidato sindaco e di ogni decisione di coalizione, anche programmatica, ma e' pronto ad allargare il tavolo di confronto con qualunque dei due maggiori partiti rinunci alle proprie scelte effettuate, Italia dei Valori, invece, ha chiaramente detto che non potrebbe mai partecipare ad un tavolo con il PDL.

Sta di fatto - ed e' il punto fondamentale dell'incontro - che IDV e Nuovo Polo sono pronti a parlarsi per costruire una comune piattaforma alternativa alla destra. Il nodo da sciogliere e' se questa scelta puo' essere fatta con o senza il PD di Gaspari. Infatti, un PD disponibile a rinunciare a Gaspari per disporsi a concordare un nuovo nome su un piano di pari dignita' di tutti gli alleati, troverebbe oltre ad una convinta adesione dell' IDV anche una vasta aggregazione di forze del Nuovo Polo.

Un PD, invece, chiuso sulle sue posizioni e assetti di potere interno pone seri problemi di tenuta di alleanza anche ad IDV, che per tali ragioni guarda con interesse all'iniziativa del Nuovo Polo, anche se lo stesso Polo ha offerto alla stessa IDV non solo di condividere la loro iniziativa ma di guidarla nei contenuti e nelle strategie. "L'annusamento e' stato buono - ha dichiarato Orlandi dell'UDC - aspettiamonche si chiariscano al loro interno le scelte da fare".

La riunione e' durata un paio di ore, perché si e' soffermata molto sui temi dell'urbanistica, del porto, del turismo, dello sviluppo e dell'occupazione, affinché si possa delineare una vocazione e una identità di S.Benedetto, che ancora manca. Certo e' - secondo Merlonghi - che "lo sfilamento dell'udc da una coalizione di centro sinistra a S.Benedetto rispetto ad un quadro regionale per un modello Marche fondato su PD, IDV e UDC, pone seri problemi di successo alle elezioni e costringe tutti ad una riflessione perché prevalga l'interesse a battere la destra sugli assetti interni del PD".